Alle amiche che non ci saranno
Care amiche che avete preso le distanze dalla manifestazione del 13 febbraio contro chi governa fuori dai principi di legalità, si pronuncia contro la Costituzione e la magistratura, rende indecorosa l’immagine dell’Italia all’estero; ma anche vilipende il corpo elettorale fatto al 52 % di corpi femminili e, a partire dal proprio, i corpi maschili, non vi capisco.Se sono le donne le prime ad alzare la testa contro reati a danno di ragazze minorenni, che ancora possono ignorare le conseguenze di certe loro “scelte”, {{perché questi distinguo}}? Se il problema è il perbenismo in relazione alla libertà di vendersi, spero che avrete la stessa indulgenza per i maschi delle istituzioni, in particolare quelli che siedono in Parlamento e che nelle conversazioni privato/pubbliche, perfino alla presenza di giornalisti, chiamano “zoccole” le loro colleghe di recente “elezione”. E soprattutto per quelli che si prostituiscono per denaro – non con il loro corpo, perché il Presidente non è gay – passando da un gruppo all’altro e vendendo il proprio voto.
{{Mi dispiace che perdiate un’occasione di fare politica per una società migliore}}. Migliore per i due generi.
Lascia un commento