Il doppio rischio in cui non vogliamo incorrere
“Appello per la dignità della donne, della democrazia e del Paese” con cui donne di Bergamo si rivolgono alle donne della città e della provincia dando appuntamento in piazza per il 13 febbraio.
Di fronte allo squallore delle notizie che ogni giorno ci vengono comunicate sulle vicende berlusconiane, di fronte allo sconforto che ne nasce,{{ noi donne di Bergamo}}, che tanto ci siamo battute e ci battiamo per la libertà, l’autodeterminazione femminile, non possiamo accettare che la ricca e varia esperienza di vita delle donne italiane sia cancellata dalla ripetuta, indecente, ostentata rappresentazione delle donne come oggetto di scambio sessuale.
Non possiamo accettare “burqa” e “veline”: due facce della stessa medaglia.
È anche arrivato il momento per noi di dire che {{ non siamo responsabili tutte allo stesso modo della rappresentazione del nostro genere}}. Non ci rappresentano perciò quelle giovani donne (una esigua minoranza, per fortuna) che imboccano come nulla fosse, scorciatoie per fare carriera a scapito di quante, con impegno e con rigore, si fanno carico della propria vita, anche se è doloroso assistere allo sperpero e alla totale mancanza di considerazione del loro corpo.
E non rappresentano nemmeno gli uomini che ci vivono accanto, quei vecchi obbligati ad acquistare compagnia e favori sessuali o quei padri e fratelli che spingono al massimo guadagno, ad ogni costo.
C’è {{un doppio rischio }} in cui non vogliamo incorrere: “la cretinizzazione” delle donne, della democrazia, della politica stessa, ma anche il riemergere di giudizi e costumi moralistici, che non certo vanno a favore della libertà delle donne, così faticosamente conquistata.
{{
Ci rivolgiamo alle donne della nostra città e della nostra provincia}}, perché insieme a noi e alle altre donne italiane alzino la voce per riaffermare la loro autonomia , la loro dignità e quella del nostro Paese.
Chiediamo a tutte le donne, ma anche a tutti quegli uomini, alla società civile e politica, che non si riconoscono nel “modello berlusconiano” e “nella propria casa tutto è lecito” di essere presenti :
{{
Domenica 13 febbraio
dalle ore 10 alle ore 12
in via XX Settembre (Colonne di Prato)}}
_ per rispondere all’appello nazionale “Se non ora quando?” indossando una sciarpa bianca, simbolo del sentimento di lutto per lo stato in cui versa il nostro Paese, ma anche di manifestare dalle nostre stesse case, mettendo alla finestra un lenzuolo bianco o colorato, un cartello, un segno che renda visibile la nostra presenza e partecipazione.
{{Prime firmatarie}}: {Maddalena Cattaneo, Marcella Messina, Francesca Seghezzi, Elena Ferrario, Clementina Gabanelli, Daniela Amati, Luciana Fratus, Maria Carla Marchesi, Gabriella Duse, Silvia Gadda, Manuela De Vito, Dora Maffezzoli, Rosangela Pesenti, Luisa Carminati, Valentina Lanfranchi, Mirosa Servitati…}
Prime adesioni: Partito Democratico, SEL sinistra ecologia e libertà, Italia dei Valori, Rifondazione Comunista, ARCI, CGIL, Cittadinanza Sostenibile, Legambiente, AIED, UIL, Gruppo Sconfinate…
per adesioni: rete13febbraio.bergamo@gmail.com
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