La condizione di grande difficoltà di tutte le donne che hanno dato vita al progetto del centro antiviolenza, impedisce di far fronte da sole alla ripresa dell’attività del Centro, e per questo è necessario un sostegno concreto attraverso una campagna di solidarietà per il Centro antiviolenza
dell’Aquila.Il Centro antiviolenza per le donne della provincia dell’Aquila è un progetto iniziato circa due anni fa dal gruppo donnEmanifestE, composto da moltissime realtà di donne del territorio, associazioni, gruppi, movimenti, tra cui anche le Donne in Nero dell’Aquila.

Il Centro per diventare operativo, si è appoggiato presso i locali del Consultorio AIED, che partecipa al progetto, così come l’associazione Biblioteca delle donne, anch’essa ospitata negli stessi locali situati
nel centro storico dell’Aquila.

Il Centro antiviolenza conta su circa venti donne del gruppo donnEmanifestE, che hanno garantito alle
donne che si sono rivolte al Centro: consulenza gratuita legale, psicologica e medica, avvalendosi della
collaborazione di psicologhe, di ginecologhe e di un’avvocata, con la copertura iniziale di un primo
finanziamento da parte della provincia dell’Aquila.

Al Centro, in due anni di attività si sono rivolte moltissime donne italiane e migranti, vittime di violenza
maschile, soprattutto domestica.

Dopo il terremoto la sede non è più agibile e tutte le donne del Centro, sia le operatrici che le utenti,
vivono oggi la condizione di sfollate.
_ Nonostante questa difficilissima e dolorosa condizione, è convincimento di tutte le donnEmanifestE,
l’urgenza di riaprire un luogo fisico per ridare visibilità al Centro antiviolenza, per riannodare i fili delle
relazioni con le donne e per ricostruire un luogo di accoglienza e di scambio di vissuti per le donne,
soprattutto in un momento come questo, nella morsa di una emergenza di vita, che spinge a chiudere in
se stessi i nuclei familiari e rafforza i rapporti di potere tra uomini e donne al loro interno.

A fronte dell’incertezza dei tempi della ricostruzione, dell’entità dei fondi e della loro destinazione, {{la
necessità prioritaria per il Centro è di ricostruire da subito un luogo}}, anche provvisorio e precario, ma
riconoscibile per le donne, per poter riprendere la propria pratica e non perdere l’esperienza maturata
finora.

– {{Per inviare contributi}}

{{c/c IBAN IT88S0501812100000000126343}}
_ tratto su Banca Popolare Etica
_ {{intestato a: Associazione Biblioteca delle Donne Melusine}}
_ Via delle Tre Spighe n°1, 67100 L’Aquila
_ Codice fiscale: 93005400663
_ Causale: emergenza terremoto Centro Antiviolenza.

{{Per informazioni}}: Simona Giannangeli 335/8305681, Valentina Valleriani 328/2424103.