A Napoli “Il Baciamano” di Manlio Santanelli. Storia di una donna nel 1799
Nell’ambito della rassegna “Pausilypon: Suggestioni all’Imbrunire”, la Rassegna stabile del
Parco archeologico del Pausilypon, curata dal Centro Studi Interdisciplinari Gaiola onlus,
con la direzione artistica di Serena Improta, d’intesa con la Soprintendenza Archeologia,
Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, sabato 21 Luglio alle ore 18 arriva “Il
Baciamano” di Manlio Santanelli con Susy Del Giudice, Giulio Cancelli, Catello Tucci
(violoncello), Elio Manzo (chitarra). Regia di Giovanni Esposito (Grotta di Seiano, Discesa Coroglio 36, Napoli).
Allo spettacolo sarà presente anche l’autore Manlio Santanelli che afferma: “Sono davvero felice che un mio testo venga messo in scena al Parco archeologico e ambientale del Pausilypon e sia proprio il “Il Baciamano” poiché al centro vi è un sentimento
importante che, anche se la storia è ambientata nel corso della Rivoluzione Partenopea del 1799, non passa mai di moda e si adatta ad ogni contesto di disordine sociale”. “Anche la violenza fisica e psicologica perpetrata ai danni della donna diventata abbrutente e
ordinaria – aggiunge il regista Giovanni Esposito – rappresenta un tema, con cui, purtroppo, ancora oggi dobbiamo confrontarci e a cui “Il Baciamano” darà ulteriori spunti di profonda riflessione”.
Che cosa hanno in comune tra loro Janara, giovane popolana avvizzita prima del tempo, e il gentiluomo che, legato mani e piedi, le è stato portato in casa dal marito? Due mondi apparentemente opposti immersi in un contesto di guerra dove la disperazione costruisce
armi con la ferale meccanica del tutto è concesso. Ma allorché questi mondi stringono fra loro un intimo contatto, al riparo da sguardi giudicanti, la loro asse di rotazione si sposta.
Le abituali prospettive mutano e le asserite certezze si rivelano in tutta la loro effimera volatilità. Un gesto ammirato, sognato,un baciamano, diventa l’opportunità per consolida il cambio di prospettiva. Due anime che arrivano a sfiorarsi l’un l’altra, finché una voce, un suono, basta a farle rifuggire entro gli antichi confini, di nuovo costrette nell’antica e stratificata armatura. Il sommovimento ha però lasciato delle crepe attraverso le quali sembrano germinare i semi di un mutamento forse definitivo.
Gli artisti si esibiranno nell’antico Odeion del Parco Archeologico, oggi perfettamente restaurato proprio grazie ai proventi della Rassegna. L'intervento di restauro avvenuto ha infatti permesso di restituire alla fruizione pubblica quello che era l’antico Theatrum tectum del complesso archeologico, inagibile dal 2012.
Lo spettacolo sarà quindi anche l’occasione per far rivivere l’antico Odeion ubicato in una posizione di grande suggestione ed illuminato dalla luce del tramonto. Come sempre lo spettacolo avverrà secondo il format consolidato della Rassegna: senza allestimenti scenci invasivi, impianti audio o luci, nulla che possa alterare l’essenza dei luoghi.
La Rassegna Stabile del Parco Archeologico del Pausilypon nasce, come è noto, proprio per raccogliere fondi per progetti di restauro, recupero, ma anche semplice manutenzione del sito archeologico. Molti sono stati i progetti resi possibili in questi anni per il
mantenimento di questo importante pezzo di storia delle nostra Città e molti altri ancora si spera di poterne portare avanti grazie anche al sostegno del pubblico.