Leyla Guven si trova da un anno nelle carceri turche e da più di tre mesi sta facendo uno sciopero della fame ad altranza. ora rischia la vita

Chiediamo come  International Women’s Initiative for Leyla Güven di firmare  per  salvare Leyla Guven’. Invitiamo  tutte l’Organizazioni, l’Associazioni, Comitati, Centri, Case, Circoli delle donne ma anche i singoli rapresentante, professori, giornalisti, avvocati ect…a firmare entro due giorniinviando inviando Nome cognome, titolo via email a info@uikionlus.com

Leyla Güven, un eminente attivista curda e membro democraticamente eletto del parlamento della Turchia, è stata arrestata il 22 gennaio 2018 per le sue critiche contro l’invasione di Afrin da parte dell’esercito turco nella Siria settentrionale e per altre dichiarazioni che ha espresso come politico curdo in Turchia. Attualmente sta affrontando una reclusione di 31 anni e sei mesi per rappresentare la sua gente. Leyla Güven ha svolto un ruolo importante non solo nella lotta per la pace e la democrazia in Turchia, ma anche nella lotta per la liberazione delle donne come condizione necessaria per la democrazia e la pace.

 Leyla Güven ha iniziato uno sciopero della fame l’8 novembre 2018. Ora la sua situazione ha raggiunto una fase critica, una fase in cui affrontare la sua situazione non può più essere ritardata, ignorata o trascurata dalla comunità internazionale. Ha vari problemi di salute come afasia, sensibilità al suono e alla luce e confusione di coscienza, e ha un tumore al cervello che richiede farmaci per il trattamento.

Come membri dell’Iniziativa internazionale delle donne per Leyla Güven, facciamo appello alle istituzioni europee, tra cui il Consiglio d’Europa (CdE), il CPT (Comitato per la prevenzione della tortura), l’OSCE (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) , l’UE adempiere ai propri obblighi legali e politici di agire contro il regime autocratico del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan. La Turchia è membro del Consiglio d’Europa (CoE), dell’OSCE e un candidato all’adesione all’Unione europea (UE). Sfortunatamente, né il CdE, né l’UE né l’OSCE hanno compiuto seri passi per fermare la diffusione dell’autoritarismo in Turchia. Ciò è chiaramente visibile nel silenzio di CPT e CdE in merito agli atti disumani che si svolgono nelle prigioni della Turchia

Noi, l’International Women’s Initiative for Leyla Güven, comprendiamo e sosteniamo pienamente la dichiarazione di Leyla, formulata alla terza udienza del suo caso in un tribunale di Diyarbakir, il 7 novembre 2018: “Oggi la politica dell’isolamento su Öcalan non è imposta solo a lui, ma a un popolo nella sua persona. L’isolamento è un crimine contro l’umanità. Sono un membro di questo popolo. Sto iniziando uno sciopero della fame a tempo indefinito per protestare contro l’isolamento di Öcalan. D’ora in poi non inoltrerò alcuna difesa al tribunale. Continuerò la mia protesta fino a quando la magistratura non metterà fine alle sue decisioni illegali e questa politica di isolamento sarà terminata. Se necessario trasformerò questa protesta in una morte veloce”

L’EUROPA deve agire con urgenza   –  È tempo che gli Stati europei attuino politiche che riconoscano i diritti politici, sociali, culturali e umani a cui si riferiscono, in modo che possano dare un contributo significativo agli sforzi di pace. La Turchia ha ancora forti legami politici, istituzionali, militari ed economici con l’Europa. Pertanto, l’Europa ha ancora un’influenza significativa sulla Turchia. Mentre le istituzioni europee hanno criticato duramente la brusca svolta della Turchia verso l’autoritarismo, hanno comunque mancato di intraprendere azioni significative per far pressione sul governo Erdoğan. Ciò consente al governo autocratico della Turchia di approfondire la sua continua erosione dei diritti umani e dello stato di diritto nel paese. In particolare, chiediamo la fine immediata dell’isolamento imposto al leader popolare curdo Abdullah Öcalan e tutti i prigionieri politici in Turchia.

Chiamiamo la comunità internazionale e in particolare tutte le donne a salvare la vita di Leyla Güven nel fondare campagne e iniziative di solidarietà per lei in tutto il mondo. La vostra azione contribuirà a dare sostegno ed esprimere solidarietà a tutti i politici e altri prigionieri in sciopero della fame – un atto di sacrificio di sé intrapreso per affrontare la politica turca di intolleranza, esclusione, razzismo e rifiuto di cercare una soluzione pacifica alla questione curda e la situazione caotica imposta al Medio Oriente.

Sostieni la nostra chiamata sensibilizzando l’opinione pubblica attraverso campagne e azioni di solidarietà e inviando lettere ai tuoi governi chiedendo loro di chiedere al governo turco che i diritti di Leyla Güven e Abdullah Öcalan siano rispettati così come inviare a

CPT – Council of Europe F – 67075 Strasbourg Cedex, Tel +33 (0)3 88 41 22 79 Fax +33 (0)3 88 41 27 72

Executive Secretary of CPT, Mr. Regis BRILLAT, E-Mail: Regis.BRILLAT@coe.int

Head of Division for Turkey of CPT, Mr. Michael NEURAUTER, E-Mail: Michael.NEURAUTER@coe.int

Secretary General of the Council of Europe

Mr. Thorbjørn Jagland

67075 Strasbourg Cedex/France

E-Mail: private.office@coe.int and thorbjorn.jagland@coe.int Fax: +33 388 412 799

European Commision  Federica Mogherini – High Representative of the European Union for Foreign Affairs and Security Policy

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federica.mogherini@ec.europa.eu and Anna.vezyoglu@ec.europa.eu

Organisation for Security and Co-operation in Europe – OSCE

Miroslav Lajčák – OSCE Chairperson-in-Office

Katharina Kandt Senior Adviser to the Slovak OSCE Chairmanship

Permanent Mission of the Slovak Republic to the Organization for Security and Co-operation in Europe in Vienna  Office: + 43 1 368 94 33 368  Mobile: + 43 660 11 44 059

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