Il 13 può comunque rappresentare un momento importante di rottura
Appello a tutte le realtà di movimento torinesi per la costruzione di uno spezzone “critico” all’interno della manifestazione del 13 febbraio contro Berlusconi.Cari tutte e tutti,
_ come di certo già saprete il 13 febbraio in tutta Italia e qui a Torino é prevista una manifestazione indetta con un appello dal titolo “Se non ora quando?” le cui prime firmatarie sono donne del Pd, di Idv, esponenti del mondo religioso, attrici e personaggi del mondo dello spettacolo. Per chi non l’avesse visto, questo il video di promozione della manifestazione
Questa manifestazione ha come retroterra la “campagna di indignazione” portata avanti da Repubblica, PD ecc…
Noi pensiamo che non sia possibile aderire a questo appello in quanto non ci ritroviamo assolutamente nei contenuti espressi, nelle affermazioni secondo cui “ Una cultura diffusa propone alle giovani generazioni di raggiungere mete scintillanti e facili guadagni offrendo bellezza e intelligenza al potente di turno, disposto a sua volta a scambiarle con risorse e ruoli pubblici” e che tale mentalità e i comportamenti che ne deriverebbero, “stanno inquinando la convivenza sociale e l’immagine in cui dovrebbe rispecchiarsi la coscienza civile, etica e religiosa della nazione”. Forse non l’inquinano le violenze domestiche nei confronti delle donne o le violenze nei Cie?
Né tantomeno ci ritroviamo nel discusso editoriale di Concita De Gregorio “Donne dove siete?” rivolto a tutte le donne, “non importa se povere o ricche, di destra o di sinistra…” e in cui si afferma esplicitamente che il problema non è tanto Silvio Berlusconi, il problema saremmo noi. Non abbiamo sicuramente bisogno di farci invitare da lei o da chi per lei, a prendere posizione, a dire la nostra, a scendere in piazza, dal momento che è quello che facciamo quotidianamente.
In territorio piemontese diciamo No alla delibera Ferrero e No al TAV, in tutta Italia ci opponiamo fermamente alla riforma Gelmini, lottiamo contro il precariato nel mondo del lavoro e contro le politiche razziste in tutta Italia…Ecco dove siamo!
D’altra parte riteniamo che il 13 possa comunque per noi rappresentare un momento importante di rottura, in quanto sicuramente l’esigenza di scendere in piazza è sentita da molte donne e non solo, riteniamo che sia un’occasione per portare un punto di vista altro, critico, in grado di aggiungere complessità alle questioni trattate dal dibattito mediatico e di aprire delle contraddizioni di classe forti.
Un’occasione per ribadire che non ci stiamo a farci strumentalizzare, che non ci interessa affatto una contrapposizione tra donne cosiddette perbene e donne permale ma che le contrapposizioni e i conflitti che sempre ci vedono lottare sono quelli tra chi ha il potere e chi, invece, no. Conflitti generazionali, voglia di soddisfare i propri bisogni e di prendersi i propri diritti…
_ Questo vogliamo portare in piazza il 13 febbraio!
Siamo convinti che ci sia un filo rosso che lega le lotte dei precari in Italia e le lotte dei giovani e non solo, dei paesi del Mediterraneo: si tratta della condizione comune di poco orizzonte futuro, condizione che ci ha stancato! Vogliamo cacciare Berlusconi e quanti come lui attuano politiche di esaurimento materiale delle possibilità di autodeterminazione dei soggetti, non firmare petizioni on-line.
Pertanto {{vi invitiamo a partecipare all’assemblea}} che si terrà a {{palazzo nuovo mercoledì 9 febbraio alle ore 17.30}} per costruire insieme uno spezzone che vada, da un lato a sottolineare la differenza con il resto del corteo, dall’altro che sappia unire tutti quei soggetti che ritengono che come donne e uomini sia importante scendere in piazza e portare tutte quelle lotte che ogni giorno ci vedono protagoniste/i!
Vogliamo utilizzare questa assemblea anche come momento di dialogo e confronto con le studentesse e gli studenti dell’università e delle scuole superiori, per questo vi chiediamo di diffondere e di pubblicizzare il più possibile l’appuntamento.
Concludiamo chiedendovi gentilmente di farci sapere quanti/chi di voi è interessata/o a partecipare all’assemblea di mercoledì e a ragionare insieme sulla creazione di uno spezzone che possiamo realmente sentire nostro.
Un saluto!
Laboratorio Sguardi sui Generis
_ Collettivo Universitario Autonomo
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