Anche quest’anno, come ogni 14 Febbraio, l’associazione di donne Ventunesimodonna  sta organizzando, a CORSICO,  il flash-mob “One Billion Rising” , il ballo di  solidarietà contro la violenza sulle donne e sulle bambine,  che in  tutto il mondo si ballerà in questa giornata. Realizzarlo nella nostra città ha lo scopo di consentire a tutti i cittadini e le cittadine che vorranno partecipare,  di dire NO alla violenza sulle donne e le bambine, dando visibilità al nostro territorio, in un’unione virtuale planetaria con tutte le genti del mondo.

Le donne e gli uomini nelle piazze di tutto il mondo al ritmo della canzone “SPEZZA LA CATENA Danza, sollevati Danza, sollevati Sorella, non mi aiuterai? Sorella, non ti solleverai?” scritta da Eve Esler ideatrice del Flash Mob, ballano per eliminare la violenza di genere.

Un’altra giornata mondiale, dopo il 25 novembre,  sottolineando l’urgenza, planetaria, di cessare ogni forma di violenza istituzionale e privata degli uomini contro le donne e le bambine.

Organizzando per il secondo anno l’evento a Corsico abbiamo voluto permettere alle donne ed agli uomini che lo desiderano di rendere visibile sul nostro territorio il NO alla violenza su donne e bambine.

Particolare valore poi assume la partecipazione al Flash Mob, accanto alle associazioni di donne Ilaria Alpi di Assago, Sibilla Aleramo di Cesano Boscone, Galassia di Corsico, Demetra di Trezzano, anche di associazioni come Banca del Tempo  e Retake di Buccinasco, Buon Mercato, Itaca e Legambiente di Corsico, a dimostrazione che la violenza sulle donne e sulle bambine non riguarda solo le donne, ma è una questione più ampia, di nuova cultura nel rapporto uomo donna da costruire.

Indossando qualcosa di rosso e con torce, pile, accendini per illuminare la piazza saremo solidali anche con le donne che stanno facendo una rivoluzione pacifica raccontando storie di abusi, molestie sessuali, stupri subiti sui luoghi di lavoro.

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Studentesse coprono manifesto pubblicitario sessista «Contribuisce a normalizzare la violenza sulle donne»

 Hanno agito alle prime luci del mattino. Solo pochi mesi fa a innescare la stessa reazione erano stati i cartelloni di un compro oro che aveva abbinato l’immagine di un seno prosperoso allo slogan per rilanciare l’attività. La polemica si accende adesso per una donna seminuda e ammiccante che si strofina addosso un olio per motori

«È un’azione dimostrativa contro l’uso, a scopo pubblicitario, del corpo femminile. Una pratica, questa, che rappresenta in sé violenza contro le donne e che contribuisce a normalizzarla». È questo il motivo che ha spinto, questa mattina presto, alcune studentesse dell’Assemblea contro la violenza maschile sulle donne a oscurare con scritte di protesta un grande cartellone pubblicitario della Challoils. L’immagine, ritenuta sessista, mostra, allo scopo di pubblicizzare un olio per motori, una donna seminuda e con fare ammiccante intenta a strofinarsi sul corpo una bottiglietta del prodotto.

«La violenza sulle donne è il diretto prodotto di una società che per anni e ancora oggi, in nome di logiche di marketing e profitto, costruisce immaginari sessisti e schiavizzanti, che fanno del corpo delle donne mero oggetto di consumo – spiegano -. L’utilizzo di un seno o di un viso di donna per convincere l’acquirente è solo uno degli innumerevoli modi in cui il mondo del marketing abusa dell’immagine del corpo femminile per destare maggiore interesse nella propria offerta. È un fenomeno diffuso che tocca a noi in primis bloccare». Solo pochi mesi fa, c’era stato un altro episodio che aveva destato non poche polemiche, guadagnando ampio spazio nelle pagine della cronaca cittadina.

In quell’occasione, a fare parlare erano stati i cartelloni di un noto negozio di compro oro che, per rilanciare la propria catena di negozi, aveva optato per lo slogan «Valutazioni importanti» in accompagnamento a una donna dal seno prosperoso. Anche in quel caso, alcune studentesse erano intervenute armate di vernice. Un’azione, la loro, che si inserisce all’interno di un percorso di lotta e di sensibilizzazione sul tema che dura da anni all’interno di scuole e università palermitane, attraverso azioni di protesta come quella di stamattina, ma anche incontri e dibattiti. Il prossimo, ad esempio, è previsto per domani alle 16:30 all’ex facoltà di Lettere e filosofia.

 

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