Harriet Boyd, una bostoniana archeologa e ribelle. Terzo incontro del ciclo “150 portati bene” sul canale Youtube de Il Paese delle Donne
Sul canale YouTube dell’associazione pubblicato il terzo meeting del ciclo “150…portati bene”, personagge nate nel 1871
HARRIET BOYD, UNA BOSTONIANA ARCHEOLOGA E RIBELLE
(15 maggio 2021 – Canale Associazione Paese Delle Donne)
Coordina: Lucilla Ricasoli (docente di iconografia, Associazione Il Tempo e lo Sguardo)
Relatrici:
– Cecilia Bartoli, storica dell’arte e restauratrice, presidente Associazione Arakne – studio, restauro e conservazione del tessuto antico: pluridecennale esperienza nel restauro di tele, affreschi e paramenti a Roma (Quirinale), Assisi e nelle Marche.
– Anna Giulia Fabiani, archeologa; esperienza trentennale in grandi cantieri archeologici e di restauro a Roma (es. Foro romano, Palazzo Altemps); partecipazione a missioni archeologiche italiane in Cina e in Nepal.
– Maria Paola Fiorensoli, giornalista pubblicista, presidente Associazione Il Paese delle Donne, saggista, prima fonte per la storia del complesso dell’ex Buon Pastore (Casa Internazionale delle Donne) e delle comunità femminili, laiche e monastiche, oggi femministe (dal XVII° al XXI° secolo).
Promuovono: Il Paese delle Donne, Casa internazionale delle donne, Affi, Power & Gender, Raichinas e Chimas, Il Tempo e lo Sguardo, Exosphere (PoesiArtEventi), Arakne, Alef-Aps, Rete per la Parità, Nemapress edizioni. *
Breve: HARRIET BOYD (Boston 1871-Whashington 1947), di ricca famiglia bostoniana, orfana di madre a 10 mesi, adorata dal padre e dai fratelli, espresse una personalità forte, audace, appassionata ed eclettica ed ebbe una vita non convenzionale. Interessata al mondo, studiò le tradizioni dei Nativi americani, seguì le vicende politiche internazionali, svolse attività assistenziali per la sua Chiesa protestante. Archeologa, docente, conferenziera, infermiera su tre fronti di guerra (1897, 1915, 1917), contò molti primati: prima laureata in materie umanistiche al Smith College di Nothampton (1892) ottenne un dottorato onorario (1910). Terminati gli studi all’American School of Classic Studies di Atene, nota come “l’archeologa in bicicletta”, scoprì a Creta due città minoiche (Gournià, Kavousi), e l’Istmo di Ierapetra insieme alla compagna di studi Blanche Wheeler Williams; fu la prima a dirigere uno scavo (fino al 1905) che pubblicò come “Harriet Hawes” avendo sposato (1906), l’archeologo e antropologo Charles H. Hawes con cui firmò Crete, the Forerunner of Greece. Fondatrice dell’Università della Pennsylvania. Prima conferenziera all’Archeological Institute of America e in altre istituzioni. Con le attiviste della Casa del Lavoro, dell’Unione Donne Greche e della Union’s First Cidd si mobilitò nella guerra greco-turca nell’assistenza delle famiglie e dei profughi e gestì l’ospedale di Volo (poi evacuato); contraria a ogni autoritarismo, antinazista, si espose in prima persona, in Europa. Si stabilì a Washington. Ebbe due figli, Alexander e Mary, sua biografa.
Info: Mary Allsebrook, Born To Rebel. The Life of Harriet Boyd Hawes Oxbow Books, 1992/2002.