
In occasione dell’ultima Giornata Internazionale delle Donne, la Fondazione Libellula ha lanciato una campagna dedicata alle disuguaglianze di genere in ambito lavorativo, sociale ed economico e diffuso i dati del rapporto di ricerca Gender Policy Report INAPP 2024. L’INAPP è l’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche.
Il rapporto di ricerca INAPP ha raccolto i dati del 2024, confrontandoli con quelli dell’anno precedente, e ha dimostrato che il gender gap persiste in maniera significativa in Italia con alcuni progressi e svariate criticità strutturali:
- Molte più donne lavorano, ma in condizioni peggiori, infatti, il tasso di occupazione femminile è arrivato al 52,5% mentre il part-time è salito al 58%, segnalando una crescita in forma più instabile.
- Nonostante un lieve aumento delle donne in ruoli dirigenziali, il divario nei livelli apicali rimane rilevante così come il gender pay gap medio, arrivando a toccare i 5.000 euro. Infatti, il 18,5% delle donne percepisce un reddito inferiore al 60% della mediana nazionale, rispetto al 6,4% degli uomini. Il gap pensionistico fra donne e uomini si afferma al 30,1%.
- L’accesso insufficiente ai servizi di conciliazione, dovuto alla carenza di asili nido e politiche di supporto, non solo ostacola la partecipazione femminile al lavoro, ma si inserisce in un contesto ancora più ampio, fatto di difficoltà in cui le donne si trovano ad affrontare anche un preoccupante aumento delle molestie sul lavoro, salite all’81,6%.
Questi dati mostrano un sensibile miglioramento nei tassi di occupazione e disoccupazione, ma peggioramenti nelle condizioni di lavoro, nei salari e nella conciliazione familiare, con una crescente precarizzazione del lavoro femminile.
La Fondazione ricapitola anche le proposte che lo Stato ha messo in campo per far fronte a questa situazione: la promozione di politiche aziendali per la riduzione della precarizzazione, il miglioramento della stabilità lavorativa e incentivi volti all’assunzione di donne; il recepimento della Direttiva Europea 2023/970[2] per la trasparenza retributiva e la promozione dell’accesso delle donne a ruoli dirigenziali mediante le quote di genere; l’aumento di strutture quali asili nido e scuole per migliorare la conciliazione vita-lavoro, sportelli di sostegno e protezione per le vittime di violenza, oltre che un continuo monitoraggio delle condizioni lavorative da parte di associazioni e sindacati.
Queste proposte mostrano un miglioramento ancora limitato, facendo emergere le difficoltà nel risolvere le problematiche strutturali. Con la nuova campagna, Fondazione Libellula punta a dimostrare che il contrasto alla violenza di genere passa attraverso la consapevolezza, l’educazione e la responsabilità collettiva.
Maggiori info sul sito ufficiale di Fondazione Libellula.
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Fondazione Libellula Impresa Sociale
È la fondazione di Zeta Service nata con lo scopo di agire su un piano culturale per prevenire e contrastare la violenza di genere e ogni forma di discriminazione. Attraverso il Network Libellula – che ad oggi conta oltre 160 realtà – agisce nelle aziende con attività dedicate a collaboratori e collaboratrici su stereotipi, molestie, empowerment e linguaggio inclusivo. Realizza inoltre progetti di cura per educare all’equità di genere, promuovere l’inserimento lavorativo di donne a rischio o vittime di violenza, aiutare il personale degli ospedali a riconoscere i segni della violenza domestica, diffondere consapevolezza e strumenti di prevenzione sul territorio sostenendo chi vive situazioni di vulnerabilità, educare le nuove generazioni e il personale scolastico alla cultura del rispetto.