Elif Shafak scrittrice turca – è stata processata, con la richiesta di una condanna a tre anni di prigione, per aver “offeso il buon nome della Turchia” con La bastarda di Istanbul. Ora è in Italia per presentare il suo Ultimo romanzo “Tre figlie di Eva”
E’ da poco in libreria il romanzo Tre figlie di Eva, edito da Rizzoli, il nuovo lavoro di una delle voci più importanti della narrativa turca Elif Shafak. Un libro che mette in scena la vita di tre ragazze a Istanbul, tre amiche con un retroterra musulmano, eppure così diverse: la Peccatrice, la Credente e la Dubbiosa. Tre figlie di Eva è un romanzo intenso e ambizioso che affronta e indaga temi importanti come la spiritualità, la politica, l’amicizia, i sogni infranti e la condizione della donna. Ma soprattutto è un romanzo sulla Turchia contemporanea, su quei contrasti che agitano oggi il paese – nelle parole di Elif Shafak – «delle potenzialità inespresse».
«L’amore per certi versi somiglia alla fede. È una sorta di fiducia cieca, no? La più dolce delle euforie. Ma se perdiamo la testa per amore, o per fede, la dolcezza si inacidisce. Soffriamo per mano degli dèi che noi stessi abbiamo creato.»
Peri ha trentacinque anni, tre figli, un marito e una vita agiata nella città dov’è nata, Istanbul. Si sta recando a una cena lussuosa quando le viene rubata la borsa. Lei reagisce, i ladri scappano e dalla borsa cade una vecchia polaroid in cui compaiono quattro volti: un uomo e tre giovani ragazze a Oxford. Una è Shirin, bellissima iraniana, atea e volitiva; la seconda è Mona, americana di origini egiziane, osservante, fondatrice di un gruppo di musulmane femministe e poi Peri, cresciuta osservando il laico secolarismo del padre e la devota religiosità islamica della madre, incapace di prendere posizione sia nella disputa famigliare sia nel suo stesso conflitto interiore. Tre ragazze, tre amiche con un retroterra musulmano, eppure così diverse: la Peccatrice, la Credente e la Dubbiosa. L’uomo nella foto invece è Azur, docente di filosofia ribelle e anticonformista, e sostenitore del dubbio come metodo di comprensione della realtà. A Oxford la giovane Peri cercava la sua «terza via», la stessa che predicava e professava Azur, di cui si innamora. Sarà questo incontro a sconvolgerle la vita, fino allo scandalo che la riporterà in Turchia.
Elif Shafak è nata nel 1971. È considerata una delle voci più importanti della narrativa turca ed è l’autrice più venduta in Turchia. Figlia di genitori separati, vive la sua infanzia e la prima giovinezza in Spagna e in Giordania, con la madre, per poi andare a vivere presso la famiglia natale in Turchia, dove diventa un’apprezzata accademica di storia mediorientale e una scrittrice. È sposata con un giornalista caporedattore del quotidiano economico «Referens». La Shafak scrive provocatoriamente di argomenti quali il bigottismo, la xenofobia, tematiche legate al femminismo e al sufismo. Elif Shafak è stata processata, con la richiesta di una condanna a tre anni di prigione, per aver “offeso il buon nome della Turchia” con La bastarda di Istanbul. Nel catalogo BUR e Rizzoli sono disponibili anche Il palazzo delle pulci, Latte nero, La casa dei quattro venti, Le quaranta porte e La città ai confini del cielo.