EUROPA e MIGRAZIONI – DEMOCRAZIA E VALORI CIVILI A RISCHIO – il governo italiano difende il principio della solidarietà
Dopo l’Austria, l’Ungheria attacca Roma sui migranti: l’Italia dovrebbe ‘chiudere i porti’ per arginare i flussi migratori dal Mediterraneo. Pronta la replica del presidente del Consiglio italiano: l’Europa non ci dia improbabili lezioni.
Intanto l’Oim fa il punto sugli arrivi. Secondo l’Organizzazione internazionale delle migrazionii sono giunti in Europa via mare dall’inizio dell’anno un totale di 111.514 migranti e rifugiate mentre 2.360 sono morti mentre cercavano di attraversare il Mediterraneo. L’agenzia delle Nazioni Unite per le migrazioni precisa che circa l’85% arrivi sono stati registrati in Italia.
Gentiloni, no minacce, pretendiamo solidarietà – “Dai nostri vicini, dai Paesi che condividono il progetto europeo abbiamo diritto di pretendere solidarietà. Non accettiamo lezioni né parole minacciose. Serenamente ci limitiamo a dire che noi facciamo il nostro dovere e pretendiamo che l’Europa faccia il proprio senza darci improbabili lezioni”. Lo ha detto a Torino il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, dopo l’invito dei leader del gruppo di Visegard a “chiudere i porti” per arginare i flussi migratori.
Orban a Gentiloni, Italia chiuda i porti – L’Italia dovrebbe “chiudere i porti” per arginare i flussi migratori dal Mediterraneo. Lo sostiene il premier ungherese Viktor Orban, annunciando che i quattro leader del gruppo di Visegrad (oltre all’Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia) hanno scritto una lettera in questo senso al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Secondo Orban, che non esclude l’opzione militare, il problema deve essere risolto in Libia.
Nella lettera al premier Gentiloni i Paesi Visegrad ribadiscono la necessità che “i veri richiedenti asilo” siano “identificati prima di entrare in Ue”. “Le nostre frontiere esterne devono essere protette”, affermano. Per questo i quattro leader spiegano, “l’Ue ed i suoi Stati dovrebbero mobilitare risorse finanziarie e di altro genere per creare condizioni sicure e umane in hotspot o centri di accoglienza fuori dall’Ue”, e offrono un “contributo significativo”.
Orban, in un’intervista alla radio pubblica Mr, si dice contrario a una politica europea sull’immigrazione, definendo “irrealistiche” le proposte della Commissione europea, in quanto alimenterebbero i rischi di terrorismo. Nella lettera a Gentiloni i quattro fanno una serie di proposte al governo italiano. “Se non verranno chiusi i porti ai migranti – sostengono i leader del V4 – il problema diventerà ingestibile, dato che tedeschi ed austriaci chiuderanno presto le loro frontiere”. “Il flusso immigratorio – aggiungono – deve essere fermato in Libia. E all’obiezione che in Libia non esiste un potere pronto a collaborare con l’Ue per fermare i trafficanti, Orban risponde: “Penso ad azioni militari””. Il premier ungherese critica infine anche le ong che stanno aiutando i profughi in mare. “Sono finanziati ed appoggiati da George Soros”, il miliardario americano di origine ungherese, secondo il premier.
I Paesi Visegrad intervengono all’indomani delle dichiarazioni dell’Austria che si è detta pronta a ‘chiudere il Brennero se l’Italia dovesse applicare il lasciapassare’. Il ministro degli Esteri Sebastian Kurz, dopo un incontro a Vienna con il collega italiano Angelino Alfano ha dichiarato di ‘pretendere che venga interrotto il traghettamento di migranti illegali dalle isole italiane, come Lampedusa, verso la terraferma’. ‘Parole da naziskin’, contrattacca il sindaco dell’isola siciliana. Intanto, il presidente dell’Inps Tito Boeri avverte: ‘I migranti regolari ci hanno regalato circa un punto di Pil di contributi sociali a fronte dei quali non sono state loro erogate delle pensioni’. Versano 8 miliardi l’anno di contributi sociali e ne ricevono 3.