Amina, il corpo che parla
A pochi giorni dalla sua scarcerazione Amina Sboui, attivista tunisina di Femen, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook una nuova foto di protesta. Amina e’ ritratta con, sul torace, la scritta rivolta agli Integralisti Islamici “We don’t need your dimocracy”. Non abbiamo bisogno della vostra democrazia!.
…….Quando il corpo non e’ piu’ persona ma diventa un’Idea, la Bandiera, la Pagina, Spazio Libero. Raccontare la propria storia con il corpo; esso ci rappresenta ma nel contempo raffigura l’Umanita’, in questo caso le donne, schiave di una cultura che disattende ogni emancipazione .
Amina solleva il velo dalle cose del passato, dalla tradizione di un mondo integralista e maschilista.
Il corpo, che da sempre e’ solo pensato come proprieta’maschile; da tenere, conservare e proteggere per l’uomo, quel corpo, diviene fiero di essere libero ed esposto per indicare la strada della dignita’ a tutte le donne.
Tante sono coloro che non possono reagire, non ne hanno gli strumenti, mancano di istruzione; sono invisibili al mondo,donne divorate dalla paura ,che temono per la propria vita o per quella dei propri figli.
Donne arrese o rassegnate ad un destino di umiliazioni e violenze; ecco, Amina, con il suo corpo, le rappresenta e le raffigura tutte.
immagine da http://www.huffingtonpost.it/2013/08/20/amina-sboui-lascia-femen-non-posso-aderire-a-un-movimenato-islamofobo_n_3784216.html?utm_hp_ref=italy
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