CHAYN.ORG: la prima piattaforma on-line contro la violenza di genere
Della violenza di genere si parla sempre di più, anche se non è di certo una novità. Nonostante sia presente da millenni, è soltanto negli ultimi anni che si sta affrontando l’argomento non più come questione privata di una donna che subisce abusi all’interno delle mura domestiche, ma come fatto che riguarda la società in cui viviamo. Momento di svolta in merito è stata la Convenzione di Istanbul del 2011, primo strumento internazionale giuridicamente vincolante sulla ‘prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica’, che ha riconosciuto la violenza di genere come forma di discriminazione e di violazione dei diritti umani. Ma come se ne parla in rete? Quali informazioni si possono reperire? Ci sono siti appositi da poter consultare? Da pochi giorni è nata Chayn Italia, una piattaforma open source che si rivolge a chi vive una relazione violenta offrendo gratuitamente guide, consigli e risorse.
Il progetto Chayn, già attivo in India, Pakistan e Gran Bretagna, è stato lanciato sul web italiano il 22 marzo scorso, in una versione riadattata al contesto socio-culturale del nostro paese, spesso vessato da continui tagli che limitano anche le risorse dei centri che si occupano di violenza sulle donne. È infatti collaborando con le realtà che quotidianamente operano sul territorio, di cui si può trovare una mappatura aggiornata, che il portale Chayn Italia condivide in rete saperi e informazioni con licenza Creative Commons (per cui i materiali sono riproducibili, copiabili e modificabili liberamente previa citazione della fonte), attivando meccanismi di supporto e solidarietà non solo per le donne che si trovano a vivere situazioni difficili, ma anche per chi sta loro vicino, come amiche o familiari. Secondo gli ultimi dati Istat, in Italia, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale e, per quanto riguarda le ultime, nel 62,7% dei casi lo stupro è stato commesso da un partner attuale o precedente. Sono perciò sempre più necessari nuovi strumenti a disposizione delle donne vittime di abusi e, nell’era di internet, l’idea di offrire uno ‘sportello on-line’, che affianchi il lavoro di quelli anti-violenza fisicamente distribuiti nelle città italiane, appare più che sensata: poter cercare aiuto e supporto dietro al monitor del proprio pc può aiutare molte donne a comprendere l’entità del problema in cui sono coinvolte, e a far trovare loro, anche grazie alla condivisione delle esperienze di chi ci è già passata, il coraggio necessario per uscire allo scoperto. Sono oltre 50 le volontarie con diverse competenze e passioni che hanno contribuito e contribuiscono alla creazione e al costante aggiornamento delle 11 sezioni consultabili sul sito, divise in dettagliate linee-guida. Tra gli argomenti trattati ci sono come riconoscere le violenze domestiche, come comportarsi in caso di emergenza, come affrontare un percorso decisionale, come gestire i risparmi e reperire un’alternativa abitativa, come ottenere un’assistenza legale, come riconoscere i problemi di salute causati dai traumi subiti e come aiutare una persona in difficoltà. Ma anche una guida scaricabile con delle copertine ‘civetta’, una lista dei Cav (Centri Antiviolenza) suddivisa per regioni e province, un’area Faq con tutte le risposte ai quesiti più frequenti e un’accurata descrizione dell’intero progetto con il reindirizzamento al blog dove si possono reperire articoli, notizie e interviste, come quella a Elena Silvestrini, la coordinatrice di Chayn Italia. “Ci siamo date un anno a partire dal lancio del sito per rafforzare la rete di contatti tra realtà territoriali e online – dichiara Silvestrini – il nostro obiettivo è diventare un punto di riferimento digitale per i centri antiviolenza, come per le donne in cerca di soluzioni alla loro situazione. Tramite Chayn Italia – conclude la coordinatrice del progetto – speriamo di riuscire a utilizzare la tecnologia e un immaginario nuovo per distribuire strumenti pratici ma anche diffondere una narrazione non vittimizzante e un approccio alla violenza domestica plurale e intersezionale.
Domenica 17 aprile, dalle ore 15, nella Casa internazionale delle donne (Via della Lungara 19 – Roma), il lancio del progetto on-line che ha l’ambizione di colmare, sempre di più, quel vuoto che si crea intorno alle donne vittime di una violenza che spesso sono incapaci di riconoscere e affrontare.
Info: http://chaynitalia.org/
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