Chiamare le cose con il loro nome
Il collettivo femminista Le 2511 ha lanciato una settimana di mobilitazione
dal 14 al 24 settembre in sostegno delle madri e dei familiari dei tunisini/e
dispersi/e e di tutti i migranti e le migranti spariti/e nel Mediterraneo.Hanno chiesto di sostenere la loro lotta con l’iniziativa
“Rinominiamo le nostre città!” Per ridare alle strade e alle piazze dei posti
in cui viviamo i nomi veri di quello che succede tutti i giorni, di mari che
sono tombe , di libertà che dovrebbe valere per tutti e tutte, di speranze
naufragate e di silenzi e omissioni…..
Come Coordinamenta femminista e lesbica aderiamo e sosteniamo questa
iniziativa perché
“Chiedere conto delle vite a chi decide di non farle contare”,
come ci dicono le 2511,
significa anche {{svelare i meccanismi di funzionamento di questa società }} che
alle profonde ingiustizie e diseguaglianze, affianca un perbenismo di facciata
, un politicamente corretto che strumentalizza l’antirazzismo per perpetuare e
accentuare pesantemente il razzismo, con le guerre neocoloniali, con i Cie, con
il controllo sociale , con la persecuzione della povertà e della differenza;
Una società che , quando una ragazza rumena viene gravemente ustionata alla
periferia di Roma , aizza i poveri contro i poveri, gli italiani/e “legittimi”
contro chi “ruba” il posto di lavoro, contro chi “degrada “ le strade con la
prostituzione….
Ma{{ i responsabili }} di quel corpo bruciato, di quell’umanità usa e getta di cui
le donne sono le prime vittime, sono gli stessi che provocano morti e dispersi
in mare, detenzione,
sofferenze e umiliazioni nei Cie, sfruttamento e semischiavitù nel lavoro…….
sono gli stessi che hanno la pretesa di normare le nostre vite, i nostri corpi
e le nostre menti e di ridurci a merce insieme alle altre merci.
Se è giusto {{scrivere la verità sulle strade e sulle piazze}} ,come è giusto, è
giusto anche chiamare le cose con il loro nome e {{ridare alle parole il loro
significato}}, quindi niente “riforme”, niente “esuberi”, niente “esodati”,
niente “guerre umanitarie”……….ma distruzione dello stato sociale, licenziati,
pensionati senza pensione, razzia dei paesi del terzo mondo…..
{“Il mondo si comincia a cambiare chiamando le cose con il loro nome”}
(Rosa Luxemburg)
{{Coordinamenta femminista e lesbica
di collettivi e singole-Roma}}
_ www.coordinamenta.noblogs.org
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