Anche la Camera ha approvato l’emendamento per estinguere il debito della Casa internazionale delle donne
La Camera dei Deputati ha votato con 265 sì e 180 no, la fiducia sul d.l. del 14 agosto (misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia), convertendo in legge anche l’emendamento del Senato sul finanziamento di € 900.000 (novecentomila) alla Casa internazionale delle donne per estinguere il debito pregresso nei confronti di Roma Capitale. Se al Senato era passato, come già scriveva Maura Cossutta (Presidente dell’Aps Casa internazionale delle donne) “un pieno riconoscimento delle nostre ragioni e, con le nostre, anche delle ragioni di tutti i luoghi delle donne e di tutte le donne che li fanno vivere” (vedi articolo del 6 ottobre scorso), la votazione positiva alla Camera dei Deputati apre una nuova stagione, sollevando un macigno posto sul futuro della Casa che ne ha condizionato anche la progettualità ma non la determinazione di esistere, creare futuro, e il fruttuoso e diplomatico dialogo tra donne e istituzioni: “Adesso ci aspettano subito altre battaglie, a partire dalla trattativa con la sindaca e insieme a tutti i luoghi delle donne. Dobbiamo rilanciare la Casa e organizzare campagne per costruire attorno alle nostre attività vicinanza e la solidarietà delle donne, delle associazioni, della città” scrive Maura Cossutta aprendo una stagione in linea con la storia e le vicende della Casa e con il portato di pensiero, proposta e azione uscito dalle due giornate di riflessione politica della “assemblea della Magnolia: Donne e Next Generation Italia” del 10-11 ottobre scorso, di cui daremo conto.