ALLA CAMERA DEI DEPUTATI OGGI Il genocidio del popolo Rohingya – Diritto internazionale e giurisdizione penale internazionale
OGGi alla Camera dei deputati nella sala della Lupa a Palazzo Montecitorio 10 dicembre 2018 alle ore 9,30 si terrà un incontro su ” Il genocidio del popolo Rohingya Diritto internazionale e giurisdizione penale internazionale”
Nel giorno che ricorda i 70 anni dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, la Fondazione Lelio e Lisli Basso, di cui il Tribunale permanente dei popoli (TPP) è espressione, convoca presso la Sala della Lupa della Camera dei deputati la conferenza internazionale sul tema dei limiti e delle prospettive del diritto internazionale con riferimento al genocidio in corso del popolo dei Rohingya. Il Myanmar è oggi al centro di un conflitto tra grandi potenze mondiali per interessi strategici, economici e militari.
Il giudizio di genocidio era stato formulato dal TPP nella sessione svoltasi in Malesia nel settembre 2017, quando ancora la comunità degli Stati e le istanze di diritto internazionale si rifiutavano di riconoscere la gravità di ciò che stava succedendo. Il protrarsi delle azioni criminali contro i Rohingya ha portato al recente riconoscimento del genocidio, incluso anche nell’agenda della Corte penale internazionale.
La conferenza del 10 dicembre intende fare il punto sulla qualificazione dei crimini commessi e di quelli ancora in atto e sulle azioni da intraprendere urgentemente affinché tempi e modi di riconoscimento dei diritti fondamentali del popolo Rohingya non determinino ulteriori sofferenze. È sempre più pressante l’esigenza di trovare soluzioni praticabili alla crisi prima che sia troppo tardi.
Il popolo Rohingya è drammaticamente divenuto il simbolo della incapacità delle agenzie internazionali di applicare il “mai più” della Dichiarazione universale. La tragedia di quel popolo illustra in modo chiaro ciò che sta accadendo in tanti altri angoli del mondo: la difficoltà, talora l’inefficacia del diritto internazionale a divenire criterio di orientamento della politica e strumento di protezione dei popoli e delle persone da gravi violazioni dei diritti all’esistenza, alla vita, al sostentamento e alla pari dignità. Alla rassegnazione e all’impotenza, vogliamo contrapporre l’impegno per stimolare una vigile e più attiva opinione pubblica internazionale capace di intraprendere con determinazione la lotta per il rispetto e la tutela dei diritti fondamentali.
Programma : ORE 9,30 – 10,00 Apertura dei lavori con Franco Ippolito, Presidente della Fondazione Lelio e Lisli Basso – 10,00 – 10,30 I crimini contro i Rohingya: il giudizio del Tribunale permanente dei popoli e l’iniziativa della Corte penale internazionale con Nello Rossi, Magistrato, componente comitato direttivo Scuola superiore della magistratura – 10,30 – 11,30 Diritti umani e diritti dei popoli tra politiche di potenza e diritto internazionale con Luigi Ferrajoli, Professore emerito di filosofia del diritto, Università Roma Tre e Giuseppe Palmisano, Professore di diritto internazionale, Università Roma Tre – 11,30 – 12,00 L’accordo bilaterale Bangladesh-Myanmar sul rimpatrio e la fuga senza fine dei Rohingya con Nay San Lwin, Rohingya blogger, Free Rohingya coalition – 12,00-12,30 Il genocidio in corso, democrazia congelata e guerra civile in Myanmar con Maung Zarni, Centro di documentazione sul genocidio, Cambogia, Free Rohingya coalition – 12,30-13,00 Urla nel silenzio. Il caso Rohingya e l’informazione con Emanuele Giordana, Direttore atlanteguerre.it – 13,00-13,30 Discussione – 13,30-14,00 Conclusioni
Gianni Tognoni, Segretario generale del Tribunale permanente dei popoli