Coppie di fatto: valorizzare i punti comuni e approvare presto la legge
Dal sito www.differenzaingioco.it del coordinamento delle parlamentari del Prc/sinistra europea riprendiamo questa intervista a Maria Luisa Boccia sui compiti del Comitato ristretto per continuare il lavoro legislativo sulle Unioni Civili e coppie di fatto proposto dalla Commissione giustizia del Senato.{{La Commissione Giustizia del Senato ha deciso di costituire un Comitato ristretto per continuare il lavoro legislativo sulle Unioni Civili. Quali saranno le tue proposte iniziali?}}
Il Comitato dovrà avviare il confronto, partendo dai 9 disegni di legge
[[Attualmente sono stati presentati alla Camera e al Senato i seguenti disegni di legge:
– [S. 1227->http://www.senato.it/loc/link.asp?tipodoc=SDDLITER&leg=15&id=27371]
_ Sen. Giovanni Russo Spena (RC-SE) e altri –
{Disciplina delle unioni civili}
_ 19 dicembre 2006: Presentato al Senato
_ In corso di esame in commissione
– [S. 1208->http://www.senato.it/loc/link.asp?tipodoc=SDDLITER&leg=15&id=27310]
_ Sen. Maria Luisa Boccia (RC-SE) e altri –
{Normativa sulle unioni civili e sulle unioni di mutuo aiuto}
_ 11 dicembre 2006: Presentato al Senato
_ In corso di esame in commissione
– [S. 472->http://www.senato.it/loc/link.asp?tipodoc=SDDLITER&leg=15&id=25260]
_ Sen. Natale Ripamonti (IU-Verdi-Com) –
{Disposizioni in materia di unioni civili}
_ 19 maggio 2006: Presentato al Senato
_ In corso di esame in commissione
– [S. 18->http://www.senato.it/loc/link.asp?tipodoc=SDDLITER&leg=15&id=24029]
_ Sen. Vittoria Franco (Ulivo) e altri –
{Norme sul riconoscimento giuridico delle unioni civili}
_ 28 aprile 2006: Presentato al Senato
_ In corso di esame in commissione
– [S. 62->http://www.senato.it/loc/link.asp?tipodoc=SDDLITER&leg=15&id=24073]
_ Sen. Luigi Malabarba (RC-SE) –
{Norme in materia di unione registrata, di unione civile, di convivenza di fatto, di adozione e di uguaglianza giuridica tra i coniugi}
_ 28 aprile 2006: Presentato al Senato
_ In corso di esame in commissione
– [C. 1730->http://www.senato.it/loc/link.asp?tipodoc=SDDLITER&leg=15&id=26827]
_ On. Dario Rivolta (FI) e altri –
{Disciplina del contratto di convivenza}
_ 28 settembre 2006: Presentato alla Camera
_ 9 novembre 2006: Assegnato (non ancora iniziato l’esame)
– [C. 1563->http://www.senato.it/loc/link.asp?tipodoc=SDDLITER&leg=15&id=26528]
_ On. Titti De Simone (RC-Sin. Eur.) e altri –
{Disciplina delle unioni civili}
_ 2 agosto 2006: Presentato alla Camera
_ 26 settembre 2006: Assegnato (non ancora iniziato l’esame)
– [C. 2148->http://www.senato.it/loc/link.asp?tipodoc=SDDLITER&leg=15&id=27489]
_ On. Paola Balducci (Verdi) –
{Disciplina del patto civile di solidarieta’ e norme in materia di tutela giuridica delle coppie di fatto e dei nuclei stabili di persone}
_ 19 gennaio 2007: Presentato alla Camera
_ 12 febbraio 2007: Assegnato (non ancora iniziato l’esame)]] , individuando quali sono i punti che possono fornire una base comune al testo legislativo. Da una lettura attenta delle proposte di legge risulta che questa {{base comune c’è ed è significativa}}.
_ Li riassumo, sinteticamente:
– nessuna discriminazione tra coppie eterosessuali e omosessuali
– espressione di volontà dei due partner di costituire un’ unione civile e di uno di loro di scioglierla
– registrazione dell’atto di volontà, previsto in modi diversi
– diritto di decidere in caso di malattia, se il/la partner è incapace di dare il proprio consenso informato ai trattamenti sanitari
– diritto di assistenza e di visita in carcere
– diritti connessi al lavoro
– diritto di subentrare nella locazione
– diritto di successione
– diritto alla reversibilità della pensione.
I diritti di rilevanza economica sono collegati alla durata del rapporto, ed in alcune proposte è troppo lunga; inoltre la successione e la reversibilità della pensione non sono riconosciute in modo soddisfacente in tutte le proposte. Un’altra diversità attiene alla registrazione, dalla quale dipende la rilevanza pubblica del rapporto, e quindi dei diritti. Ad esempio il disegno di legge Biondi prevede che questo avvenga nell’Archivio notarile, e quindi non garantisce la necessaria pubblicità dell’atto.
_ Penso comunque che, come hanno osservato, Ezio Manzione e Susanna Lollini se assumiamo questi punti comuni , “ce n’è abbastanza per fare una legge dignitosa e adeguata ai tempi e alle aspettative” (Liberazione 4 marzo 2007). E’ evidente che incideranno molto i rapporti politici, nella maggioranza e tra maggioranza e opposizione. Avremo modo di verificare, in concreto, quali sono le volontà politiche e dunque se vi sono le condizioni di scrivere davvero un testo dignitoso.
_ Personalmente, inoltre, sosterrò le ragioni per inserire nella legge, le {Unioni di solidarietà} che ho previsto nella mia [proposta->http://www.senato.it/leg/15/BGT/Schede/Ddliter/27310.htm], come una diversa tipologia di rapporti, tutelata da altre norme, inserite in un altro titolo della legge, proprio per non creare confusioni tra forme di convivenza, create da soggetti diversi per motivi e fini diversi.
_ Se riuscissimo ad approvare un testo in Commissione, prima dell’estate, sarebbe già un risultato.
{{Come giudichi gli interventi della Ministra Barbara Pollastrini e del relatore Cesare Salvi che hanno concluso il dibattito generale della Commissione?}}
Sia la Ministra che il relatore hanno confermato le ragioni per le quali la legge è una scelta politica necessaria, perché sono in gioco diritti soggettivi, essenziali per garantire l’uguaglianza. Ed è in gioco l’ adozione da parte dell’Italia di norme rispondenti alla legislazione europea, prima di tutto della Carta di Nizza. Ovviamente Barbara Pollastrini ha risposto alle critiche e obiezioni sui Dico, riaffermando la positività del compromesso politico raggiunto nel governo e i punti di merito più importanti. In particolare sul riconoscimento pubblico del rapporto. E’ però importante che sia Salvi che Pollastrini, riguardo alla posizione del Governo hanno ricordato le parole di Prodi, nell’intervento in Senato del 28 febbraio, durante il dibattito sulla fiducia: “E’ un lavoro del Parlamento costruire un testo sul quale si possa trovare un’ampia convergenza.” .
_ Della ministra ho apprezzato, in questa come in altre occasioni – l’ultima è la presenza e le parole espresse alla manifestazione del Gay Pride a Roma – la netta volontà politica di sostegno alla legge, più in generale di impegno contro le discriminazioni sessuali.
{{Qual è il tuo giudizio sulla prima fase di lavoro della Commissione?}}
Se guardiamo alla stampa il segno politico sarebbe stato l’affossamento dei Dico. E, di conseguenza, di una legge tout-court sulle unioni civili. Insomma il fatto che la legge del governo non sia stata assunta come testo base è stato visto come una rinuncia, non dichiarata, o una sfiducia sul risultato.
_ Non è il mio giudizio. Penso che aver tenuto presenti tutte le proposte, ed aver ragionato sul merito delle soluzioni, senza assumere pregiudizialmente a riferimento il ddl del governo, sia stato utile. Perché quella proposta è insoddisfacente, proprio per alcuni dei punti che ho sopra indicato, quali la certezza e rilevanza pubblica dell’atto di volontà, il diritto alla successione e la reversibilità della pensione. Ma soprattutto sono convinta che si rischiava di ridurre il lavoro parlamentare ad una contrapposizione “pro” o “contro” il governo, e questo sì, avrebbe reso pressoché impossibile l’obiettivo della legge.
_ Senza sottovalutare lo scontro politico- ideologico nel paese, non penso che questo debba riprodursi nel confronto parlamentare sulla legge. Non solo per motivi di numero. Ma per la ragione più sostanziale, di dare rilevanza, in quella sede, alla costruzione di un compromesso alto, tra posizioni diverse. Con due precisi punti di riferimento: i principi costituzionali, e la formazione di una maggioranza nel voto. Sul primo aspetto c’è stato un confronto serrato sull’interpretazione dell’art.29, e sulla sua coerenza con gli art.2 e 3 della Costituzione. Sul secondo mi sembra ovvio che sia da favorire la ricerca di soluzioni che possano avere un sostegno parlamentare, da parte di tutti e tutte coloro che non accettano il “non possumus” pronunciato dal Vaticano.
Non si può dire se questa essenziale condizione di autonomia della politica e del Parlamento riuscirà a rompere gli steccati della contrapposizione tra maggioranza e opposizione, sempre più aspra e sempre meno trasparente, nei contenuti e nelle modalità. Ma sono convinta che quella fosse la via da seguire. Lo ripeto, non solo per ottenere il risultato, ma per provare, in concreto, a praticare la democrazia parlamentare.
{{{Per saperne di più}}}
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