Un grande cuore
E’ proprio vero che gli italiani sono gente brava. La prova risiede, ormai è
notizia planetaria, nel grande, immenso cuore del loro leader: un uomo che
aiuta chi è in difficoltà.Nel paese in cui il potere logora chi non ce l’ha ecco la dimostrazione che
chi invece ne ha tanto sa come usarlo, e lo usa a fin di bene. Come un buon
padre di famiglia, che sa quanto è importante offrire una seconda
possibilità a chi pure ha sbagliato (perchè errare è umano, anzi umanissimo).
Questo capo di stato che l’Europa giustamente ci invidia vigila sulle
ingiustizie, sacrificando anche le sue poche ore di sonno per smuovere in
piena notte i suoi collaboratori, ma soprattutto collaboratrici, e togliere
dalle mani di questurini certamente poco gentili un’amica minorenne, una che
potrebbe essere sua nipote.
Per di più la ragazza, (che è anche bella ma
questo non è rilevante), non è di origine italiana, e sappiamo bene quanto
il governo italiano e il suo capo siano sensibili verso il popolo migrante,
in questo paese così generoso con chi migra, specialmente se di sesso
femminile. Già si sentono le obiezioni, immancabili e fastidiose, di quel
manipolo di moralisti e disfattisti che obiettano: non si abusa
dell’autorità e del potere.
E tutta la stampa comunista che insiste su un dettaglio. Va bene: stiamo
parlando di un ultrasettantenne capo di governo che interrompe l’arresto in
questura di una minorenne senza dimora e accusata di furto, e allora? Se era
una ragazza per bene non c’era bisogno mica di soccorrerla.
Ma che avranno
tutti da lamentarsi: questo uomo straordinario, attorniato da altri esempi
preclari di maturità, responsabilità e senso paterno, quali il giornalista
Fede (nomen omen) e l’imprenditore Mora (memorabili le sue suonerie
telefoniche mussoliniane vintage) non solo governa trascurando i suoi
interessi privati, ma spende tempo a promuovere giovanissime vite, che
altrimenti forse non calcherebbero mai le scene di un reality o di un format
Endemol pomeridiano.
Vogliamo scherzare? Saremo mica inferiori a quell’esempio di morigeratezza e
di estetica minimalista che è Gheddafi, e negheremmo mai una passata di
Bunga Bunga ad una minorenne straniera, in modo da emarginarla per sempre
dalle buone pratiche dell’emancipazione femminile?
Questa ragazza viene del
Marocco, e nel suo paese non ci sono pulmann che visitano i luoghi dove
intere famiglie massacrano nipoti e cugine, nè dirette tv che mandano in
onda gli schizzi di sangue, nè igieniste dentali elette in Regione perchè
hanno la quarta di poppe: c’è qualcuno sano di mente che pensa che si debba
negare l’opportunità di partecipare a questo paradiso a chi è meno
fortunata?
Avesse, l’Italia, seri problemi sociali, economici, culturali e
politici, si potrebbero anche capire le critiche al premier. Ma non è così,
quindi per favore, basta. Lasciatelo lavorare.
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