Donne ed elezioni
Per il secondo mandato a Zapatero, le donne al governo sono in maggioranza e come se non bastasse, la donna scelta per il Ministero della difesa è anche incinta. Ecco, non dovevamo saperlo prima, avremmo dovuto saperlo dopo. Sarà ancora più triste votare, farlo senza entusiasmo ma con rassegnazione e con la nota paura latente, che l’Altro vinca. O non votare come chi scrive, con aggiunta profonda amarezza.
_ E un vincitore invece c’è in assoluto, l’Antipolitica, la distanza sempre più grande tra chi governa e chi è governato, ancora senza rabbia, quella vera, quella primaria, incontenibile e furiosa.
Ero con altre donne ieri sera, e ci siamo chieste in modo diverso cos’è che non andava in noi, quale approccio sbagliato abbiamo con le istituzioni, per trovarci a raffrontare certi dati spagnoli con quelli italiani e ci siamo un po’ accusate e un po’ giustificate, come succede sempre; ci siamo confrontate con gli uomini.
Poi mi chiedo oggi, ora, nel giorno del Grande Diritto, se mai chi esercita e ha esercitato il potere si è chiesto privatamente e collettivamente e poi ha confessato pubblicamente le sue manchevolezze e se mai chi esercita e ha esercitato il potere, lungo l’arco del suo mandato, ha o avesse mai chiesto ai suoi rappresentati se erano d’accordo con il suo operato, se era possibile fare o non fare ciò che ha fatto, e perchè non hanno mai chiesto ragione, senza mai dire ho sbagliato, senza mai fare e non promettere soltanto, senza mai proporre lotte senza sbocco, senza mai chiedere senza dare. E così è finita, anche questa volta.
La Destra si è fatta tutta la sua legislatura e non solo, promette ma ha anche il coraggio di dire “ho fatto”.
_ Quel fare per chi è a Sinistra, appare come un disastro, ma la Sinistra non ha fatto tutta la sua legislatura e promette solo se sarà nuovamente al potere che farà, ciò che non ha fatto ma sopratutto eviterà che
la Destra ritorni.
E le italiane, rimangono quì come me a fare i loro conti, quelli che non fanno a sinistra, a farsi le domande, quelle che che non si fanno a sinistra, a cercare donne che governino per la loro determinazione, quelle che non hanno messo a sinistra e allora scoprono che ce ne sono di donne che parlano e fanno, si espongono e lottano ma sono dove si conta pochino, dove se le voti, butti il voto, sono donne che avranno un bel rilievo per un po’ di giorni, donne che dovranno presto abituarsi, se già non l’hanno fatto a fare i conti non con l’elettorato, ma con
questi contabili dell’Italietta del malaffare.
Come nei postriboli di antica memoria, alcune donne i soldi li amministravano, stando alla cassa od offrendo i loro “saperi” .
_ Un ruolo delle donne, che pare gli uomini non abbiano mai messo in discussione, donne “competenti” che erano solite relazionarsi con gli uomini.
_ E intanto ci ritroviamo ancora divise, nel voto e nell’astensionismo, nel voto al centro e un po’ più a sinistra, nel raccattare le palle, nel fare da spettatrici dei gol e degli autogol, dei campionati del cattivo governo, dei primati da dimenticare, nell’apparire isteriche lanciatrici di uova o icone del pensiero femminista, milioni di donne e basta, senza essere cittadine, senza partecipazione alcuna.
Quelle donne spagnole , che hanno vissuta la dittatura e l’anarchia, la chiesa e il laicismo, quelle donne sull’orlo di una crisi di nervi…non stanno più sull’orlo della Depressione ma continuano a sottoporsi ad esami e ad essere ampiamente votate, come chi ha reso possibile tutto questo.
_ Continuo a pensare che non dovevano dircelo ieri, ma poi forse nulla cambierà il corso delle cose, e anche questa è una banalità da farci sentire ammalate e cretine per sempre.
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