CATANIA – LETTERA APERTA Al Sindaco di Catania e All’Assessora alle pari opportunità
La rimozione non basta! La trovata di un manichino a seno nudo per segnalare i lavori sulla circonvallazione di Catania è la rappresentazione plastica di quello che accade ogni giorno: il corpo delle donne da esibire, da violare, da offendere senza conseguenze.
È grave che non si riesca a cogliere questa connessione, che non si riesca ad assumere pienamente una “responsabilità collettiva” che fermi tutti gli atteggiamenti sconsiderati che generano la violenza, la minimizzano, alla fine la assolvono. Molti ritengono forse che vi siano problemi più gravi di cui occuparsi.
Le donne non hanno un problema più grande di quello della violenza sui loro corpi. Gli uomini devono trovare altri modi per rallentare il traffico.
È grave che chi lavora a nome di una Istituzione abbia potuto pensare di prendere un’iniziativa “goliardica” che si ritiene non generi conseguenze, come spesso avviene con riferimento alle diverse forme di violenza di genere. Ancora più grave se si tratta di un lavoro finanziato da tutte e tutti.
Da oggi sappiamo che oltre alla segnaletica orizzontale e verticale c’è quella che utilizza il corpo nudo delle donne. Un bel primato quello conseguito da Catania con questo gesto!
Chiediamo:
- Di conoscere il nome del/i responsabili di un atto così gravemente irrispettoso verso le donne e tutta la società civile
- Di conoscere quali provvedimenti l’Amministrazione intende adottare con la massima urgenza per accertare e perseguire le responsabilità che ne derivano
- Che tutti gli atti, i provvedimenti e i documenti relativi al fatto denunciato siano resi pubblici
- Che sia espressamente confermata l’adesione del Comune di Catania alle “Città libere dalle pubblicità lesive” e che sia immediatamente convocato il tavolo di lavoro, già istituto, per rendere effettivi gli impegni a suo tempo assunti dal Consiglio comunale.
Catania 1 novembre 2018 – UDI Catania – Le Responsabili Giovanna Crivelli Adriana Laudani