Il femminismo negli anni Settanta: un racconto periferico sul movimento romano
Interessante è ricordare l’appuntamento nella capitale per il volume Il Femminismo a Roma negli anni Settanta. Percorsi, esperienze e memorie dei collettivi di quartiere di Paola Stelliferi, edito da Bonomia University Press, 2015.
L’incontro, organizzato dalla Scuola Popolare di Torpignattara, in viale dell’Acquedotto Alessandrino n. 7, avverrà giovedì 10, alle 19,00.
L’Autrice ripercorre le tappe del femminismo romano durante gli anni ’70, seguendo il filo evolutivo che lo ha contraddistinto; da fenomeno elitario traccia i primi passi dei collettivi, delle associazioni culturali, delle redazioni giornalistiche, dei gruppi teatrali, delle librerie delle donne e dei consultori autogestiti.
Una narrazione attenta che segue il movimento dall’emersione dei primi gruppi ‘separatisti’ sulla scena politica e culturale capitolina, rivivendo la crescente filiazione dei collettivi fini all’occupazione, iniziata dall’Mld, del Governo Vecchio, prima Casa delle Donne, nel 1976. Continuando la lettura, il focus si sposta dai collettivi ‘centrali’ a quelli ‘di quartiere’, avvalendosi di fonti a stampa e dei racconti autobiografici delle protagoniste.
La studiosa indaga un femminismo fortemente politico che nei grandi collettivi periferici non fu affatto marginale, e si oncentra su quattro realtà: il Collettivo femminista-comunista della Magliana, il Collettivo femminista dell’Appio-Tuscolano, il Collettivo femminista di Testaccio, e il gruppo che da Casal Bruciato ・ poi confluito nel Collettivo di Trastevere.
Il lavoro, vincitore della prima edizione del Premio istituito nel 2013 presso il Dipartimento di Storia, Culture, Civiltà dell’Università di Bologna e dedicato alla memoria di Vinka Kitarovic, la partigiana ‘Lina’ capitano militare della Resistenza, offre un punto di osservazione inedito dal quale esplorare il percorso politico e culturale delle donne romane.
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