Con Me: CONoscere la MEnopausa
A Roma, in un convegno, i risultati del progetto Con Me: l’analisi delle ricerche effettuate sulle terapie in uso nella fase della menopausa e la campagna di informazione alle donne.Due sono gli argomenti esemplari emersi durante il Convegno svoltosi il 7 ottobre a Roma presso l’Istituto Superiore di Sanità su “Terapia ormonale post-menopausale e informazioni alle donne: risultati di un percorso di ricerca”:
_ – l’accurato metodo di lavoro programmato, realizzato, applicato al territorio-campione in modo interdisciplinare.
_ -la chiarezza circa la complessità delle problematiche relative alla validità degli interventi terapeutici ormonali in menopausa, periodo della vita della donna che tendenzialmente si sta prolungando, che può creare problemi, che tuttavia non è una malattia.
Su questi, relazioni e dibattito hanno nello stesso tempo chiarito dubbi e impostato nuovi problemi.
Il Comitato promotore del progetto, costituito per l’ISS da{{ Serena }}{{ Donati}} e {{Sabrina Senatore}} e per PartecipaSalute da {{Paola Mosconi, Cinzia Colombo}} del Mario Negri e da{{ Roberto }} {{Satolli}} dell’Agenzia Di Editoria scientifica Zadig di Milano,finanziato dall’AIFA, ha dato il via ai lavori nel 2007.
Ha promosso infatti una Conferenza di Consenso per fare il punto sulla terapia ormonale in menopausa, su quanto ne sanno le donne, sulla qualità delle informazioni che arrivano alle donne e ai professionisti sanitari. Nel 2009 poi è partito il progetto {{Con Me }} (http://www.partecipasalute.it/cms_2/node/1273) per valutare l’impatto delle raccomandazioni scaturite dalla Conferenza (http://www.snlg-iss.it/cms/files/CC_TOS.pdf), disseminate in 4 regioni italiane:Lombardia, Toscana, Lazio,Sicilia.
In questo lavoro di disseminazione attiva sono stati coinvolti operatori di consultori, ginecologi, ostetriche, medici di medicina generale, farmacisti, giornalisti.
Per informare le donne tra i 40 e i 65 anni e per favorire scelte consapevoli relative alla loro salute in menopausa gli operatori sono stati formati e si sono impegnati in ogni occasione di visibilità delle donne in età perimenopausale: durante le visite ginecologiche, durante gli screening oncologici, in farmacia, nei consultori, attraverso radio e televisioni locali, inviando materiale a domicilio.
I dati ottenuti e la mole di lavoro svolto sono stati proposti e analizzati con partecipazione ampia e spesso critica, a dimostrazione che in questo campo niente è scontato e definitivo.
Durante l’iniziale excursus storico bibliografico sull’argomento, per esempio, il dibattito si è acceso sull’uso dei placebo perché l’accurata ricerca bibliografica fatta dalla relatrice finlandese {{Elina Hemminki }} ha toccato anche l’efficacia del placebo nel controllo della sintomatologia menopausale.
La terapia ormonale poi negli ultimi venti anni è stata diversamente considerata: alla fine degli anni novanta la sua prescrizione ebbe un aumento vertiginoso per la pubblicazione di alcuni studi che la consigliavano sia contro i sintomi della menopausa, sia per prevenire malattie cardiovascolari e osteoporosi. Negli stessi anni però due studi : HERS({The Heart and Estrogen/progestinReplacementStudy}) e WHI({Women’Health Initiativ}e) riportarono un aumento di problemi cardiovascolari e di carcinoma alla mammella nelle donne che avevano assunto il farmaco rispetto a quelle del gruppo di controllo che avevano assunto un placebo. Nel 2003 un altro studio, il {Million Women Study}, confermò l’incidenza del carcinoma mammario e a partire dal 2002 in tutto il mondo il consumo di ormoni per la menopausa subì una forte riduzione.
Attualmente le ricerche, tante da essere qui difficilmente riassumibili, continuano a porre problemi circa {{i possibili diversi effetti}} causati dal periodo di terapia di più o meno breve, più o meno anticipato rispetto al periodo di inizio della menopausa della singola donna.
Tuttavia coloro che hanno partecipato al progetto, convinti e soddisfatti della validità dei risultati ottenuti, ritengono che il modello utilizzato per raggiungere le donne residenti nelle regioni partecipanti con informazioni basate su evidenze scientifiche, veicolate in maniera univoca da diverse figure professionali, possa essere utilmente replicato anche per altri interventi territoriali di promozione della salute.
{{ La valutazione dell’impatto della campagna di educazione}} è stata effettuata attraverso l’analisi temporale prima/dopo dell’andamento delle prescrizioni dei farmaci per la terapia ormonale in menopausa e attraverso un’indagine rivolta alle donne residenti nelle Asl partecipanti.
La menopausa non sembra essere vissuta come un problema di salute da parte delle donne intervistate, ma come {{una normale fase di transizione.}} Le opinioni che esse esprimono sono per lo più positive: oltre il 90% concorda con l’affermazione che la menopausa sia una fase normale della vita e circa il 30% afferma che si tratta di una buona esperienza per una donna. I dati del nostro studio, in linea con quanto emerso da altri in letteratura, dimostrano come le competenze delle donne sull’argomento menopausa e farmaci, e conseguentemente i processi decisionali in merito all’eventuale ricorso alla terapia ormonale, potrebbero enormemente giovarsi di un’informazione offerta attivamente a tutte le donne in epoca pre-menopausale.
L’aumento della proporzione di donne che riferiscono di aver ricevuto informazioni offerte attivamente e in periodo pre-menopausale dai professionisti sanitari e che le giudicano positivamente in termini di qualità percepita sembra un risultato dell’investimento effettuato con il progetto Con Me. Tuttavia ancora troppe donne giungono alla menopausa senza un’informazione adeguata alle loro necessità e persistono ancora bisogni inevasi di maggiori approfondimenti a fronte di conoscenze insufficienti, non sempre coerenti e talvolta ottenute da fonti non qualificate.
Le presentazioni del convegno e la registrazione dell’intera giornata saranno disponibili a breve on-line sul sito di epicentro (www.epicentro.iss.it) e di Partecipasalute (www.partecipasalute.it)
immagine da asl.bergamo.it
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