Donne di frontiera: la memoria dell’esperienza
Le testimonianze raccolte nei due volumi “Donne di frontiera Vita società cultura lotta politica nel territorio del confine orientale italiano nei racconti delle protagoniste (1914-2006)” per conoscere e valorizzare la presenza e l’apporto delle donne alla vita poltica,
sociale e culturale del territorio della frontiera orientale italiana e in particolare della città di Trieste. Finalità del lavoro è raccontare
le storie delle donne perché la memoria non vada dispersa e per il
desiderio di ritrovare la parola del sentire individuale di ogni donna,
accordando la “Storia” con le storie personali degli individui – uomini
o donne – che l’hanno vissuta.
Raccoglie testimonianze di {{donne over
65}}, appartenenti a diverse culture (italiana, slovena, croata,
ebraica, istriana, austriaca, ungherese, greca) e classi sociali:
imprenditrici, scienziate, artiste, insegnanti, casalinghe, attrici,
commercianti, artigiane, intellettuali, contadine, ecc.; ciascuna delle
quali ha operato all’interno del proprio contesto socioculturale e
professionale affrontando con coraggio situazioni di criticità e
drammaticità durante l’arco del Novecento.
Da {{storie di deportazione}} ad Auschwitz e Bergen Belsen a quelle di {{emigrazione}} in Australia, in Argentina, in Cile, dall’esodo dall’Istria alla lotta partigiana, alla
Risiera di San Sabba, da storie di {{ricostruzione dal niente}} alle
difficoltà quotidiane a causa della guerra, delle leggi razziali, poi
il difficile dopoguerra sotto il Governo Militare Alleato, le foibe, i
conflitti politici, la spartizione del territorio, le successive guerre
nella exJugoslavia, i nazionalismi, fino alla storia più recente.
Narrano le vicende ricche e tumultuose di una zona di confine,
attraverso il racconto delle loro battaglie private e pubbliche, dei
conflitti personali, delle contraddittorietà tra sentimento e ragione,
nell’affannosa ricerca della propria identità storico sociale, ma anche
della propria identità femminile.
_ L’indagine è allargata anche a
diverse donne che provengono dall’Istria, dalla Croazia, dalla
Slovenia, e dal territorio del Friuli, perché la “linea di confine”,
reale, metaforico, interiore, non è mai segnata uniformemente, segue
dei margini estremamente sfaccettati, si insinua in ambiti differenti,
assume vesti e travestimenti molteplici.
Il progetto si è fondato su incontri, interviste, colloqui registrati,
autobiografie. Mescola diversi generi e diversi punti di vista.
{{L’esperienza si pone al centro dell’attenzione di chi narra}}, di chi
ascolta e trascrive, di chi legge: spesso le narrazioni biografiche
delle persone che hanno preso parte a determinati avvenimenti storici
ci illuminano sugli stessi più di un trattato. Si tratta di porre sotto
osservazione l’esperienza vissuta e trarre da questa le informazioni
necessarie, confrontarsi con la vita reale, come è stata vissuta
quotidianamente dalle persone. Nella ricostruzione complessiva di un
determinato periodo storico, tuttavia, occorre interrogare anche una
rigorosa storiografia che fornisce fonti e documenti, perché il
giudizio storico non può affidarsi solo alla memoria personale. E’
quanto emerge nelle ricche note storiche che accompagnano le
testimonianze delle protagoniste.
Questo {{grande patrimonio di esperienze di donne}} deve essere conservato
e proposto alle generazioni successive. Il confronto tra generazioni è
indispensabile per una consapevole crescita delle nuove generazioni. La
memoria, infatti, non è un semplice repertorio statico di informazioni
catalogate ma un bagaglio dinamico di conoscenze che influisce sulla
vita e sulle scelte delle persone. Questo è stato un principio che ha
guidato tutta la ricerca: dare valore alle esperienze delle donne e
conservarle nel tempo per raccontare un territorio e un periodo storico
nei suoi intrecci meno conosciuti e studiati.
Dalle voci polifoniche raccolte emerge una realtà complessa e
sfaccettata, come sempre è complessa ogni realtà, a guardarla con
occhio attento e non superficiale. La forza di questi racconti sta
proprio nella loro “funzione trasformativa”, essenziale per ogni
individuo, che pone al centro di questo modello la nozione stessa di
adultità, intesa come rappresentazione complessa, non tanto come
prodotto o esito di un percorso, ma come sistema aperto, continuamente
volto al cambiamento e al tempo stesso come espressione di un sé
pluridimensionale, dove convergono elementi di individualità e di
relazionalità sociale complessi.
{{Le testimonianze raccolte nei due volumi dell’opera}} sono di: Nell Amter
Cattonar, Anna Anzellotti, Marta Ascoli, Laura Battich Isoni, Dolores
Bolaffio Fazzini, Grazia Camerini Decorti, Maria Campitelli, Etta
Carignani, Licia Chersovani, Fulvia Costantinides, Maria Luisa De
Banfield, Zora Federici Rizzatto, Franca Gianoni, Eugenia Guidarelli
Dusatti, Margherita Hack, Maria Hermanseder Miari, Anna Illy, Zora
Koren Skerk, Hella Kropf, Guerrina Marcorin Zotti, Marija Mitrović,
Anna Maria Mori, Alma Morpurgo, Zita Monai Maisano, Luisa Nemez, Alice
Psacaropulo, Ariella Reggio, Bruna Rota, Elena Roverelli Cargnelli,
Mirella Schott Sbisà, Anita Serafini Asti, Bruna Silvestri Braida,
Anita Slatti, Emma Stancić, Giovanna Stuparich Criscione, Berta e Jole
Stuparich, Gigetta Tamaro, Angela Tul, Antonietta (Marucci) Vascon,
Katerina Vosikis Paleologo.
_ {{Il secondo volume}} contiene in Appendice la testimonianza della
partigiana Stanislava Batista Čebulec (Katra).
{{I due volumi}} presentano una Introduzione di Maria Teresa Bassa Poropat
e i saggi: Soggettività femminili e identità culturali di Gabriella
Musetti e Silvana Lampariello Rosei, Profilo di una città di Marina
Rossi, Le memorie e la guerra di Dunja Nanut, Donne in Risiera di
Marina Rossi, Donne e cultura di Gabriella Ziani.
Ai saggi si affiancano due {{nutrite sezioni fotografiche}} e una
cronologia essenziale.
– a cura di Gabriella Musetti, Silvana Lampariello Rosei, Marina Rossi,
Dunja Nanut, {Donne di frontiera Vita società cultura lotta politica nel territorio del confine orientale italiano nei racconti delle protagoniste (1914-2006)}
_ vol. 1, pp. 360, € 20,00;
_ vol. 2, pp. 396, € 20,00
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