Feminists for another Europe: un movimento per cambiare la vita delle donne
Il nostro obiettivo è quello di creare rapporti di forza tali da consentirci di pesare efficacemente sui luoghi del potere. Le donne non possono e non devono più restare ai margini del potere o esserne sottomesse : devono essere e saper essere “potenti” nella politica, nella’economia, nella famiglia, nella coppia.{{Chi siamo? Perchè ci siamo?}}
Siamo nate dopo i lavori dell’atelier « Femmes et pouvoir » al FSE (Forum Sociale Europeo, Parigi 2003) e l’Assemblea delle Donne del FSE di Londra nel 2004 dove è stata lanciata la “Piattaforma dell’Iniziativa Femminista per un’Altra Europa” che invitava alla mobilitazione le donne contro il Trattato Costituzionale Europeo.
Vogliamo impegnarci per rilanciare questa resistenza intrecciandola con le proposte femministe per costruire un’altra Europa, liberata dal patriarcato e dal capitalismo.
Siamo un movimento femminista politico, radicale e laico, universalista, pacifista, rispettoso della natura, solidale con tutti i popoli del mondo nella prospettiva di una distribuzione delle ricchezze in grado di soddisfare i bisogni vitale dell’umanità intera.
Noi vogliamo l’eguaglianza per tutte le donne ed in ogni contesto: noi pensiamo questa eguaglianza in termini di evoluzione umana, di un nuovo umanesimo al fine di garantire a tutte le donne e a tutti gli uomini la migliore società possibile.
Il benessere economico e sociale deve, per noi, necessariamente coesistere, all’interno delle responsabilità statuali, con il ben-essere individuale e con la nozione di felicità.
Il nostro movimento è aperto a tutte e a tutte/i coloro che vogliono impegnarsi per la fine della dominazione sessuale e di tutte le altre dominazioni.
{{Cosa vogliamo fare?}}
Il nostro obiettivo è quello di creare rapporti di forza tali da consentirci di pesare efficacemente sui luoghi del potere.
Le donne non possono e non devono più restare ai margini del potere o esserne sottomesse : devono essere e saper essere “potenti” nella politica, nella’economia, nella famiglia, nella coppia.
La nostra ambizione è quella di trasformare il “potere di dominazione” (retaggio dell’ideologia patriarcale) in un “poter fare insieme”, donne ed uomini, nella prospettiva di una sempre migliore civilizzazione. Ciò presuppone la capacità di agire una “rottura” con le politiche neoliberaliste, perché nulla di nuovo è possibile se non attraverso la rottura con il vecchio.
La solidarietà e le convergenze di pratiche con tutte le femministe sono indispensabili alla realizzazione di questi obiettivi, è questo il senso del nostro lavoro collettivo con tutte le forze sociali e politiche disponibili con l’obiettivo di passare dalla resistenza all’azione trasformatrice.
{{Come possiamo essere efficaci?}}
I. {{Quali azioni sono coerenti con la prospettiva?}}
Abbiamo bisogno di condividere un lavoro di riflessione sulla realtà, fondato sull’analisi della condizione femminile in ciascun paese in modo da dare più forza alle lotte comuni.
Alcune piste di riflessione:
– crisi del modello neoliberista;
– aumento dei fondamentalismi religiosi a livello sociale ed istituzionale con il loro portato di misoginia stereotipata;
– trasformazione antropologica dell’essere umano che smette di essere una/un cittadina/o per trasformarsi in una/un consumatrice/consumatore o in una/un spettatrice/spettatore nel “mercato globale”, privatizzazione della sfera pubblica attraverso il trionfo del “privato” e la manipolazione dei media;
– crisi della “sinistra” a livello ideologico che produce paralisi o inefficacità o, peggio, compromissione con i sistemi dominanti;
– perversione della democrazia che è ormai una “democrazia confiscata” che produce separazione e distanza e favorisce derive nazionaliste e razziste;
– cause dell’indebolimento e della divisione del movimento femminista in Europa e nel mondo;
– quali alleanze e su quali basi
Prendere contatti, “costruire passerelle” per favorire la convergenza dei movimenti femministi, e promuovere la presa delle piattaforme politiche elaborate insieme. E partecipare ai movimenti sociali;
Sviluppare azioni e lotte femministe ovunque necessario nel quadro del progetto di educazione popolare femminista;
Favorire ed integrare la creazione artistica e culturale nelle azioni femministe.
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II : Quale struttura organizzativa ?Quale funzionamento?}}
Le forme organizzative devono riflettere I principi ed i valori che sosteniamo: donne ed uomini libere/i, informate/i e consapevoli e autodeterminate/i, rispettose/i delle altre e degli altri, felici nella misura del possibile!
Questa prospettiva richiede un’organizzazione orizzontale, autonoma sia dai partiti che dalle istituzioni e con una rete di comunicazione aperta e costante.
Non siamo una ONG, né un’associazione ma un movimento creativo che prova a cambiare, durevolmente, la vita delle donne.
Questa scelta si fonda sulla constatazione che l’istituzionalizzazione ha narcotizzato la radicalità del movimento femminista.
Autonomia vuol dire indipendenza finanziaria. FAE e ciascuna IFE nazionale esistente decideranno le forme più adatte (tesseramento, contribuzione,…), in relazione alle caratteristiche oggettive e soggettive, senza che ciò possa divenire elemento di inclusione od esclusione dal movimento.
Efficacia vuol dire definire relazioni precise e definite in modo strutturato fra tutte le partecipanti e fra le espressioni nazionali: è auspicabile un gruppo di lavoro europeo, leggero e snello, che coordini le azioni europee ed i legami con le istituzioni, i partiti e le associazioni a livello europeo.
Per esistere giuridicamente e quindi per avere accesso a sovvenzioni pubbliche la forma associativa, del FAE o delle IFE nazionali, se esistenti, può costituire uno strumento utile, a patto che non condizioni la presa di decisioni e la funzionalità del movimento.
Contatti: [feminists4anothereurope@gmail.com->mailto:feminists4anothereurope@gmail.com]
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