Che la festa continui
E’ la prima volta che rivolgiamo l’attenzione verso noi stesse, come identità collettiva. Dopo 25 anni dalla sua nascita Il Paese delle Donne si festeggia. E lo fa alla grande! Con musica, canti e buffet carbonaro. Sì, perché Maria Paola, proprio in quella logica che ci ha sempre portato a guardare oltre e altro, ha ricordato l’Unità di questo povero Paese e, in questo caso, non quello delle donne ma quello voluto dagli uomini: l’Italia.La festa è stata aperta dal Gruppo di musica Lo/la Slab che ha rallegrato le decine di persone presenti con musica e canti della tradizione popolare. Il primo intervento è stato quello di {{Annita Garibaldi}} che, oltre a ricorda la propria ava, si è detta scandalizzata perché durante la conferenza stampa sulla finanziaria il Presidente del Consiglio ha nominato la sua associazione, assieme ad altre, come una di quelle da non più finanziare, perché inutili.
{{Claudio Fracassi}}, già direttore di Paese Sera, ha invece parlato di quando decise di affidare ad un collettivo femminista uno spazio autogestito nel suo giornale, iniziativa che gli creò non pochi problemi all’interno della redazione. Ma, visti i risultati, ne valeva proprio la pena: quelle, queste donne -ha detto- sono state lungimiranti: Paese Sera dopo poco chiuse, loro sono ancora qui da 25 anni, ininterrottamente. Una lungimiranza che anche noi gli riconosciamo.
Sempre nella logica dei due Paesi, quello delle donne e quello di noi cittadine e cittadini italiani e europei anche Fracassi ha ricordato una Unità d’Italia fatta dalle donne parlando del suo libro {‘La ribelle e il Papa Re}’ edito da Mursia.
Il microfono poi è passato a {{Massimo Rossi }} che ha ricordato la bisnonna di sua nonna Laura Solera Mantegazza da lui definita proto-femminista. La sua storia è stata raccontata da Sergio Redaelli e Rosa Teruzzi nel libro ‘{Laura Montegazza la garibaldina senza fucile}’ .
Paola Fiorensoli chiudendo la festa ha ricordato un’altra figura del nostro Risorgimento Cristina Trivulzio Belgiojoso battistrada di tutte quelle che poi sono passate alla storia come iniziative di Giuseppe Mazzini.
_ Compresa quella di una Europa unita. Dunque un Risorgimento dalla parte delle giardiniere ciò di quelle donne che lottarono con i carbonari per liberare l’Italia e unificarla. Proprio su questo Argomento Fiorendoli aprirà un convegno sulle patriote del nostro Risorgimento il 19 novembre.
_ Questa festa si è chiusa con la soddisfazione di tutte noi del Paese delle donne e in particolare della nostra amministratrice Franca Fraboni perché anche la sottoscrizione, per garantirci il pagamento della nostra quota parte dei costi di gestione della Casa Internazionale, è andata proprio bene.
Guarda l'[intervista a Maria Paola Fiorensoli->http://www.donnatv.it/tv/mooffanka/?tool=tvp], presidente dell’Associazione Il paese delle donne, realizzata da donna TV
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