Afghanistan – Kandahar Non approvavano il loro lavoro, così le hanno uccise
Erano cinque donne, dipendenti di una compagnia privata che effettua le ispezioni di sicurezza sui bagagli e sulle passeggere nell’aereoporto internazionale, erano colleghe che avevano già denunciato, in passato, le minacce subite da criminali maschi che non approvavano il loro lavoro: sono state uccise, con l’autista, mentre erano sul piccolo mezzo che le portava all’aereoporto di Kandahar. Sono scappati i vigliacchi con le moto dopo essersi accertati che erano morte tutte.
“L’ufficio del procuratore generale afghano ha registrato più di tremilasettecento casi di violenza contro le donne nei primi otto mesi del 2016, con cinquemila casi registrati in tutto l’anno precedente.”
Oggi riporto solo questa tristissima notizia, che purtroppo sta a testimoniare di come la violenza ha continuato a camminare e come le donne riescono ciononostante a lottare per il loro diritto, di lavoro e vita. E dire che l’Islam talebano vietava alle bambine di andare a scuola e alle donne di lavorare dal 1996 al 2001 e che non sono più gli anni in cui “Barbara Bush pensava che il burqa fosse un piatto della cucina araba”.
Vale la pena ricordare quanto scritto su Wikipedia: “Nel corso del 20° secolo, l’Afghanistan continua ad essere un paese dominato da tribù e gli uomini hanno continuato ad avere il massimo controllo sulle donne. Nel 1973 lo Stato è stato dichiarato una repubblica e durante gli anni 1970 e 1980 un gruppo comunista, chiamato Partito Democratico Popolare dell’Afghanistan (PDPA) ha assunto e ha tentato di riformare ancora una volta le leggi sul matrimonio, le leggi di salute delle donne, e ha incoraggiato l’educazione delle donne. Durante questo periodo ha fatto progressi significativi verso la modernizzazione.
Le minoranze di donne sono stati in grado di tenere lavori come scienziati, insegnanti, medici e funzionari pubblici e ha avuto una notevole quantità di libertà con significative opportunità di istruzione. La maggior parte delle donne, tuttavia, ha vissuto in povertà e sono stati esclusi da queste opportunità. Nel 1977, l Associazione Rivoluzionaria delle Donne dell’Afghanistan (RAWA) è stata fondata da Meena Keshwar Kamal a Kabul, ma il suo ufficio è stato trasferito a nel vicino Pakistan, dove fu assassinato nel 1987. RAWA opera ancora nella regione del Pakistan e in Afghanistan.”
Era maggio del 2006 quando riportai “La guerra dalla parte delle donne“, il racconto per la rete di Malalai Joya.
Sono ancora tempi in cui si cerca nonostante tutto di vivere, nonostante la guerra, mai cercata dalle donne, seppure sostantivo femminile come la pace, in cui speriamo sempre, e da costruire giorno per giorno.