“Cosa direbbe una trentenne di lei?”
Perché tutte quelle donne (e quegli uomini che accompagnavano e partecipavano) hanno passato a me, forse inconsapevolmente (forse con tanto impegno) un modo di affrontare la vita che non è comune, come da bambina credevo che fosse.Il ricordo di Mariuccia, come spesso succede con i ricordi della propria infanzia, con i ricordi delle persone che sono andate da tempo, perché gli ultimi dieci anni sono un lungo tempo; il ricordo di Mariuccia, dicevo, non è nitido nella mia mente, è più un affastellarsi di volti e di capelli e di paesaggi.
Quello che ricordo è una casa con molte stanze e molte persone che discutevano, spesso animatamente. Voci grosse e grosse risate.
Riguardo indietro e capisco cos’era. Quella era politica. O meglio, un modo di fare politica. Quella era la politica che ho interiorizzato, una maniera che ho fatto mia.
Casa di Mariuccia era il luogo dove io l’ho imparato.
Guardando quel luogo e quel tempo, riconosco il presente. Riconosco il mio bagaglio, di cui vado tanto fiera.
Perché tutte quelle donne (e quegli uomini che accompagnavano e partecipavano) hanno passato a me, forse inconsapevolmente (forse con tanto impegno) un modo di affrontare la vita che non è comune, come da bambina credevo che fosse.
Essere donna, essere cittadina, lavorare, scegliere, organizzare, decidere.
Più leggo gli scritti di questa rubrica e più mi scopro a ricondurre a quell’epoca tante delle cose che ho imparato su di me e sul mondo.
Non me ne vogliano tutti quelli che vivono con me se la mia mente mi riporta a quella casa e a Mariù. Se un ricordo ha sempre una connotazione atemporale e, soprattutto, è un accessorio molto personale, che ognuno si costruisce su misura per sé e per le occasioni, il fatto che lei non ci sia più in qualche modo accorcia le distanze generazionali. Perché con chi resta invece, resta il conflitto. Quel conflitto che, con gli anni ho capito, alimenta il mondo ed i suoi cambiamenti (generazionale lo chiamano), dove da una parte ci sono gli adulti maturi e dall’altra acerbi ragazzini. Ma quand’è che le due fazioni si affronteranno senza che l’una neghi all’altra la legittimita’ delle scelte?
E così Mariuccia e tutti i ricordi collegati diventano quel passato che ero troppo giovane per vivere ma che oggi costantemente mi sostiene.
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