Come sarò in piazza il 13 febbraio
Sono una donna autorevole, come le migliaia che ho incontrato di ogni età,
provenienza e visione politica in questi decenni di lavoro giornalistico,
formativo e sociale come femminista; da troppi anni spero che questo governo
cada, e se sarà questa mobilitazione a contribuire a farlo cadere sarò
contenta.
Da troppi anni i partiti a sinistra hanno purtroppo smesso di
rappresentarmi, anche se ho mantenuta intatta la distinzione per
relazionarmi (quando è stato possibile) con le donne che hanno scelto di
fare politica nei partiti tra la donna
e la sua appartenenza. Così come è legittimo smarcarsi e non partecipare a
questa manifestazione additando le più varie motivazioni voglio poter
esserci pensando che{{ stare in un vasto movimento significa, continuando a
lavorare per il cambiamento, anche ragionare, discutere e criticare ogni
scelta.}}
Dissento in modo assoluto circa {{la leggerezza con la quale viene liquidata
la questione prostituzione}}; il video di Lorella Zanardo ha messo a tema il
preciso disegno culturale che, in margine alla vittoriosa realizzazione
degli intenti della Loggia p2, ha sdoganato il corpo femminile come
accessorio utile per l’incremento del fatturato, autorizzando quindi la
cosiddetta libera scelta di giovani donne a saltare ogni passaggio per
costruirsi una autorevolezza basata non sulla vagina ma sul sapere, la
cultura, la passione per il sapere fare.
Non ho mai permesso a nessuno e a
nessuna, in mia presenza, di etichettare con epiteti sessisti una donna,
anche una avversaria. Scelgo però di{{ continuare a dire}} “nè puttane nè
madonne, solo donne, perchè il mio orizzonte è quello nel quale{{ la
sessualità non è merce di scambio}}”.
Moralista? Sono laureata in filosofia,
mi interessa la morale, molto del lavoro di autorevoli femministe ne
disserta e se ne alimenta. Non è mica una parolaccia.
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