Tratta di esseri umani: sanzioni più dure
Le commissioni Libertà civili e Diritti delle Donne del Parlamento europeo hanno approvato insieme, un testo di legge che renderà più dure le sanzioni contro i trafficanti coinvolti nella tratta di essere umani, darà più protezione alle vittime, e rafforzerà la prevenzione.L’UE stima che le vittime del traffico siano principalmente donne e bambini, sfruttati per la prostituzione (43%) o per i lavori forzati (32%).
_ Il testo è il frutto di un compromesso con i Governi UE. “L’accordo è molto meglio di quello che credevo avremmo potuto ottenere”, ha commentato soddisfatta la relatrice della commissione Libertà civili Anna Hedh, socialdemocratica svedese.
“Abbiamo rafforzato la protezione delle vittime, che sarà centrata sui diritti, rafforzata per i bambini, e con una chiara prospettiva di genere”, ha commentato la Hedth spiegando i miglioramenti apportati al testo originale.
“Le vittime devono poter godere di assistenza e supporto prima, durante e dopo la procedura giudiziaria”, e questo “non dev’essere condizionale alla volontà da parte delle vittime di collaborare alle indagini e al processo”, ha specificato Edit Bauer, co-relatrice dal lato della commissione Donne, popolare slovacca. Il testo della Direttiva stabilisce inoltre in maniera esplicita che le vittime non possono essere oggetto di cause giudiziarie o sanzioni pecuniarie.
{{Le nuove regole}} prevedono pene fino a 10 anni e la confisca dei beni. _ Quando sono coinvolte “persone legali”, imprese, associazioni o quant’altro, le sanzioni includeranno “l’esclusione dalle gare pubbliche”, il “divieto” temporaneo o permanente di esercitare l’attività commerciale”, e la chiusura o la “supervisione giudiziaria” degli stabilimenti.
_ Il testo adottato all’unanimità dalle due commissioni passerà al vaglio della plenaria in dicembre ed i paesi UE avranno due anni per trasporre la nuova direttiva, che sostituisce un testo del 2002.
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