Devastazione omofoba e fascista al Circolo omosessuale Mario Mieli
Dopo l’incendio del bar Coming Out, altro gesto vandalico a Roma, stavolta ai danni del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli. Un gruppo di ragazzi ha messo a soqquadro i locali. Poi la fuga.La presidente del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli di Roma, Rossana Praitano, ha reso noto che “un folto gruppo di ragazzi di età compresa tra i 20 e i 25 anni ha fatto irruzione presso la sede dell’associazione mettendo a soqquadro l’ingresso, rovesciando scrivania, estintori, divano, quadri e il materiale informativo”.
_ Non solo, ma in base al racconto della Praitano il gruppo si sarebbe allontanato urlando “‘Froci di merda’ ed inneggiando al Duce e ai campi di sterminio”.
La preoccupazione della presidente del Circolo (che opera nella capitale da 25 anni) è quella che il gesto possa essere collegata al clima elettorale. “Se così fosse ci verrebbe da dire, amareggiati e preoccupati, ‘cominciamo bene’”.
_ La spedizione pilotata – ha terminato la Praitano – potrebbe riproporsi in futuro e metterebbe a rischio le attività del Circolo Mario Mieli e l’incolumità e la sicurezza delle persone all’interno dell’Associazione”.
_ Un analogo episodio si verificò nella capitale ai danni del bar Coming Out, uno dei più frequentati da gay e lesbiche romani. In quell’occasione venne gravemente danneggiato il locale di via San Giovanni in Laterano, fulcro della gay street, senza che i vandali venissero mai identificati.
{{Il Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli}} è un’associazione indipendente basata sul volontariato che dal 1983 si occupa della rivendicazione e della tutela dei diritti civili delle persone glbtq (gay, lesbiche, bisessuali, trans/gender, queer) e della persona in genere, promuove attività culturali e di socializzazione.
_ Da sempre è impegnato nella lotta all’AIDS e nella difesa delle persone con HIV/AIDS, sia nel campo dell’informazione e prevenzione (anche per altre malattie sessualmente trasmissibili) che in quello dell’assistenza.
_ Il Circolo, nato nel 1983 dalla fusione di preesistenti organizzazioni romane (’Fuori’ e ’Collettivo Narciso’), lotta contro il pregiudizio omofobo e transfobico, nel campo dei diritti civili e per una cultura delle differenze, anche con pressioni su mass media, partiti e istituzioni, al fine di modificare l’atteggiamento discriminatorio sia per orientamento sessuale che per identità di genere.
Dal 1989, il primo a Roma, il Mario Mieli offre un servizio di assistenza domiciliare per persone in aids, formato da uno staff di operatori, psicologi e assistenti sociali. Inoltre offre servizi di consulenza psicologica, assistenza legale, counseling telefonico, gruppi di auto-aiuto per persone sieropositive. Gestisce una casa famiglia per senza fissa dimora. Pubblica dal 1995 la rivista mensile gratuita Aut.
Dal 1990 organizza la festa di autofinanziamento Muccassassina.
Il Circolo Mario Mieli ha instaurato rapporti con istituzioni locali, nazionali e internazionali alle quali si è proposto come valido interlocutore svolgendo una funzione politica. E’ stato organizzatore ufficiale del World Pride svolto a Roma nel 2000. E’ tra i promotori di Queer for Peace: rete di associazioni e singoli/e glbtq contro la guerra e per la pace sorta dall’esperienza del Social Forum Europeo di Firenze. Collabora con le altre realtà glbtq e con organizzazioni che operano nel campo dei diritti umani e civili.
Il Mario Mieli è inoltre dal 1994 organizzatore del Pride di Roma.
Al Circolo Mario Mieli va tutta la solidarietà della redazione de Il paese delle donne
{{COMUNICATO STAMPA
Incontrarsi al Mieli}}
Dopo il raid nella sede del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli di giovedì 17 aprile, per fortuna senza danni fisici ma di palese intimidazione, sentiamo la necessità di un gesto simbolico di reazione.
Abbiamo ricevuto in queste 24 ore {{una quantità straordinaria di segnali di solidarietà e di offerte di appoggio}} per qualunque iniziativa volessimo realizzare, anche dalle persone del quartiere. Avremmo potuto pensare al solito appuntamento di piazza, ma i luoghi non sono mai casuali: se viene violata una casa, quella casa è il simbolo da difendere con fermezza.
{{ Abbiamo allora deciso di invitare al Mieli, mercoledì 23 aprile dalle ore 17, chiunque voglia parlare, incontrarsi, discutere o semplicemente salutarsi.}}
Il Circolo Mario Mieli è sempre stato {{da 25 anni una casa aperta a tutti, radicata nella città,}} in cui quotidianamente ci si incontra, si parla, si vive oltre a lavorare per produrre fatti come elaborazione politica, Pride, Muccassassina, Aut, consulenze, iniziative culturali, servizi sociali.
Per noi nulla cambia. In questa continuità testarda e responsabile vediamo la migliore risposta ad ogni tipo di violenza e in particolare a quella omofobica e pensiamo sia ampiamente condivisibile.
Per questo chiunque voglia venirci a trovare, in un normale giorno di lavoro e di vita, ci aiuterà a sottolineare che nulla cambia. Un giorno come gli altri diventa un mercoledì da leoni.
{Rossana Praitano
Presidente Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli}
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