Il terzo convegno nazionale della LAIGA (libera associazione italiana dei ginecologi non obiettori) e le donne
La piena applicazione della legge 194 e il superamento delle pressioni “etiche” sulla maternità: nei due giorni di lavoro alla Stazione Marittima di Napoli il 7 e l’8 Novembre, medici e donne con le associazioni laiche hanno rinsaldato la rete informale, che ad oggi rimane il più forte presidio per la legalità e l’autodeterminazione delle donne. La prospettiva e l’impegno, all’indomani della chiusura dei lavori, consistono nella formalizzazione di una rete operativa per il rispetto della salute e la libertà materna. L’UDI c’è ed eravamo anche al convegno, con una storia di lotte mai interrotta. Perché non si è mai interrotto l’odio delle caste conservatrici, e di tantissimi uomini e donne, per la libertà femminile.
Il movimento delle donne sa rispondere a quell’odio vigilando e denunciando gli abusi, ma anche scrivendo un’altra storia del paese: facendo vincere i NO al referendum che si voleva cancellasse la 194, nel 1981, e poi scendendo, in centinaia di migliaia, in piazza nel 2006 a Napoli (194paroleperlalibertà) e Milano (usciamo dal silenzio) per rispondere in modo diretto all’esplicita ingerenza del Vaticano nelle istituzioni pubbliche.
La possibilità di fare di più, mettendo insieme competenze e forze, emersa al convegno della LAIGA è un’opportunità e noi vogliamo coglierla e costruirla.
Stefania Cantatore (UDI) e Simona Ricciardelli
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