CASALECCHIO DI RENO (BO) -al teatro Laura Betti – polifonia di voci
I
l Teatro Laura Betti riapre le porte al pubblico il 25 ottobre con “Pur di fare Musica”, lo spettacolo fuori abbonamento che vede in scena Paolo Belli con la sua orchestra per celebrare il ventennale de La casa dei risvegli Luca de Nigris.
La stagione 2018/2019 porta in scena una polifonia di voci che si intersecano tra percorsi di prosa, danza, musica e nuovo circo in un cartellone curato da ATER, il Circuito regionale dell’Emilia-Romagna. Tanti i nomi di spicco e variegate le proposte di questa edizione: la drammaturgia di Nassim Soleimampur, di Chiara Lagani e Manlio Santanelli che indagano le dinamiche del potere dal più piccolo nucleo familiare fino ai regimi totalitari, le presenze potenti di Giuliana Musso, Mimmo Borrelli, Elio Germano, Fausto Russo Alesi e Imma Villa, tra gli attori più interessanti e schivi dell’attuale panorama teatrale, la nuova scena dissacrante, grottesca e tragicamente comica dei Sacchi di Sabbia e di Carrozzeria Orfeo, il teatro yiddish di Moni Ovadia e il teatro delle marionette di Obraszov, il grande maestro russo che a partire dagli anni ’30 del secolo scorso ha innovato il teatro di figura, compongono una stagione di prosa che affonda profondamente i piedi nel contemporaneo.
Per la danza, vicino a due figure di spicco della scena contemporanea italiana, Roberto Castello e Giorgio Rossi, troviamo Nicola Galli, un coreografo ventisettenne uscito da quella fucina di talenti che è il Collettivo Cinetico, mentre per la musica prosegue il lavoro di promozione da una parte della musica d’autore, con Ginevra di Marco e Paolo Angeli, e dall’altra della divulgazione musicale, con Ernesto Assante e Gino Castaldo che ricordano il cinquantenario di Woodstock con il trio di Enzo Pietrangeli.
Il 29 ottobre alle 19,30, il 30 alle 21 e il 31 ottobre alle 19,30, torna Gender Bender Festival, con ben due spettacoli: “Bugie Bianche. Capitolo primo black dick” di Alessandro Berti che affronta il tema delle questioni razziali andando a cercare la radice storica e antropologica dello sguardo dell’uomo bianco sull’uomo nero, e “Warriors Foot”, performance di danza free-style del coreografo brasiliano Guilherme Miotto in scena il 31 ottobre nella Palestra dell’Istituto Salvemini, in via Pertini 8, che coinvolge 20 adolescenti tra gli 11 e i 15 anni provenienti dalle scuole di Casalecchio di Reno.
La stagione in abbonamento prende il via ufficialmente il 9 novembre con White Rabbit Red Rabbit, scritto dall’iraniano Nassim Soleimanpour, tradotto in più di venti lingue e per la prima volta in un teatro dell’Emilia Romagna