È morta Aretha Franklin, una delle più grandi voci femminili del Novecento
La cantante si è spenta, all’età di 76 anni, a Detroit. Le sue canzoni hanno segnato varie epoche, andando oltre i generi e sempre con uno stile, una personalità e una passione inimitabili. L’ultima esibizione è stata lo scorso novembre al gala della Elton John Aids Foundation. Le sue condizioni di salute erano peggiorate lo scorso anno, costringendola a cancellare una serie di concerti e ad annunciare il suo ritiro dalle scene, precisando che avrebbe però continuato a incidere, con quella voce black dichiarata «una risorsa naturale» dallo Stato del Michigan e in grado di far commuovere il presidente degli Stati Uniti Barack Obama. L’ultima esibizione di Aretha Franklin risale allo scorso novembre a New York, in occasione del gala della fondazione di Elton John per la lotta all’Aids. Il suo ultimo concerto vero e proprio è di qualche mese prima, giugno 2017, quando salutò il pubblico implorandolo di tenerla presente nelle proprie preghiere.
Cantautrice e pianista, per sessant’anni è stata una delle icone della musica gospel, soul e R&B. Era soprannominata “La Regina del Soul” o “Lady Soul” per la sua capacità di aggiungere una vena soul a qualsiasi cosa cantasse, e per le sue enormi qualità vocali, la sua voce “una meraviglia della natura”.
Aretha Franklin si è aggiudicata ben ventuno premi Grammy (otto dei quali vinti consecutivamente nella stessa categoria dal 1968 al 1975; in quel periodo il premio veniva chiamato The Aretha Award, ossia “Il premio Aretha”). Il 3 gennaio 1987 è stata la prima donna a entrare a far parte della Rock and Roll Hall of Fame.
In una classifica stilata nel 2004 dalla rivista Rolling Stone Aretha è stata classificata al nono posto, dal 2010 è stata spostata al quinto, che è anche il piazzamento più alto per una donna tra i 100 artisti più grandi nella storia della musica. Sempre la stessa rivista in una speciale classifica sui “100 Greatest Singers” del 2010 l’ha piazzata al primo posto assoluto.