I RADICALISMI PORTANO A GUERRE DI RELIGIONE – alcuni suggerimenti al Consiglio Europeo in vista della grande riunione prevista per sabato 25 marzo a Roma
Si è svolto il 20 marzo a Roma, accolto dalla FUIS – Federazione Unitaria Italiani Scrittori l’evento internazionale “Unione, Dialogo Conoscenza contro la guerra alle religioni”, promosso dalle Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai) e della della Confederazione Internazionale Laica Interreligiosa CILI-Italia (#Cristianinmoschea), con il patrocinio del Movimento Internazionale “Uniti per Unire”, della RIDE – Rete Italiana per il Dialogo Euromediterraneo e della Confederazione Internazionale UMEM-Unione Medica Euro Mediterranea: prosegue così la fase costituente della Confederazione Internazionale Laica Interreligiosa CILI-Italia (#Cristianinmoschea), con l’annuncio dei suoi obbiettivi e dell’organigramma. Un evento aperto a tutti, che riunisce Imam, Rappresentanti della Chiesa Anglo Cattolica, Rappresentanti istituzionali, Presidenti di ONG, delle Comunità e Associazioni di origine straniera che sono rappresentati da oltre 2000 delegati in Italia e all’estero.
Apre i lavori il Prof. Foad Aodi, Fondatore dell’evento #Cristianinmoschea e della stessa Confederazione CILII-Italia che ribadisce come “l’unione e la valorizzazione delle buone pratiche sono la chiave di questo incontro, fondato essenzialmente sull’umanità e che, per questo, rappresenta una missione condivisa”. A seguito del benvenuto del Prof. Natale Antonio Rossi, Presidente di FUIS, che si dice “fiero di ospitare chiunque costruisce un mondo più libero e uguale per tutti, con l’augurio di tutelare gli scrittori nazionali e internazionali”, sono annunciati solo alcuni degli obbiettivi principali di CILI-Italia.
Tra questi: promuovere il dialogo interculturale e interreligioso con il coinvolgimento di tutte le realtà religiose e quelle del mondo laico senza mai voler sovrapporre le une alle altre ma anzi rafforzandone l’unione per evitare divisioni tra religiosi, laici e convertiti; intensificare la conoscenza, la buona informazione e il rispetto reciproco per favorire la buona convivenza tra le culture e i popoli combattendo il pregiudizio e qualsiasi fora di strumentalizzazione mediatica e politica; promuovere iniziative e convegni sulla materia del dialogo interreligioso, con il coinvolgimento delle realtà aderenti e dei loro sostenitori.
Lo scrittore e giornalista Nicola Lo Foco sintetizza l’obiettivo del suo libro il sangue del jihad Les Flâneurs ed.2017, Con questo libro – dichiara Lo Foco – ho cercato di fare capire da dove nasce esattamente l’Isis, per scindere e sottolineare a gran voce che il terrorismo è una cosa diversa dalla religione islamica… Molti dei “demoni” che hanno portato alla costituzione dell’Isis nascono proprio da quelli errori delle politiche occidentali, dei quali il mondo intero paga ancora un duro prezzo… Anche i govè una inchiesta sul terrorismo e sull’Isis, con prefazione di Foad Aodi: quello di fare luce su una serie di luoghi comuni dei quali il mondo arabo e islamico sono ancora vittime.erni arabi e il loro crollo sono stati troppo spesso sottoposti a certe ingerenze occidentali che hanno acuito l’instabilità dell’area.
La scrittrice di religione ebraica ortodossa Shazarahel, autrice del libro “Le tre religioni monoteistiche secondo la Kabbalah“, ed.psiche 2, sottolinea come in questo clima di antisemitismo e di islamofobia, sia fondamentale riscoprire quelle ricchezze culturali e storiche che ci accomunano”. Secondo la Kabbalah ogni religione è una manifestazione di tutti gli attributi divini: il Cristianesimo la bontà; l’Islam l’attributo della giustizia, del rigore e della forza; l’ebraismo è in pratica una colonna mediana. Questa analisi porta alla naturale complementarietà delle forme dei Dio di Abramo che si rafforzano l’una nell’altra.
Il Ministro Plenipotenziario Enrico Granara, Coordinatore degli Affari Multilaterali del Mediterraneo e Medio Oriente presso il MAE, riporta i saluti della RIDE – Rete Italiana del Dialogo Euromediterraneo, anticipando che sono in cantiere una serie di iniziative che si concentreranno sull’accoglienza e sull’integrazione strutturando un lavoro comune che sia il più possibile preciso, per continuare a lavorare in modo circolare sul Mediterraneo. Il Ministro ha espresso, inoltre, l’apprezzamento verso l’impegno sostenuto dalle Co-mai e dal Movimento “Uniti per Unire” a favore del dialogo tra le civiltà, motivo per il quale, il Prof. Foad Aodi è stato insignito nel 2015 dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della nomina onorifica a Focal Point per l’Integrazione in Italia per l’Alleanza delle Civiltà (UNAoC).
L”Ambasciatrice di Palestina in Italia, Mail Al-Kaila, esterna il suo ringraziamento per affrontare il tema del dialogo interreligioso: Tutti in Palestina crediamo che il rapporto religioso è qualcosa di intimo e diretto tra l’uomo e Dio. Crediamo nella libertà religiosa e la Costituzione palestinese dichiara e ribadisce il rispetto di tutte le religioni. Siamo contrari al razzismo religioso e condanniamo qualsiasi forma di razzismo che è assolutamente rifiutata dalla nostra cultura.
L’Arcivescovo Anglo Cattolico Miguel Perea Catrillon, Membro del Segretariato di CILI-Italia, invita alla fratellanza e all’umanità: Siamo figli di una sola razza umana e per questo dobbiamo costruire una società di pace dove ognuno possa mettersi seduto alla stessa tavola rotonda. Dobbiamo per questo portare avanti un lavoro attivo del quale siamo tutti promotori.
Sami Salem, Imam della Moschea di Roma Al Fath della Magliana e Membro del Segretariato di CILI-Italia: “Tutte le situazioni che ci danno un’occasione di pace e fraternità vanno vissute. Il terrorismo è altro dall’Islam che rispetta la libertà e la pace. Allah ha creato l’uomo per dare a lui una responsabilità su questo mondo. Non possiamo costruire un mondo senza l’amore per Dio, ma anche senza l’amore tra le persone. Questo è alla base dei principi dell’Islam”.
Seguono gli interventi significativi di: Salameh Ashour, Coordinatore del Dipartimento Dialogo Interreligioso delle Co-mai; Shukri Said, Portavoce della Fondazione Migrare, Ammiraglio Enrico La Rosa, Presidente della Associazione Culturale OMEGA e Habiba Manaa, Coordinatrice del Dipartimento Giovani e Seconde Generazioni delle Co-mai; Rami Badia, Coordinatrice dipartimento donne Co-mai. Queste testimonianze arricchiscono il dibattito con un invito alla conoscenza, alla cultura dove certi estremismi portano inevitabilmente all’abnegazione della libertà perché – come chiarisce l’Imam Ashour – “siamo tutti figli di Dio ed essere umani; per questo non possiamo che amarci e rispettarci”.
La serata si conclude con l’annuncio ufficiale delle principali nomine della Confederazione internazionale CILI-Italia: il Fondatore Foad Aodi; Vice Presidenti la scrittrice Shazarahel e l’Arcivescovo Miguel Catrillon Perea; Elena Rossi, Portavoce e Responsabile Rapporti Esterni; Fabrizio Federici, Coordinatore della Comunicazione.
Tutti i presenti intervengono in un dibattito aperto che coinvolge uomini e donne di tutti le culture, i Paesi e le religioni che si sentono parte di una grande sfida che si chiama “buona convivenza“.
Infine, Foad Aodi, a nome dei Movimenti che rappresenta, si appella al Consiglio Europeo in vista della grande riunione prevista per sabato 25 marzo a Roma che coinvolge i capi del Governo di oltre 27 Paesi, affinché “si metta subito in agenda lo studio di una legge d’immigrazione Europea basata sul principio dei diritti e doveri reciproci. È fondamentale –conclude Aodi– lavorare per la solidarietà ma anche garantire la sicurezza internazionale combattendo qualsiasi forma di radicalizzazione da una parte e di razzismo religioso dall’altra. Queste tendenze ci portano inevitabilmente alla guerra alle religioni che siamo tutti, laici e religiosi, impegnati a combattere, rispettando ciascuno il suo ruolo e la sua identità. Siamo fieri che grazie alle nostre iniziative abbiamo contribuito a ridurre il pregiudizio della maggior parte dell’opinione pubblica nei confronti del mondo arabo e islamico: gli arabi e i musulmani, religiosi o laici, condannano senza ambiguità il terrorismo.