CHI E’ ORLANDO? la protagonista del romanzo di Virginia Woolf, ma anche il nome dell’associazione bolognese nata 35 anni fa
“Orlando”, Associazione di donne, ha la finalità di approfondire e diffondere mediante la ricerca e la riflessione, la documentazione e le pubblicazioni, la trasmissione, la formazione e la comunicazione, l’organizzazione di convegni e iniziative i temi inerenti la soggettività e l’esperienza femminile e le relazioni tra donne e uomini, nonché i saperi legati alle culture di donne, femministe e di genere. L’Associazione raccoglie capillarmente materiale documentario utile per conoscere la situazione delle donne in Italia e nel mondo, nonché favorire l’informazione sulle normative e le politiche riguardanti le donne e il confronto e la collaborazione tra donne dentro/fuori le Istituzioni e dentro/fuori le sedi formali della ricerca (Università, Fondazioni, e simili).
Essa è impegnata inoltre sul terreno della solidarietà sociale, della lotta alla esclusione e alla violenza contro le donne, degli scambi e aiuti internazionali e dell’approccio nonviolento ai conflitti mediante interventi specifici di mediazione e corsi di formazione rivolti a donne migranti e native. Si distinguono, tra altre, attività che favoriscono l’ingresso al mercato al lavoro delle più giovani o il reingresso al lavoro di donne che abbiano interrotto il loro iter lavorativo, progetti di cooperazione allo sviluppo sostenibile, interventi volti all’empowerment e difesa di donne e bambine/i contro la violenza domestica, civile e militare, esperienze formative di conflict partnership e approccio creativo ai conflitti che si svolgono sia a Bologna, spesso all’interno della Scuola di Pace di Monte Sole -sede del sito della Strage di Marzabotto, della Comunità religiosa di Giuseppe Dossetti, di un Parco naturale -, sia in altri paesi.
Operatività e aree di intervento
“Orlando” ha origine a Bologna nella seconda metà degli anni Settanta da un ridotto gruppo informale di donne attive in differenti ambiti quali università, scuola, professioni, sindacati che condividono l’esperienza dei femminismi e dei diversi movimenti delle donne. Nel 1983 il gruppo si costituisce in Associazione e sigla una prima convenzione con il Comune di Bologna in ordine al Centro di Documentazione, Ricerca e Iniziativa delle Donne.
Attualmente le socie italiane e straniere sono circa 180 e negli ultimi anni sono aumentate le giovani delle nuove generazioni con le loro esperienze di lavoro “atipico” e impegno sociale. Vi è poi un nucleo di “Prossimi”, uomini che hanno a cuore la valorizzazione di un pensiero e sentire “differenti”, impegnati negli studi di genere e per la trasformazione dei rapporti tra i sessi.
Agisce a livello locale, nazionale e internazionale con particolare riferimento ad un’Europa allargata e al bacino del Mediterraneo nel contesto mondiale.
Opera attraverso progetti/programma poliennali, i più recenti dei quali hanno titolo: Libertà Comune. Generi, Generazioni, Genti per il periodo 200/2004; Il Convento e la Città. Donne e Uomini nella Mondialità per il periodo 2005/2009. Accanto a strutture di servizio al pubblico istituite con in convenzione con il Comune di Bologna e con il supporto della Regione Emilia Romagna – vedi sotto la Biblioteca/ Server Donne e Sala Internet /Accoglienza e Sportello del Centro delle Donne -, “Orlando” ha coltivato una progettualità in proprio che copre altri ambiti di azione e riflessione – vedi in seguito il progetto per l’Istituto per le Strategie di Genere e il Centro Risorse Multimediale.
Per realizzare in condizioni di stabilità e durata le proprie attività, “Orlando” si è caratterizzata dall’inizio per la volontà di costruire spazio pubblico. Nel corso degli anni ha infatti aperto spazi pubblici fisici, virtuali e mediatici promovendo strutture diverse a partire dal Centro di Documentazione, Ricerca e Iniziativa delle Donne, nato a fine Anni Settanta, consolidato nel 1983 con la convenzione con il Comune di Bologna, fino al ServerDonne e alla Sala da Te Internet realizzati presso lo stesso Centro rispettivamente nel 1993 e nel 1996, al Centro Risorse Multimediali aperto in autonomia e inaugurato il 14 Ottobre 2003 nell’ambito del progetto Equal Portico e della sua Partnership, allo Sportello olistico riguardante la cittadinanza di donne migranti e native con riguardo particolare a studio, lavoro, diritti civili, sociali e politici avviato nel 2005.
L’Associazione ha investito subito le sue energie nel sostegno alla nascita di associazioni e spazi pubblici di donne e nella costituzione e/o partecipazione a coordinamenti e reti al femminile a livello locale, nazionale e internazionale. Citiamo per brevità solo il supporto dato negli Anni Ottanta a centri di donne di paesi dell’America Latina e il rapporto tuttora attivo con il Centro de las Mujeres di Temuco (Cile); il ruolo svolto tra Anni Ottanta e Novanta nel sorgere di primi centri di donne palestinesi a Nablus e Gerusalemme Est, in Algeri, in Pristina (Kosovo/a).
Si ricorda poi, in estrema sintesi, che, organizzato e collocato presso il Centro bolognese, negli Anni Ottanta ebbe origine il Coordinamento Nazionale degli Archivi, Case, Centri, Librerie delle Donne che annoverava circa cento strutture quando, nel 1986 a Siena, fu organizzato anche da “Orlando” il convegno nazionale Le Donne al Centro; oggi di quell’esperienza rimane una parte rilevante come la Rete Nazionale Bibliografica di Genere Lilith, di cui “Orlando” ricopre attualmente la carica di presidente.
Ancora per iniziativa di socie “Orlando” sorsero presso il Centro bolognese i primi coordinamenti nazionali di storiche, scienziate, letterate che dopo, aver dato luogo a convegni di grande rilievo a fine Anni Ottanta tenutisi nella stessa Bologna, si tradussero in seguito nella Società Italiana delle Storiche, oggi nota tra l’altro per la rivista “Genesis” e per la sua affollatissima scuola estiva; la Società Italiana delle Letterate, di cui sono assai rilevanti i periodici convegni internazionali che si tengono in città sempre diverse del nostro paese.
La modalità di operare per reti e coordinamenti o associazioni di associazioni ha avuto un ruolo particolare sul terreno degli scambi internazionali in regime di “normalità”, nonché degli interventi di cooperazione, psico-sociali, di lotta alla violenza domestica, sessuale, civile e militare contro donne e bambine/i in “luoghi difficili”
Ricordiamo qui sul primo terreno a) la Rete mondiale delle Biblioteche, Archivi e Centri di Documentazione delle Donne (Know How Conferences) che dal 1990 si riunisce ogni quattro anni (Istanbul 1990, Boston 1994, Amsterdam 1998, Kampala 2002), con oltre 350 membri; di cui oggi “Orlando” è tra le coordinatrici; b) WINE, sezione Europea della Know How Conferences, di cui ha il coordinamento; c) Aoife- Association of Institution for Feminist Research and Education, rete di università e centri europei dedicati alla ricerca e agli studi di genere (circa 100 associati); d) Rete Tematica ATHENA dedicata allo sviluppo degli women’s studies nelle università europee e finanziata nel quadro di Socrates dalla DGXXII dell’UE; e) Women’s World, sezione femminile del Pen Club (associazione di scrittori e scrittrici con sede a New York operante dagli inizi del secolo) e dedicata alla promozione della letteratura femminile soprattutto nei paesi in cui opera la censura.
Quanto a quelli che abbiamo chiamato “luoghi difficili”, limitandoci ad aree vicine, segnaliamo che “Orlando”, a partire dal 1997 e insieme ad Associazioni di Donne e ONG, ha costituito, coordinato e presieduto a livello nazionale l’Associazione per le Donne Albanesi, attiva in un vasto programma pluriennale d’intervento a favore delle donne albanesi finanziato dall’allora operativo Dipartimento per gli Affari Sociali di Palazzo Chigi; ha poi costituito l’Associazione per le Donne dell’Area dei Balcani che ha svolto ampi programmi d’intervento in Kosovo, finanziati tra 1999 e 2002 prima dalla Missione Arcobaleno con fondi privati, poi da UNIFEM. Oggi è, poi, co/presidente, assieme all’Assessorato Pari Opportunità del Comune di Forlì di “Women. Rete delle Donne del Mediterraneo, dell’Est Europeo e dei Balcani”, all’interno della quale opera in particolare in un pluriennale Piano Donne Palestina avviato nel 2002 e tuttora in corso.
Con la costruzione del Server Donne sia avvia anche un’attività di networking e costituzione di reti elettroniche. La prima esperienza si ha nel 1996 con la ricerca/azione finanziata dalla Regione I luoghi delle Donne in Italia. Stelle in Movimento e Comete in Transito, che oltre a mappare vecchi e nuovi spazi di donne, costruisce appunto una rete elettronica. Esperienze simili si moltiplicano in vari ambiti, ma piuttosto che farne un elenco ridondante segnaliamo l’indirizzo del Server Donne ove è possibile recuperarle http://www.women.it/.
Poiché la Ricerca è dall’inizio operatività essenziale per “Orlando” ed è materia centrale nello stesso bando qui in questione ci soffermiamo su alcune attività di ricerca significative di “Orlando” introducendo qui anche ricerche del triennio 2002/20054 per non spezzare eccessivamente il discorso: a) La ricerca coordinata da Luisa Passerini sul movimento delle donne in Emilia Romagna che ha dato luogo ad un archivio scritto e orale costituito da interviste e documenti relativi al neofemminismo e alle biografie delle sue protagoniste e alla pubblicazione Il movimento delle donne in Emilia Romagna. Alcune vicende tra storia e memoria, Bologna, Analisi, 1990 ; b) La già citata ricerca/azione coordinata da Elda Guerra, Maria Grazia Negrini, Annamaria Tagliavini su “I luoghi delle donne in Italia., ”, che ha tra l’altro resa disponibile in versione cartacea e on line una mappatura geografica e tipologica sulle varie forme di aggregazione femminili presenti nel paese alla fine degli anni ’90; c) l’indagine curata da Sandro Bellassai, Elda Guerra, Raffaella Lamberti, Maria Grazia Negrini, Renzo Ricchi a titolo “Gender Trasformations” volta ad indagare le trasformazioni nella percezione dell’appartenenza di genere e nelle relazioni tra i sessi rispetto alle generazioni nate dopo il femminismo, che ha dato luogo ad un altro importante fondo di interviste singole e di gruppo (1998-2000); d) la collaborazione con il Laboratorio Nazionale per la Didattica della Storia per un’indagine sui cambiamenti intervenuti nel rapporto con le temporalità storiche da parte delle giovani generazioni che ha dato luogo alla pubblicazione curata da Nadia Baiesi e Elda Guerra, Interpreti del loro tempo. Ragazzi e ragazze tra scena quotidiana e rappresentazione della storia, Bologna, Clueb,1997; e) la ricerca, coordinata da Elda Guerra e Fiorenza Tarozzi su “Tradizioni politiche delle donne tra Ottocento e Novecento”, tuttora in corso di realizzazione, che ha indagato sul primo movimento politico delle donne a livello internazionale producendo una mappatura delle associazioni, delle riviste, delle figure e dei luoghi delle donne per alcune aree dell’Europa (2002-05); f) La ricerca coordinata da Elda Guerra, Raffaella Lamberti e Alessandra Allegrini, nell’ambito del progetto di fattibilità per la realizzazione di un Istituto per le Strategie di Genere, su: “Presenza pubblica delle donne e contesto europeo” che ha comparato dati della rappresentanza politica, forme di organizzazione ed iniziativa delle donne in cinque paesi europei, cui è stata accompagnata una seconda indagine volta ad approfondire lo stesso tema nel contesto locale (cfr. Associazione Orlando, Istituto per le Strategie di Genere: progetto di fattibilità. Relazione finale, 2003) e che ha prefigurato interventi e azioni partecipative di cui si è detto e di cui si riparla al punto g); g) La ricerca sulla domanda politica delle donne coordinata da Raffaella Lamberti e Marianella Sclavi nell’ambito del progetto Governance e Genere relativa alla teoria e alla pratica della partecipazione femminile al fine di individuare agende politiche e iniziative concrete capaci di interpretare soggettività e bisogni delle donne (2004-05); h) le ricerche economiche e sociali sul rapporto tra donne e lavoro in relazione alle nuove tecnologie svolte nell’ambito del progetto Equal Portico e coordinate da Alessandra Allegrini, che hanno dato luogo alla costruzione di un Osservatorio e di uno Sportello sul lavoro, nonché alla pubblicazione Le ricerche di Portico, Bologna , Pitagora, 2005.
Peculiare di “Orlando” è poi il convincimento che donne della società civile, come sono in massima misura le sue socie, e donne delle istituzioni possano lavorare fianco a fianco. E’ anche grazie a rapporti aperti con donne (e uomini) dei governi locali che l’Associazione ha realizzato le strutture cittadine di cui si è detto. Oggi, peraltro, attraverso norme e iniziative nazionali e/o comunitarie l’Associazione ha conseguito a propria volta importanti riconoscimenti formali e una ben maggiore solidità sociale.
Tra i progetti più recenti ricordiamo: la libreria e casa editrice digitale Ebook @ Women che pubblica e distribuisce in formato elettronico riviste storiche del femminismo italiano e una selezione di romanzi e saggi di autrici contemporanee; il laboratorio concluso di R@W – Recycle @ Women che promuove l’Artigianato Digitale delle singole e/o delle associazioni di donne mettendo a disposizione strumenti per la rigenerazione dei PC e per la produzione di artefatti tecnologici.
Infine l’esodo di milioni di esseri umani verso l’area del Mediterraneo e l’Europa, e il desiderio di contribuire utilmente ad accogliere donne in fuga da situazioni che ne minacciano vita e sopravvivenza dignitosa, ha portato al progetto concluso “Dignità e prospettive di futuro per le donne richiedenti protezione internazionale” (novembre 2015) in risposta all’Avviso pubblico del Comune di Bologna per svolgere attività di volontariato nell’integrazione di persone inserite nei programmi governativi di accoglienza. La proposta, accolta, ha visto incontri di co -progettazione con associazioni ed ONG e ha accolto donne rifugiate offrendo seminari e momenti di condivisione della loro esperienza.