Aborto: fa discutere la Risoluzione del consiglio nazionale della Fnomceo che definisce la 194 ottima legge
(Agenzia Delt@) – Il documento della federazione medici chirurghi e degli odontoiatri intervenendo su diversi temi bioetici, messo a punto durante una riunione del Consiglio nazionale, si è schierata decisamente in difesa della legge 194, una legge che, anche a distanza di anni, “dimostra tutta la solidità e la modernità del suo impianto tecnico-scientifico, giuridico e morale“Un colpo di mano di fronte al quale non c’e’ altra possibilità per i camici bianchi italiani che far sentire forte la propria voce e chiedere all’organismo di rappresentanza di sottoporre le sue conclusioni ad un referendum confermativo”.
_ Questo il commento dell'{{associazione Scienza e Vita}} al documento della Fnomceo ({{Federazione Medici chirurghi e odontoiatri}}), che sabato intervenendo su diversi temi bioetici messo a punto durante una riunione del Consiglio nazionale, si è schierata decisamente in difesa della legge 194, una legge che, anche a distanza di anni, “dimostra tutta la solidità e la modernità del suo impianto tecnico-scientifico, giuridico e morale”.
Nel documento approvato sabato dalla Federazione dei medici, in particolare – si spiega – che {{la legge 194, “va supportata”}}, perché, pur con ritardi ed omissioni applicative è una legge che “ha contribuito alla sostanziale scomparsa dell’aborto clandestino” e anche alla “drastica riduzione delle interruzioni volontarie di gravidanza”.
_ Nel documento, ancora, si menziona anche l’uso della {{pillola del giorno}} dopo come contraccettivo d’emergenza, che {{“non deve essere sottoposto a surrettizie limitazioni”}}, e, rispetto all’uso della {{RU486}}, non ancora autorizzata in Italia, si chiede di ammetterne finalmente l’uso.
Infine, in merito all'{{assistenza ai feti abortiti}}, la posizione dalla Fnomceo, è che va sostenuta la vita autonoma del feto, ogni volta che ci sono possibilità.
_ La Fnomceo, evidenziando come si debba sostenere la legge 194, indica tra le {{priorità l’incremento all’educazione alla procreazione responsabile}}, il supporto economico e sociale alla maternità soprattutto in quelle fasce di popolazione dove il ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza resta alta, quali ad esempio adolescenti ed immigrate.
Rispetto alla {{pillola del giorno dopo}}, la Fnomceo {{condanna le limitazioni che ne ostacolino la fruizione}} del diritto della donna che intenda prevenire una gravidanza indesiderata e un probabile successivo ricorso all’aborto.
_ In sostanza, pur riaffermando con forza il diritto del medico alla clausola di coscienza prevista all’articolo 22 del Codice deontologico, i vertici dei camici bianchi italiani di 103 ordini provinciali, che si sono riuniti all’Hotel Jolly di Roma, non possono non richiamare l’attenzione sull’obbligo, previsto dallo stesso codice, per il medico di {{fornire al cittadino ogni utile informazione e chiarimento}}.
E ancora, la tensione tra il diritto del medico alla clausola di coscienza, e quello del cittadino alla fruizione della prestazione riconosciuta come disponibile, non fa venir meno l'{{obbligo anche deontologico dei medici ad adoperarsi al fine di tutelare l’accesso alla prestazione}}.
Prendendo in considerazione tutti i temi bioetici al centro del dibattito, ma anche della campagna elettorale, la Fnomceo ci tiene a precisare che il Codice deontologico, oltre ad essere una guida per i medici, è una sicura garanzia per il cittadino.
Questioni così delicate – si legge nel documento – che si riferiscono a quanto di più intimo e personale coinvolga la donna, la coppia e la società, meritano {{grande rispetto e un confronto sociale e politico meno strumentale, meno ideologico,}} più attento al grande bagaglio di sofferenze che sempre accompagna questi tormentati cammini che ricadono sulle donne, spesso lasciate sole in queste drammatiche circostanze.
_ La Fnomceo rivendica il ruolo di garante: “L’autonomia e la responsabilità della nostra professione – si sottolinea, infatti – si pongono come garanti di un’alleanza terapeutica fondata sul rispetto dei reciproci valori, diritti e doveri”.
Per {{Scienza e Vita}} il documento sdogana la diagnosi preimpianto, la pillola del giorno dopo e l’aborto chimico con la RU 486. L’associazione, che critica fortemente la candidatura di Umberto Veronesi (“un grande medico, ma anche un sostenitore entusiasta dell’eutanasia”), invita i medici che difendono la vita, a farsi sentire, chiedendo ragione ai propri rappresentanti di quella che si configura, a tutti gli effetti, come una “fuga in avanti e che certamente non rappresenta il comune sentire della stragrande maggioranza dei medici italiani”’.
_ Inoltre, per l’associazione,“tutte le motivazioni addotte non hanno alcun effettivo riscontro scientifico, ma solo una debole giustificazione sociale. Cosi’ da far configurare questo documento più come un intervento politico nel pieno di una campagna elettorale, piuttosto che un reale e leale contributo alla causa della vita e della salute umana”.
L'{{Avvenire}} di ieri, commentando il documento bioetico precisa però, di “Non essere però quello approvato dal Consiglio nazionale della Fnomceo, che invece – in nove cartelle –svolge una riflessione sul ruolo dei medici nella società, evidenzia i problemi quotidiani che sono di ostacolo ad un’adeguata assistenza sanitaria ai cittadini e si rivolge ai politici (e segnatamente ai candidati premier) perché tengano in considerazione le valutazioni dei medici nei loro programmi dedicati alla sanità”. “Peccato – sottolinea l’Avvenire’- che tale documento, se presentato come posizione ufficiale della Fnomceo, sia {{sostanzialmente un falso}}”.
Secca replica della {{Fnomceo}}, che, asserisce, non di falso si tratta, “ma di una piattaforma che vuole fornire spunti di riflessione”.
_ A spiegare il senso del documento è il presidente del Fnomceo (Federazione nazionale dell’ordine dei medici e odontoiatri), Amedeo Bianchi, che dichiara: “il documento si è reso necessario dalla contingenza di temi come la rianimazione del feto, l’analisi preimpianto delle cellule staminali, la pillola del giorno dopo. Questioni che si sono fatte esorbitanti nel momento in cui sono state trasferite nel campo della polemica elettorale”.
_ C’e’, tuttavia, per Bianco, un incalzare oggettivo di queste questioni che sono finite “sul tavolo di un gruppo di lavoro e questo gruppo di lavoro, fatto da presidenti ed esperti, e’ stato incaricato di valutare come le norme del codice deontologico potessero essere declinate rispetto a questi problemi. Questo gruppo ha discusso, si e’ incontrato, ha prodotto un testo preciso e lo ha sottoposto al vaglio del comitato centrale e del consiglio nazionale”.
{{Infine l’aborto}}: “Con la 194, lo abbiamo affermato,{{ si è risolto il problema dell’aborto clandestino}}, ma abbiamo anche detto che gli aborti sono troppi e che c’e’ poca prevenzione, soprattutto nei confronti di categorie deboli. Nessuno ha detto che tutti i medici italiani sono per l’aborto”.
_ Il presidente dell’Ordine dei medici conclude dicendosi “amareggiato dal fatto che si voglia delegittimare la proposta, il dialogo e il confronto. Noi siamo la casa in cui devono stare tutti i medici, ma questo non vuol dire che tutti i medici devono pensarla allo stesso modo. Siamo talmente convinti di questo che, dopo le elezioni, proporremo agli amici cattolici, con i quali abbiamo condiviso la stesura di alcuni punti qualificanti del nostro codice, e a Di Pietro (presidente di Scienza e Vita, ndr.) ad uno o due giorni di dialogo di confronto”.
“Una conferma autorevole della qualità e dell’efficacia della legge 194, legge da difendere e da applicare in tutte le sue parti”.
_ Giudica positivamente la Ministra per i Diritti e le Pari Opportunità, {{Barbara Pollastrini}}, la posizione espressa dal Consiglio Nazionale delle Federazione dell’Ordine dei Medici nel documento in difesa della 194.
“Insomma – prosegue la Ministra, che sempre sabato ha partecipato a Roma al convegno {Laicità, nuovo civismo e valore della persona} – non vedo davvero ragioni per nuovi tagliandi alle norme che regolano nel nostro Paese l’interruzione di gravidanza. Ricordo inoltre che è la più monitorata delle nostre leggi e osservo che, semmai, tutta l’attenzione, e maggiori risorse, vanno investite nella sua piena applicazione.
_ {{Quanto alla RU486}}, pillola della quale la Federazione dell’Ordine dei Medici esorta a perfezionare l’introduzione in Italia, la ministra ha aggiunto: “sarebbe paradossale che le italiane non potessero usufruire dei successi della ricerca. E’ evidente, come dice la stessa comunità scientifica, che ciò deve avvenire nella sicurezza della salute delle donne, e nel rispetto delle finalità contenute nella legge 194 e del codice.
“L’amore per la vita ci appartiene e credo che le donne lo sappiano più di chiunque altro. E’ evidente da sempre – ha constatato Pollastrini – che vorremmo un mondo in cui all’aborto non si dovesse ricorrere mai”.
“Sarebbe ora di smettere di fare di questo argomento un tema di polemica politica”, aggiunge la capogruppo del Partito democratico al Senato {{Anna Finocchiaro}}, per la quale le considerazione dell’Ordine dei Medici, un organismo che rappresenta coloro che con competenza hanno applicato e applicano la legge negli ospedali e sono a stretto contatto con le donne e le madri mi sembrano degne di un attento ascolto, sottolineano come la 194 abbia rappresentato un giusto mezzo a difesa della salute delle donne che ha saputo tutelare maternità e vita.
_ “Il documento dell’Ordine dei medici sull’aborto ha un altissimo valore professionale ed etico anche per {{Vittoria Franco}} (Pd).
La presa di posizione dei medici – prosegue Franco in una nota stampa – vale a dire degli operatori che più stanno in contatto diretto con le donne che vivono la drammatica esperienza dell’interruzione volontaria di gravidanza, è una garanzia di equilibrio e di buona sanità. Anche i medici sono alleati di chi lavora per migliorarne ancora l’efficacia, fino ad azzerare il numero degli aborti, attraverso l’informazione, l’educazione alla contraccezione e alla maternità responsabile, nel rispetto della volontà della donna. E’ un bel passo avanti nel fare chiarezza su un tema che troppi vogliono improvvidamente e a tutti i costi mettere al centro di uno scontro ideologico della campagna elettorale”.
Plaude alla dichiarazione della Federazione dell’Ordine dei medici, i quali sapendo di cosa parlano hanno finalmente detto la verità sulla solidità e sulla modernità dell’ impianto tecnico-scientifico, giuridico e morale della legge 194, anche {{Margherita Boniver}}, deputata di Forza Italia.
Per Boniver, “Approvando anche l’aborto chimico e fugando le tante bugie sul contraccettivo, pillola del giorno dopo, hanno finalmente messo l’Italia alla pari degli altri paesi europei, che fanno meno ideologia e molta più prevenzione”.
Quello dell’Ordine dei medici a difesa della legge 194 e contro i limiti della legge sulla fecondazione assistita “è un documento molto importante senza precedenti di grandissimo rilievo”, per la Ministra della Salute, {{Livia Turco}}, che dichiara di essere rimasta molto colpita: “Se i medici a partire dalla loro scienza e coscienza, dalla loro autonomia, in modo unitario, all’interno del loro ordine professionale, quindi sulla base della loro deontologia professionale, hanno sentito il bisogno di dire cose così chiare, inequivoche, sulla legge 194, sul modo di sostenere la maternità, sulla tutela della vita, a partire dall’attenzione ai parti molto pre-termine, addirittura sulla pillola del giorno dopo, la RU486, vuol dire che anche loro hanno avvertito un pericolo e hanno sentito il dovere di rasserenare il clima mettendoci la voce dell’esperienza clinica, del sapere medico”.
Infine il commento della Ministra della Famiglia, {{Rosy Bindi}}: “Il Pd rispetta l’autonomia dei professionisti della medicina, della scienza e della ricerca – ha detto Rosy Bindi – credo che questa presa di posizione dell’Ordine dei medici è l’ulteriore dimostrazione che sarebbe cosa buona accettare il consiglio di chi chiede di tenere fuori in campagna elettorale temi così delicati per la vita delle persone”.
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