“Il meraviglioso mondo del self-testing”
Sì, ora faccio fatica a permettermi il filetto e la benzina per la macchina. Ma in tempi economicamente più felici spendevo in farmacia quasi quanto spendevo in libreria, vale a dire: sempre troppo.
Ora ho ridotto di molto la mia utenza, ma la blanda ipocondria dalla quale sono affetta mi lega comunque, in via quasi affettiva, al mio farmacista. L’altro giorno ho avuto da lui una notizia sensazionale: l’arrivo del self-testing sul mercato. Cosa sia il self-testing è presto detto: un’analisi da farsi in totale autonomia nella confortante privacy di casa propria.
Cosa riguarda? Vi citerò alcuni esempi:
– Influenza
– Allergia al pelo del gatto
– Sangue occulto nelle feci
– Rilevazione Helicobacter Pylori (causa di gastriti ed ulcere)
– PSA (rilevazione del livello dell’antigene PROSTATICO nel sangue)
– Rilevazione fertilità maschile (sul parametro della conta spermatica)
– Fertilità femminile
– PH vaginale
Finora l’esempio più diffuso di self-testing è stato il test di gravidanza. Molte donne conoscono bene quale ne sia il funzionamento:
_ Prelievo del campione biologico necessario (in questo caso: urina)
_ Attesa (pochi minuti)
_ Risultato (positivo o negativo)
I nuovi test funzionano esattamente in questo modo. Ovviamente il campione biologico chiamato in causa varia da prodotto a prodotto (goccia di sangue, urina, saliva, sperma, feci ecc.), ma gli elementi comuni sono senza dubbio interessanti:
_ Facilità d’uso
_ Rapidità d’analisi
_ Riservatezza
Se poi ci sommiamo il {{tempo risparmiato per andare dal medico}}, fare l’impegnativa, prenotare l’esame in ospedale, eseguirlo, aspettare le tempistiche della sanità pubblica, andare a ritirarlo e portarlo dal medico in valutazione…. capirete bene da dove arrivi il mio entusiasmo.
_ Ormai sono poche le persone che possono permettersi di non lavorare, e dover prendere ore di permesso o peggio, giornate di ferie per un check-up è sempre un onere.
Sia chiaro, {{non sono prodotti che rimpiazzano le analisi mediche, ma screening privati}} (che tra l’altro garantiscono un’accuratezza media del 97% a fronte di una spesa oscillante dai 10 ai 19 euro) che possono essere usati come controllo periodico e che {{possono accendere campanelli d’allarme}} altrimenti dormienti, invitandoci, se è il caso, ad ulteriori e più approfondite indagini mediche.
Sopra i 55 anni d’età i controlli per la prostata e per il sangue occulto nelle feci sono ad esempio consigliati con cadenza annuale: effettuarli a casa propria in 5 minuti per avere almeno segnalazione di alterazioni significative dei normali parametri, trovo che sia un vantaggio incredibile.
Non mi ha stupito veder arrivare sul mercato i {{test per la fertilità}}: l’incremento dei casi di sterilità è ormai preoccupante. Se cinquant’anni fa era un problema smettere di far figli, sempre più spesso oggi diventa un problema riuscire a metterne al mondo almeno uno. Le cause di questo fenomeno sembrano imputabili a diversi fattori: stress, alimentazione, inquinamento, slittamento dell’età di procreazione (è palese che si decida di diventare genitori sempre più tardi, così com’è palese che a 35/40 anni non si sia fertili come a 25).
Di fatto, ricorrere alla conta spermatica o alla verifica dei picchi ormonali nei giorni fertili, diventa un’analisi utilissima per riuscire ad individuare eventuali problemi o per programmare con successo il momento ideale per una fecondazione che tarda a manifestarsi.
Sappiamo bene, inoltre, che nel caso delle{{ patologie neoplastiche}} la diagnosi precoce è di primaria importanza: la possibilità di verificare alcuni dei propri parametri prostatici, gastro-intestinali, vaginali è un elemento di controllo davvero importante da affidare al paziente (oltre ad alleggerire notevolmente il Sistema Sanitario Nazionale).
_ Tra l’altro credo che sia previsto l’arrivo sul mercato di ulteriori prodotti di self-testing esattamente a questo proposito, di cui vi riferirò a tempo debito (ad es. per il cancro al seno).
Ultima menzione: quella dei {{test ispettivi per alcol e droga}}, a buon uso soprattutto di madri esasperate o previdenti.
Capisco benissimo che spesso esista un pudore culturale nei confronti di alcuni prodotti (ancora oggi si ha difficoltà ad andare a comprare i preservativi) o che spesso si eviti consapevolmente un esame per timore del potenziale risultato (adducendo scuse di ogni sorta).
_ Ma credo che esista ora una possibilità in più per essere pazienti avveduti, responsabili e informati.
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