CERTE FRASI SONO VIOLENTE QUANTO L’ATTO CHE EVOCANO. Anche questo è una forma di terrorismo!
Edda Billi della Casa Internazionale delle donne di Roma ci segnala quanto scritto da Simona Sforza sulle sue pagine facebook Il 31 luglio
“Laura Boldrini va eliminata fisicamente“. Questo è l’ultimo attacco in ordine di tempo rivolto alla presidente della Camera su Facebook da parte della capogruppo leghista in consiglio comunale a Musile di Piave (Venezia) Monica Bars. È già arrivata una interrogazione parlamentare al Ministro Alfano in merito. Ma questo tipo di comportamenti richiamano tutti e tutte noi cittadini/e sul fatto che la misura è colma. Chiedere a ciascuno di assumersi le proprie responsabilità contro la violenza trova attorno questo humus terribile. Su questo dobbiamo lavorare per invertire la rotta e non precipitare sempre più giù in termini di rispetto dei diritti umani. Ne va della nostra civiltà.
Una valanga inarrestabile quella degli attacchi violenti e sessisti contro le donne. Una quotidiana guerra contro le donne tutte, nel segno dell’annientamento e della incitazione all’odio puro.
Scompare il rispetto per un essere umano. La disumanizzazione è servita, immersa e avallata in una società cristallizzata, immobilizzata in un medioevo culturale che discrimina e non riesce a prendere le distanze da una sub cultura del dominio patriarcale.
Ancora attacchi di una violenza inaudita che non dovrebbero esistere in nessun contesto, invece sembra un’abitudine malsana e radicata del nostro Paese. Così si colpiscono le donne, che siano figure istituzionali o semplici cittadine. Non è un Paese per donne e la loro eliminazione fisica espressa e invocata da queste frasi ci richiama all’urgenza di un cambiamento radicale nella cultura, che sappia stigmatizzare e bandire questo linguaggio. Intanto il genocidio e la violenza contro le donne continua, in questo clima che assolve simili comportamenti, perché considera ‘normale’ affondare coltelli reali o verbali nei corpi delle donne.
La cultura che legittima la violenza è interiorizzata e agita da tutti e tutte purtroppo. E le coscienze si addormentano e vengono assuefatte da questo linguaggio. Nessuno/a è immune, finché non agiremo in modo compatto per sancire che non può essere tollerato alcuno spazio a questo tipo di attacchi. Non ci stancheremo di ripetere che noi non ci stiamo a una normalizzazione di questi metodi. Non ci fermeremo finché tutto questo non sarà bandito in ogni contesto. Nessun alibi, nessuna scusa, nessuna tolleranza.