Gli uomini di chiesa – e anche i laici che parlano della chiesa – di
fronte allo scandalo non nuovo della pedofilia non si domandano che
cosa spinge troppi del loro genere ad un bisogno così nefando come
quello di violare i bambini. Scatta la solita omertà: lo fanno tanti,
anche nelle famiglie, non solo in quella clericale. Care amiche donne, non vi sembra che i maschi, anche quando parlano di
sé e di noi, evitino sempre con la massima cura di mettersi in
questione?
_ Non per vantare senso critico, ma noi non appena scienza e
società propongono qualche “novità” ci ragioniamo sopra: se arriva (si
fa per dire, perché qualche rimedio lo abbiamo cercato da sempre) la
contraccezione, noi ne discutiamo, sappiamo che può evitare l’aborto,
cerchiamo di ottenerne la gratuità…, mentre i maschi, sia favorevoli
che contrari, pensano solo a come mantenere le loro prerogative sul
nostro corpo senza neppur pensare se sia in questione la “loro”
sessualità.

Gli uomini di chiesa – e anche i laici che parlano della chiesa – di
fronte allo scandalo non nuovo della pedofilia non si domandano che
cosa spinge troppi del loro genere ad un bisogno così nefando come
quello di violare i bambini.

{{Scatta la solita omertà}}: lo fanno tanti,
anche nelle famiglie, non solo in quella clericale. Una chiesa anche
solo vagamente cristiana, pur senza mettersi la macina attorno al
collo in cerca del primo fiume in cui gettarsi, potrebbe chiedersi che
cosa succede dietro un vecchio “peccato” e smettere di rifiutare la
psicanalisi. E di condannare l’omosessualità di cui è portatrice:
perfino nel caso della pedofilia si tratta quasi sempre di maschietti
che “hanno dovuto subire”.

{{
Scatta anche la reazione “progressista”}}: bisogna finirla con il
celibato e dare moglie al prete perché certe cose le faccia con la
moglie. Una reazione tartufesca che oggi è tutta solo maschilista.
Maschilista e cattolica: infatti finalità del matrimonio è quella non
solo di far figli, ma di dare uno sfogo alle pulsioni del sesso che,
senza la benedizione ecclesiastica, resta sempre sudicio. Per questo
il prete se ne dovrebbe astenere.
_ Per questo la madonna è vergine e
madre.
_ Per questo Giuseppe è un signore anziano.

Questo, per parlare
con franchezza a Benedetto XVI, è il vero “chiacchericcio”
Personalmente mi sono interessata del celibato e ho perfino scritto un
libro (“L’amore ordinato”) per vedere se almeno qualche clericale può
pensare a partire da sé, dal proprio corpo. I maschi lo usano
variamente, dal lavoro allo sport, dalla guerra all’amore, senza mai
un interrogativo su chi sono loro che lo usano, senza un dubbio che
loro, mente compresa, “sono” quel corpo che, di solito
nell’irresponsabilità, si riproduce.

Se la Chiesa con la maiuscola, quella in cui ancora – per quanto? – si
crede, ancora si sottrarrà all’obbligo di rileggersi il Vangelo e di
domandarsi che cosa significa che Gesù risana la suocera di Pietro, di
trarre le conseguenze del “non peccare più” detto all’adultera che
meritava la lapidazione dei maschi, di rifiutarsi di imparare dalle
donne non tanto quella saggezza generica che le rende degne del
focolare ma non dell’altare, allora fallirà il suo compito e con lei
sbaglierà la società laica incurante, come la chiesa, dei valori
proposti dall’altro genere.

Se, poi, fosse questa la via per liberare la dogmatica da qualche
orpello sessista, va anche bene usare la pedofilia per la fine del
celibato. Liete noi di non fare più concorrenza a Dio (che da donne
sanno che, come noi, pensa ad altro).