E’ così che il nostro genere deciderà “liberamente”?
L’on. Rocco Buttiglione ha presentato, ottenendo larga approvazione di
governativi e papisti, una mozione per ottenere una moratoria
internazionale dell’aborto e le donne sono in allarme.Distinguiamo.
_ Le “mozioni” sono procedure parlamentari che soddisfano
la persona o il partito proponente, ma difficilmente contano per
realizzarne i presupposti.
_ Se, poi, vertono su questioni
internazionali, difficilmente si attuano.
_ Infine, se in Europa o
all’Onu, si ricordano di Buttiglione è perché il candore della sua
difesa aprioristica delle posizioni vaticane gli costò il voto
contrario dell’Europarlamento sia per la rappresentanza nella
Commissione giustizia sia per la vicepresidenza dell’istituzione (non
era mai successo e non successe più).
Precisato questo, {{il discorso sull’aborto va ripreso e aggiornato}},
anche perché questo governo è disposto a tutto pur di tenersi buona la
chiesa cattolica e sui problemi di genere le donne sono di solito sole.
Che la Chiesa sia, in linea di principio, contro l’aborto è perfino
un’ovvietà.
_ Anche noi donne saremmo contrarie, se non fosse che siamo
noi a trovarci “nei guai”; ma anche il nostro principio si evidenzia
nella legge che legittima la pratica abortiva nel contesto della
“{{maternità libera e responsabile}}”.
_ Questo è il punto su cui gli
uomini, né laici né religiosi, intendono ragionare.
Benedetto XVI ragiona nel modo che Gesù, attribuendolo a scribi e
sacerdoti che scaricano i fardelli sulle spalle dei poveri, chiamò
ipocrita.
Infatti, in primo luogo fa conto di ignorare che – lo dicono
i dati Onu riferiti da Amnesty International – {{“nei paesi in via di
sviluppo ogni anno vengono eseguiti sino a 19 milioni di aborti
clandestini che causano la morte di circa 68.000 donne}}”.
_ In secondo
luogo non tiene conto di un ragionamento semplice per eliminare
definitivamente gli aborti: escludendo i cattolici, tenuti – sempre in
dubbia linea di principio – all’alternativa della castità, almeno ai
non praticanti si dovrebbe dire che, quando due decidono di avere un
rapporto – coniugale, libero, mercenario – si chiedano se sono
disposti alla conseguenza riproduttiva e, se la risposta è “no”,
decidano se si protegge l’uomo o la donna.
_ Non a caso ai tempi
dell'[enciclica Humanae vitae->http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/encyclicals/documents/hf_p-vi_enc_25071968_humanae-vitae_it.html] il primate tedesco sostenne, contro Paolo
VI, la possibilità della contraccezione.
Oggi, però, gran parte di queste considerazioni ha perso valore.
Infatti, se non è finito l’aborto, sono definitivamente finiti (forse
restano per le cinesi, le straniere di cui non si sa quasi nulla) i
ferri da calza e il prezzemolo dei miserabili che eravamo.
_ Funziona la
legge e funzionano i privati, anche obiettori: 500 euro più o meno
tutte possono trovarli.
Ma dovremmo renderci conto che è cambiato il clima culturale e {{una
riforma della legge potrebbe non incontrare tante contestazioni}}.
_ Le
ragazze non si allarmano se non quando non c’è più rimedio preventivo
e i giovani maschi e femmine, anche spregiudicati, restano ignoranti.
In Inghilterra per evitare le gravidanze precoci mettono i
preservativi alle medie, come se fosse una cosa educativa.
_ Il problema
resta e le pillole del giorno dopo e abortive sono “la soluzione” di
fatto, ma escludono i ragionamenti “di genere”.
Le donne eviteranno di
sentirsi in colpa perché “non sapranno”, ma la civiltà dei rapporti e
la femminile “libertà responsabile” resteranno occultate in una nuova
forma di solitaria clandestinità. E’ così che il nostro genere
deciderà “liberamente”?
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