Stiamo raccogliendo le firme a sostegno della modifica dell’art. 1 del T.U. di pubblica sicurezza, lo abbiamo fatto anche il 1° Maggio in piazza con le lavoratrici perché:
Uccidere , stuprare, ricattare, malmenare sistematicamente una donna è facile. Denunciare è difficileIl femminicidio è facile, si rischia poco anche se e quando si viene processati. Per molti femicidi (esecutori) la prigione o le misure restrittive, sono una parentesi insignificante . Le denunce sporte nei loro confronti possono essere trattate come querele per una banale lite, frutto di esagerazioni o vendette . Molte vittime sono fatte oggetto di pressioni, e i rappresentanti delle forze dell’ordine hanno la facoltà di farle proponendosi come mediatori nella “composizione dei dissidi”. {{Quasi un obbligo, evitare la denuncia, previsto dalla legge}}. Per questo molte vittime, solo dopo molti tentativi riescono effettivamente a denunciare.

Questa contenuta nel testo unico è una regola scritta che rappresenta l’atteggiamento culturale che ispira il contrasto alla violenza femminicida nel nostro paese. La cultura è frutto delle regole, e non cambia se le regole non cambiano.

La politica sotto la pressione del movimento delle donne ha cambiato modo di esprimersi e preso {{qualche provvedimento parziale}}, che non ha modificato nessuna delle cause che rendono la violenza sessuata crimine tollerato e sistemantico condizionamento per ogni cittadina in casa, sul lavoro e per le strade.

Non basta cambiare le parole, ci vogliono fatti. Le donne hanno già fatto il cambiamento più rivoluzionario: hanno fatto si che la violenza sessuata fosse considerata da tutti un problema politico e ne hanno svelata la dimensione sociale in tutta la sua diffusione. {{Quando la politica usa parole nuove per nascondere le regole di sempre si tratta dell’ennesimo sberleffo.}} Che non si può accettare, e che respinto nell’unico modo possibile: rilanciando la sfida alle regole della complicità. Lo abbiamo già fatto e riprendiamo da dove si deve. Sapendo di avere pochi alleati, riconoscendo i finti alleati: i media che parlano usando le nostre parole, affiancandole alla colpevolizzazione delle vittime, riversando su di loro la colpa delle denunce non fatte, tacendo che l’indipendenza economica è un miraggio perché alle donne è negato il lavoro.

Dicono che la violenza sulle donne è invisibile mentre {{è la politica a mettersi gli occhiali neri}}: guarda facendo finta di non vedere. Dietro quegli occhiali neri, come fa coi mafiosi e come fanno i mafiosi, strizza l’occhio a chi mantiene l’ordine privando le donne della libertà, costringendole ad essere compiacenti verso i ruoli assegnati: mogli, amanti,figlie, quando non schiave .

Non abbiamo bisogno di sentir ripetere le nostre parole, ci serve che{{ lo stato faccia}} : l’ONU ha perfino “ispezionato” il nostro paese per le vergognose inadempienze accumulate perfino non spendendo i fondi europei. Buttati pur di non far nulla contro la violenza. I politici hanno dovuto rispondere, e sanno tutto anche delle loro finzioni.

Oggi noi ripartiamo da qui, dalla modifica del testo unico di pubblica sicurezza, per poter dire davvero “Mai più mandate a casa”

Napoli 2 Maggio 2012

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i{mmagine da} [iltaccoditalia.info->http://www.iltaccoditalia.info/sito/index-a.asp?id=18927]