Femminicidio & moda
Durante la Settimana della moda a Milano, la sfilata di Miuccia Prada lancia un segnale forte di solidarieta’ nei confronti delle donne vittime di violenza. Intervistata,la stilista dice che il Femminicidio non si puo’ ignorare…
{{Miuccia Prada}},intervistata dopo la sfilata milanese della collezione Donna Primavera/estate 2014, ha detto che pur non volendo fare politica{{ il femminicidio non si puo’ ignorare}}; l’ argomento e’ importante e delicato e lei cerca di fare qualcosa.
In occasione del defile’ ha infatti invitato alcuni artisti esperti di murales ed illustratori che hanno dato vita ad una Installazione che ha fatto da sfondo alle nuove proposte della sua Collezione.
Vi sono rappresentati i volti di donne sofferenti, impaurite o “segnate” dalla violenza e dall’abbandono; tutto questo per far riflettere e creare maggiore sensibilita’ verso un tema attuale e drammatico.
Sui capi proposti in sfilata e sui vari accessori ritroviamo stampati gli stessi volti forti ed inquietanti come a {{dare coraggio e forza a tutte le donne vittime di violenza}}.
La realta’ sociale, cio’ che siamo e stiamo vivendo sembra entrare prepotentemente nel gotha della Moda che raramente ama occuparsi di problematiche sociali.
E’ tempo che la moda guardi maggiormente alla realta’ delle donne, affrontando i temi della quotidianita’, i conflitti sociali, le violenze o i soprusi che le riguardano da vicino.
Il{ Fashion System} attraverso le sfilate di moda e i capi di abbigliamento puo’influenzare ed educare un pubblico vastissimo; divenendo percio’ un veicolo di progresso per uscire da tutti quegli stereotipi che danno una falsa interpretazione della donna attuale.
Basta guardare i corpi delle indossatrici cosi’ eterei, giovanissimi e magrissimi o le indicazioni di stile spesso in disaccordo con la liberta’ e l’emancipazione ottenuta dalle donne.
Nella proiezione fantasiosa dei creatori di moda, il corpo delle donne disperde il suo valore di Soggetto da vestire; il corpo e’ infatti da considerarsi il protagonista dell’attivita’ creativa perche’ e’ esso stesso a rendere socialmente vivo un abito.
Diviene percio’ basilare comunicare {{il valore del corpo per cio’ che esso rappresenta }} in quanto tale, corpo/persona da rispettare, proteggere, emancipare; l’abbigliamento invece e’ un valore aggiunto, espressione individuale o collettiva di un’epoca.
A volte sembra che la moda ,pur occupandosi principalmente di vestire le donne abbia una concezione obsoleta, stereotipata e al di fuori del nostro tempo.
Eppure la moda etica/critica e’ una realta’ sempre piu’ evidente; il consumo responsabile che tiene conto dell’ambiente, del tipo di lavorazione, del riciclo e del rispetto per i lavoratori stessi e’ in forte ascesa e con esso il messaggio che {{vestirsi ha un valore simbolico: rivela i nostri ideali, l’identita’ ed il nostro stile di vita.}}
Ecco perche’ {{Miuccia Prada}} riesce, attraverso la sua scelta di una moda piu’vicina al sociale , ad avvalorare l’affermazione di {{Giacomo Devoto}} secondo il quale la moda e’ un principio universale, uno degli elementi della civilta’ e del costume sociale ,che interessa non solo il corpo ma anche tutti i mezzi di espressione di cui la persona dispone.
“Non si fa la rivoluzione con un abito, questo lo so bene. Pero’ il vestire puo’, deve divenire un’atteggiamento mentale”. Cosi’ ha concluso la sua intervista la sig.ra Prada e cosi,’ e’ auspicabile , continui la direzione del suo lavoro e la sua raffinata ricerca .
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