E TUTTO PROCEDE COME SE NIENTE FOSSE – ma i mugugni di chi non si è fatto di pietra diventano un rumore assordante. E SE CI SI RIMETTESSE IN CAMMINO?
E chi sentiamo in questi giorni di Umanità dolente riguardo ai disperati in mare? Matteo Salvini, ministro degli Interni, lo sentiamo e vediamo in tutte le fasi della sua giornata, sul web, dalla sua pagina Facebook, da qualunque televisione. Ma è stato votato, sarà ampiamente in futuro confermato a rappresentare in Parlamento, anche europeo, il suo partito, l’ Italia. Domenica 20 gennaio 2019, fredda e piovosa, in cui la maggior parte degli italiani apprende una volta ancora che un centinaio di disperati sembra non abbia avuto risposta dagli 8 numeri di emergenza libica, e siamo li in ansia a non sapere che fare e altri sanno bene però, che c’è Matteo Salvini che apre il cuore e non i porti e poi alfine sappiamo sollevati… che quei migranti sulle carrette nel mare ghiacciato, sono stati soccorsi dalla Libia :143 sono stati riportati a Tripoli, 144 a Misurata, 106 ad al-Khoms.
La stessa domenica 20 gennaio 2019, ci viene proposto per chi guarda Rai1 Che tempo che fa, Alessandro Di Battista, che non rappresenta nessuna Italia al Parlamento o in Vaticano che pure dice sempre la sua tramite la nostra informazione. Il signor Di Battista, che torna e riparte da viaggi nel mondo, in compagnia della famiglia o accompagnando qualche nostro rappresentante istituzionale ma pagato dall’ informazione dichiara alla tv nazionale:”… I morti in mare a 30-40 km dalle coste libiche sono responsabilità italiana? …si tratta di attuare politiche affinché l’Africa abbia uno sviluppo. In questo momento io salverei queste persone e le porterei a Marsiglia” stracciando in trasmissione una banconota coloniale francese in uso nei Paesi africani “La Francia ha sempre lasciato l’Italia da sola di fronte a queste responsabilità. Sino a che non si creerà, sì, sarà una cosa forte, un incidente, anche diplomatico, nei confronti della Francia, qua succederà sempre che l’Italia sarà lasciata sola ad avere queste responsabilità”.
Spero non ci siano “complicazioni diplomatiche ” con la Francia perchè a Marsiglia ho due figli che lavorano li da alcuni anni…Apprendo dal sito della Farnesina quanto segue: “In occasione della Riunione Ministeriale UE-Unione Africana, del 22 gennaio, i Ministri si confronteranno sulle questioni di comune interesse, fra le quali: pace e sicurezza, commercio, investimenti e integrazione economica continentale ma anche migrazioni e mobilità, istruzione e formazione professionale. Il Ministro Moavero intende sottolineare la priorità che attribuisce ai rapporti fra gli Stati dell’Africa e l’Italia, come dimostrato dal successo della Conferenza Italia-Africa, ospitata a Roma lo scorso 25 ottobre. Ribadirà inoltre il forte impegno italiano, nel contesto delle discussioni in atto in sede UE sul prossimo Quadro Finanziario Pluriennale UE (QFP), con l’obiettivo di assicurare un notevole incremento delle risorse per gli investimenti in Africa.”
Mi chiedo, e chiedo a voi che avete avuto la pazienza di leggere fino a qui, dove appaiono con chiarezza i rappresentanti istituzionali del Ministero degli Esteri, cosa dichiarano, cosa aspettano… ci rappresentano?Qualcuno sicuramente e visibilmente, parla e agisce per la la nostra disinformazione, viceversa il giornalista Toni Capuozzo a luglio 2018 aveva detto: “…continuiamo a subire queste migrazioni, non siamo in alcun modo in grado di gestirle. Chiunque conosca l’Africa sa benissimo che non si tratta dei più poveri e dei bisognosi. L’unica guerra oggi in corso in Africa è nel sud Sudan, dove più di 1 milione di profughi si sposta verso l’Uganda: non ce n’è uno che sale sui gommoni degli scafisti. La stragrande maggioranza degli immigrati non sta fuggendo dalla guerra. Togliamoci dalla mente l’illusione che stiamo aiutando i più poveri e i più diseredati. Una madre vedova con quattro figlie non partirà mai: non avrebbe i soldi per affrontare quel viaggio. Chiunque ha i soldi per pagare gli scafisti ha il diritto di venire in Italia…Io credo che un Paese serio in qualche modo debba provare a governare fenomeni come questo”.
Forse è amen, come diceva la canzone “La messa ormai è finita figli, andate in pace. Cala il vento, nessun dissenso, di nuovo tutto tace. E allora avanti popolo che spera in un miracolo. Elaboriamo il lutto con un Amen.” Era una nuova proposta di Francesco Gabbani al Festival di Sanremo 2016.
E Sanremo ritorna,il 5 febbraio 2019,e canteremo come sempre.