Fiera del libro di Perugia: libri e ricordi su Fernanda Pivano e Clara Sereni
Nell’ambito della 25ma edizione di Umbria Libri –Sulla strada-19, Loredana Lipperini ha condotto, il giorno 5, dalle 15.00 alle 16,45, “Un sabato pomeriggio con Radio 3-Speciale Fahrenheit” (Sala Periodici), ed altri importanti appuntamenti si sono realizzati nelle sale del grande Complesso Monumentale d San Pietro (Perugia) dove la manifestazione, partecipata da 43 espositori/case editrici, si conclude domenica 6 ottobre.
Tra i libri del sabato, presenti le Autrici/gli Editori: Almarina (Einaudi) di Valeria Parrella; Paolina Leopardi, una lettura indedita (F. Fabbri ed.), di Anna Maria Trepaoli; Manuale di educazione alla sicurezza stradale (ed. La Strada), di Viola Anna Brusco; La fine di un modello. L’Umbria, la crisi e la sinistra (redazione ed edizione “Micropolis”); Magia Nera (Bompiani), di Loredana Liperini.
Nel calendario fieristico, due appuntamenti sono stati dedicati a due grandi donne Fernanda Pivano e Clara Sereni.
L’omaggio a Fernanda Pivano (Genova 1917- Milano 2009), scrittrice, traduttrice, giornalista e critica musicale, che ebbe per compagno di ginnasio Primo Levi e per supplente Cesare Pavese, fu da lui appassionata all’arte della traduzione dall’inglese nel 1938, quando le mise in mano quattro libri: Addio alle armi di Ernest Hemingway, Foglie d’erba di Walt Whitman, Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters e l’Autobiografia di Sherwood Anderson.
Diplomata in pianoforte al Conservatorio di Torino (1940); laureata in lettere con una tesi su Moby Dick di Herman Melville (1941) e in filosofia a indirizzo pedagogico (1943), Fernanda Pivano è stata una donna sensibile e creativa, versatile, cui sono stati intitolati due momenti nel pomeriggio di venerdì 4: Sulle strade per l’America, scritti autobiografici, “laboratorio di scrittura autobiografica ispirato da brani tratti dai suoi Diari in cui i/l partecipanti hanno sperimentato la narrazione di sé”; Conversazioni su Fernanda Pivano, “conferenza/dialogo tra Enrico Rotelli (scrittore, giornalista, curatore dei Diari di Fernanda Pivano), e Donatella Messini (Vice-presidente della Libera Università di Anghiari), coordinata da Morena Bighi (Consigliera del Centro per le Pari Opportunità Regione Umbria).
Sempre all’avanguardia, Fernando Pivano, negli anni Sessanta del Novecento, guardò sempre alla produzione poetica giovanile e s’interessò di poesia beat italiana, inserita nel suo progetto editoriale East 128 (il numero della camera del marito, Ettore Sottsass, malato di reni, nel centro medico a Stanford. di Palo Alto, 1970) e nella rivista da lei creata e diretta “Pianeta Fresco” di tendenze psichedelica e pacifista (Progetto grafico di Roberto Pieracini).
Dal 1998, il suo materiale documentario e librario, insieme a quello del padre, Riccardo Pivano, è depositato nella Fonazione Benetton Studi e Ricerche di Treviso, oggi presso la Fondazione del Corriere della Sera Ricerche di Treviso che oggi ha sede presso la Fondazione del Corriere della Sera.
È sepolta nel Cimitero Monumentale di Staglieno (GE).
Il secondo appuntamento, sabato 5, incentrato su Clara Sereni Roma 1946-Zurigo 2018), ha visto gli interventi di Silvia Calamandrei, sua amica d’infanzia, Puma Valentina Scricciola, giovane studiosa e Francesca Silvestri, l’editrice che le ha dedicato il n. 14 “Clara Sereni, della collana “le farfalle” (Ali&no), ideata da Sereni una decina d’anni fa.
Presenti le sorelle di Clara; Marta Sereni che “felici noi sorelle di trovare sempre tanta attenzione e affetto per Clara”, ha ricordato e ringraziato “l’impegno e la determinazione” con cui Silvestri ha raccolto le importanti testimonianze, i ricordi d’affetto, la stima di tant* per la “Maestra, l’amica, la sottile politica, la donna che fu vice-sindaco di Perugia e che soprattutto concretizzò quanto teorizzava nella difesa degli ultimi; nell’impegno civile e letterario; ideatrice e organizzatrice della Città del Sole e della Banca del Tempo (la sede perugina le è stata intitolata), circondata dall’affetto e dalla collaborazione delle sue amiche “Merendanze” impegnate nel sostenerne l’iniziativa.
Carla Sereni è tra le maggiori Autrici del romanzo familiare del Novecento, con opera principale il Gioco dei Regni e, rispetto al femminismo, Casalinghitudine.
Silvia Calamandrei ha parlato della maturazione di Clara, della sua ricerca delle radici fatta relativamente tardi, del viaggio a Tel Aviv cui rimanda la fotografia di Cottinelli in copertina del n. 14.
“Clara reinventava senza mai perdere la concretezza, lo sguardo alla vita reale; ci ha insegnato la corporeità pedagogica con la musica e il canto; faceva un lavoro intellettuale diffuso”.
Delle opere di Clara Sereni abbiamo già pubblicato recensioni (in Archivio) e seguirà quella dell’opera a lei intitolata, presentata in Fiera.
Nell’occasione, Francesca Silvestri ha annunciato l’esordio del Premio letterario “Clara Sereni”, prima edizione prevista nel 2020, che rimanderà i suoi tanti interessi, con uno sguardo al femminile e alla disabilità. “Un Premio nazionale per editi e inediti, presieduto da Walter Veltroni (il cui contributo su Carla Sereni nella scorsa edizione della Fiera è pubblicato sul n. 14), con una giuria “popolare”, “aperta”, partecipata da donne e uomini, illustri e non, presenti nella vita della scrittrice; un’esperienza che vuol interagire con le scuole per cogliere ciò che di nuovo c’è e ciò che di meno nuovo non bisogna sia dimenticato; un Premio che raccolga il suo pensiero politico, il suo amore per tante cose, per le parole e per le battaglie cui si è dedicata le donne, per l’equità sociale, per la giustizia e la democrazia, per gli/le ultim*, dimenticat*.
I primi apporti sono arrivati dal Comune di Perugia, dalla Banca Etica, dalla Cassa di Risparmio di Perugia, ma le curatrici del progetto “Premio”, sostenuto dall’editrice, dalla famiglia Sereni e dalle Merendanze, pensano a una raccolta di fondi, nazionale, che dia certezze nel tempo.
“I primi apporti sono arrivati dopo la cena nell’anniversario di Clara che abbiamo fatto con le Merendanze” ha concluso Francesca Silvestri: “non credo alle coincidenze ma credo alle connessioni, alla compresenza dei morti con i viventi”. Clara Sereni infatti continua a essere tra noi, che la si sia o non conosciuta di persona, attraverso scritti e opere.