A volte ritornano
Il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano, ha affermato che molti psicologi e psichiatri hanno dimostrato che non c’è nessun collegamento fra celibato e pedofilia e che c’è invece una relazione fra omosessualità e pedofilia: questa patologia, secondo il cardinale, è tale da toccare tutte le categorie di persone, ma i preti in percentuale minore rispetto agli altri.
E’ diritto della Santa Sede difendersi dai molti, a volte indiscriminati, attacchi sul tema degli abusi sessuali commessi da preti pedofili; è gravissimo però che lo faccia rinfocolando stereotipi, false informazioni, aggressività verso soggetti e comunità già colpite da pregiudizi, discriminazioni, vere e proprie violenze e, in passato, oggetto di persecuzioni mai abbastanza studiate ed elaborate.
Alcuni alti prelati attaccano in modo diretto gli omosessuali.
Contemporaneamente, con affermazioni e ritrattazioni davvero inquietanti, {{si torna a tacciare gli ebrei di essere artefici di complotti verso la chiesa cattolica}}.
Il sito [Pontifex.roma.it->http://www.Pontifex.roma.it], diretto dal vaticanista {{Bruno Volpe}}, aggiorna in tempo reale su quanto di peggio esce da una parte del mondo cattolico (che, per fortuna, ha ben altre risorse morali e civili e tra queste anche noti psichiatri che hanno smentito simili teorie): di ieri, 13 aprile, le dichiarazioni dello psichiatra televisivo {{Alessandro Meluzzi}} che {{Gad Lerner}}, nel corso di una trasmissione sui casi di pedofilia nella Chiesa e sulla loro eco mediatica, ha avuto l’ardire di citare a proposito di un libro scritto con don {{Pietro Gelmini}}: ”
Non le sembra strano che un ebreo che in Cristo non crede – afferma Meluzzi – crei una specie di sinedrio in cui si mette la chiesa di Cristo sotto processo?”
No, non deve essere strano per quelli di Pontifex. Che in questi giorni paiono irritati con monsignor {{Babini,}} arcivescovo emerito di Grosseto, per aver ritrattato le dichiarazioni rilasciate a Bruno Volpe nel corso di un’intervista dell’8 aprile. A proposito dell’eco suscitata dallo scandalo dei preti pedofili il prelato, secondo Pontifex, aveva detto tra l’altro:”
Ritengo che sia maggiormente un attacco sionista, vista la potenza e la raffinatezza: loro non vogliono la Chiesa, ne sono nemici naturali. In fondo, storicamente parlando, i giudei sono deicidi. Le Scritture lo dicono bello chiaro. Magari lo erano in modo inconsapevole, hanno goduto della ignavia di Pilato, certo: ma deicidi sono, il crucifige lo hanno detto loro e non altri. […] L’olocausto fu una vergogna per l’intera umanità, ma adesso occorre guardare senza retorica e con occhi attenti. Non crediate che Hitler fosse solo pazzo. La verità è che il furore criminale nazista si scatenò per gli eccessi e le malversazioni economiche degli ebrei che strozzarono l’economia tedesca.”
Queste pesanti affermazioni hanno suscitato severe reazioni, tra le quali anche quella del {{Comitato ebraico americano}}; il Vaticano deve aver fatto giustificate pressioni perché monsignor Babini prendesse le distanze da se stesso. Così Pontifex, ricordandogli minacciosamente di avere in mano la registrazione delle interviste, il 12 aprile scrive: ”
Dunque, è bastato uno starnuto degli ebrei d’America ed ecco la smentita, che poi non é della Cei per Monsignor Babini al quale va la nostra stima. Ma per rinfrescare la memoria alla Cei e agli ebrei, ricordiamo che il 27 gennaio in un’intervista mai smentita lo stesso Babini diceva: ‘Gli ebrei usano la shoa come una clava’”.
La Chiesa cattolica è un corpo grande e complesso, molti di noi ne sono o ne sono stati parte, auspichiamo che i suoi più autorevoli esponenti intervengano per {{porre fine alle esternazioni omofobiche e antisemite}}.
_ Che immancabilmente danno la stura a un’omofobia e (in un passato molto recente che non dimentichiamo) a un antisemitismo nostrani grevi di volgarità, venati di quel sarcasmo aggressivo che la tradizione fascista non ha mai risparmiato agli avversari.
Sulla “Voce di Mantova”, una lettera di Dino Bertolini dell’8 aprile, {Sono etero e ne vado fiero}, già dal titolo lasciava presagire l’orgoglio suprematista di chi non ammette nessun diritto alla diversità. Sullo stesso giornale, due giorni dopo, {{Candido}}, in un piccolo box in prima pagina, riprende Bertolini e ricorre allo sberleffo più ignobile per mettere in guardia gli ‘etero’ dalle {{insidie che minacciano chi si avvicina a un omosessuale}} (non ci va nemmeno di riferirne le parole).
{{Vittimismo, sarcasmo, oscure paure di se stessi}} … c’è da sperare che la storia non si ripeta e che non saltino fuori anche da noi certi signori col cappuccio bianco a punta e le croci infuocate.
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