I 7 peccati capitali dell’economia italiana e le 3 azioni da fare subito. Un appello alle donne Venti di crisi, in gioco è il futuro dell’Italia e dell’Europa?
Noi donne degli #statigeneralidelledonne lanciamo un appello a tutte le donne, alle personalità del mondo accademico e scientifico, alle associazioni femminili perché, condividendo le nostre preoccupazioni, diano una loro disponibilità ad esserci di supporto tecnico ad una strutturazione delle 3 cose da fare, nonostante lo stallo e il caos politico, per tentare di risolvere le criticità italiane che gli Uomini delle politica non hanno ancora capito essere fondamentali e con natura emergenziale. Dobbiamo accelerare tutti i tempi per arrivare a dare vita al nostro progetto.
Forse mai come in questa difficile fase della storia italiana stiamo assistendo ad una crisi della rete di protezione dalle tentazioni “sovraniste e nazional populiste” che ha garantito all’Europa 70 anni di pace e di crescita economica.
Alcune forze politiche vogliono accusare il Presidente della Repubblica di “attentato alla Costituzione” (art. 90). Potrebbero esserci manifestazioni di piazza magari pericolose. L’articolo 92 della Costituzione garantisce al Presidente della Repubblica la possibilità di rifiutare la nomina di un ministro proposto dal Presidente del Consiglio incaricato. Ma il margine di discrezionalità di cui può avvalersi il Presidente della Repubblica è stabilito con precisione dagli articoli 54 e 95. Esula quindi dai poteri del Presidente della Repubblica sindacare sulle opinioni politiche dei candidati ai singoli ministeri. Nel caso del professor Savona il presidente Mattarella ha invece fatto esplicito riferimento alle opinioni di Savona riguardanti la possibilità di fuoriuscita dall’euro.
Mentre si andrà avanti a discutere di questo per tanto tempo, con la speranza che prevalga il buon senso, vi chiediamo di riflettere sulle 3 criticità fondamentali, non prese in considerazione dall’ipotesi del Contratto di Governo giallo verde e che vorremmo invece far rientrare tra le priorità del Governo Cottarelli, qualunque sia la durata del suo Governo.
Fra i 7 peccati capitali italiani elencati nel suo ultimo libro Cottarelli non contempla la drammatica disoccupazione femminile – le donne non ci sono- eppure la partecipazione delle donne nel mercato del lavoro, in modo più incisivo rispetto ad oggi, consentirebbe una ripresa economica dell’intera società. Si tratta di dati concreti e certi che rappresentano il frutto di analisi e di studi approfonditi da parte di studiose/i della“Womenomics”, la teoria economica creata da Kathi Matsui, analista della Golden Sachs, secondo la quale il lavoro delle donne è oggi il più importante motore dello sviluppo mondiale.
Chiediamo quindi di mettere nell’Agenda Cottarelli i 3 temi:
– il lavoro e le imprese delle donne,
– le pensioni delle donne,
– le misure di contrasto alla violenza maschile di genere.
Il femminicidio è emergenza nazionale
E allora chiediamo, da subito, di dire “Basta” con la spettacolarizzazione della violenza, con il morboso accanimento mediatico, con la mancanza di preparazione di molti degli operatori nei Tribunali e tra le Forze dell’Ordine, con la lentezza burocratica volta alla esasperazione delle vittime,
Si chiede un piano generale di coordinamento, una metodologia comune nella raccolta e nell’analisi dei dati, l’attivazione di misure di prevenzione e lotta agli stereotipi fin dalla scuola elementare.
Si chiedono interventi coordinati che finalmente prevedano azioni congiunte e monitorate, tra assistenti sociali, forze dell’ordine, Centri Antiviolenza, assistenza legale, a partire dai bisogni reali delle donne.