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Promuovere sui media regionali una informazione e una rappresentazione rispettosa dell’identità femminile e un’immagine equilibrata e plurale di donne e uomini, che contrasti gli stereotipi di genere e favorisca la conoscenza e la diffusione dei principi di uguaglianza, di pari opportunità e di valorizzazione delle differenze di genere. Questo l’intento del protocollo d’intesa ‘Donne e Media’ sottoscritto lunedì 20 nella sede della Regione da: Co.Re.Com, Consiglio e Giunta Regione Lazio, Aeranti-Corallo, Associazione GIULIA (Giornaliste libere autonome) Lazio, Associazione Stampa Romana, Associazione ZEROVIOLENZA Onlus, Confindustria Radio Televisioni, Cpo Usigrai, GIO-Osservatorio Interuniversitario studi di Genere (Sapienza, Roma TRE, Tor Vergata, Foro Italico), Ordine dei giornalisti del Lazio, Università di Roma La Sapienza (Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale), Università di Roma Tor Vergata, Università di Roma TRE, Università Lumsa, Università Uninettuno. Alla conferenza stampa ha partecipato Lucia Valente, Assessora alle pari opportunità della Regione Lazio.

Aderendo al Protocollo “Donne e media” i soggetti firmatari, intendono collaborare, anche sulla base di quanto previsto dalla Legge Regionale 19 marzo 2014, n. 4, per la realizzazione di iniziative e progetti finalizzate a sensibilizzare gli operatori regionali dell’informazione e gli studenti delle Facoltà di Comunicazione sulle tematiche del contrasto alla cultura della violenza contro le donne in quanto basata sul genere e a promuovere una cultura del rispetto dei diritti umani fondamentali e delle differenze tra uomo e donna.

“La rappresentazione equilibrata e corretta delle donne sui media è una sfida ancora aperta anche nel Lazio che intendiamo contribuire a vincere insieme all’amministrazione e al Consiglio regionale e agli stakeholder” ha detto il presidente del Co.Re.Com Lazio Michele Petrucci facendo anche riferimento ai risultati del GMMP (Global Media Monitoring Project) che l’Osservatorio di Pavia realizza dal 1995.

“La comunicazione ha un ruolo essenziale nella formazione del discorso pubblico e del senso comune sulla violenza, per il modo in cui si sceglie di raccontarla, cogliendone la dimensione strutturale e la radice culturale. per la rappresentazione della figura femminile che decide di offrire, per come affronta il problema della cultura maschile che la produce” ha osservato Cecilia D’Elia, presidente della Cabina di regia violenza sulla donne della Regione. Dal canto suo la consigliera regionale Si-Sel Marta Bonafoni ha spiegato “da tempo puntavamo al raggiungimento di questo obiettivo e oggi abbiamo firmato questo protocollo; è un passaggio essenziale perché da un’informazione corretta e davvero rispettosa dei generi passa quel cambiamento culturale che è la vera arma contro la violenza sulle donne”. Lazzaro Pappagallo, segretario di Associazione Stampa romana firmando il documento ha sottolineato che i giornalisti sono sensibili al tema e che il sindacato lavora per aumentare la loro sensibilità anche attraverso la formazione. Sulla stessa lunghezza d’onda Paola Spadari, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio. Tra i primi firmatari anche  GIO-Osservatorio Interuniversitario studi di Genere, in rappresentanza del quale è intervenuta Laura Moschini sottolineando l’importanza di questa tappa e il contributo che può arrivare dall’attenzione al linguaggio.