Intervista con Sasha Matthews, una fumettista di 12 anni
Spesso dico a chi vuol far fumetti che la cosa migliore da fare è iniziare subito a disegnare. Più si lavora e più si diventa bravi. Come in tutte le discipline artistiche, e oserei dire in tutte le discipline in generale, prima si comincia e meglio è. Ma non tutti hanno le idee chiare come la dodicenne newyorkese Sasha Matthews.
Dopo aver scoperto quasi per caso della sua esistenza, non ho saputo resistere. Dovevo leggere i suoi fumetti. Non capita tutti i giorni di trovare qualcosa di così meraviglioso e unico come una ragazzina intraprendente e laboriosa che decida di autoprodurre (con l’aiuto del nonno e del papà) le sue storie. E di venderle nella libreria di quartiere e online (su richiesta, tramite email al papà). Ho subito contattato Scott, suo padre, e, dopo esserci accordati sulle dinamiche dell’acquisto e della spedizione, ho atteso con grande emozione che mi arrivasse il pacchetto contenente i due albi realizzati da Sasha.
Siccome non stavo nella pelle, Sasha mi ha anche mandato una foto del pacchetto contentente i fumetti (per questioni di privacy ho coperto i nostri indirizzi con dei capolavori di arte astratta. :-)
Come si può notare nella foto, Sasha unisce l’amore per lo sport (le arti marziali) a quello per l’arte – notare le macchie di colore sulle mani. Quante cose in comune ci possono essere tra persone così distanti, generazionalmente e geograficamente? Forse l’arte e lo sport sono le cose che ci uniscono ad un livello superiore, senza bisogno di conoscersi di persona, queste attività ci rendono fratelli, o, in questo caso, sorelle. Perché le ore passate a disegnare o ad allenarsi, sono fatica e gioia, feelings umani.
Dopo una decina di giorni (dall’America ci mette un po’) mi è finalmente arrivato il pacchetto. Che fantastica sorpresa! Che emozione leggere le sue prime due storie. Ecco qui le copertine.
Le sue due storie parlano della storia di Toro Seduto, che tutti voi conoscete sicuramente e di una famiglia di antichi abitanti di Pompei.
Ma lasciamo che siano le parole della stessa Sasha a descrivere le sue opere .https://youtu.be
Ciao Sasha, dimmi qualcosa di te. Cosa fai di solito quando non si stanno facendo fumetti? Cosa fai nel tempo libero, quando non sei a scuola?
Mi piace leggere, o a volte scarabocchio semplicemente (la pratica rende perfetti; P).
Ho anche un sacco di lezioni dopo la scuola: Judo il lunedi, mercoledì e sabato, la lezione aggiuntiva di matematica il martedì, ed una classe di scienze il venerdì.
E ‘una settimana intensa!
Che tipo di tecniche usi per fare i tuoi disegni? Matite? Colori? Mi puoi dire come funziona? Non utilizzi anche il computer?
Dopo che ho trovato un argomento e fatto tutte le cose pre-disegno (sliiiightly noioso), la procedura per disegnare una pagina è:
1) Effettuare una miniatura. Si tratta di un progetto molto approssimativo della pagina, ci vogliono circa cinque minuti per disegnarlo.
2) Realizzare la pagina a matita. Questo è il primo disegno di una pagina reale, con la matita. Direi che questo è il passo più difficile della creazione di un fumetto perché si deve creare tutto quasi da zero, e la seconda parte più lunga. (potrei dire perché questo è la seconda parte più lunga, ma non voglio rovinare la sorpresa della prima parte più lunga!)
3) Inchiostrare la pagina. Questo significa fotocopiare la pagina in modo che la matita non sporchi l’inchiostro, poi inchiostrare ogni tratto della pagina in nero.
4) Colorare la pagina. Questo è il passo più lungo, dal momento che c’è molto più lavoro da fare per coprire ogni pezzo della pagina a colori di quanto ce ne sia quando si tracciano solo le linee, anche perché si possono creare nuove idee.
Nei tuoi fumetti ti piace parlare di fatti storici. Hai mai pensato di scrivere storie di fantasia?
Un po ‘, ma io non mi fido di me stessa per la creazione di una buona trama.
Qual è il tuo processo artistico? Scrivi tutta la storia prima o fai progredire i disegni con la trama?
Di solito, in principio ho almeno un’idea generale della trama.
Hai mai pensato di scrivere una storia basata nella città in cui vivi?
Noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo …
In “Pompei: Lost and Found” si parla di un braccialetto. E ‘qualcosa che hai visto in un museo o hai letto un articolo a riguardo?
Sì! Si tratta di un manufatto pompeiano vero e proprio!
In “Toro Seduto: una storia di vita” si parla di una figura molto importante nella storia americana. Perché questo personaggio in particolare così importante per te?
Sitting Bull non è particolarmente importante per me, ma credo che sia cool.
Quanto tempo ti ci vuole per scrivere una storia e fare tutti i disegni?
Circa 100 ore di lavoro per 8 pagine a fumetti.
Sei nel processo di creazione di una nuova storia? Mi puoi dire qualche dettaglio?
Sto lavorando su una storia su di me e mio padre. Temo che i dettagli siano top-secret.
E per finire vi mostro Sasha. Si tratta di un video di qualche tempo fa, ma credo che, per coloro di voi che capiscono l’inglese, potrebbe essere un’interessante chicca in più.
Spero che questo articolo vi sia piaciuto.
Questo è il sito dei fumetti di Sasha: http://rumblecomics.com/
Questa è la sua pagina Facebook: https://www.facebook.com/RumbleComics/
E questo è il suo Twitter: https://twitter.com/RumbleComics
Essendomi presa una pausa dal mio Facebook personale, mi ritrovo ad avere un po’ di tempo in più da dedicare ad attività alternative e quindi ho deciso di realizzare una serie di interviste agli autori che popolano la mia libreria (anche se dubito che riuscirò a raggiungere Neil Gaiman – ma mai dire mai).
Questa è la prima intervista. Non potevo che scegliere Sasha, per la sua miticità, per la sua passione e per la sua simpatia. Ne approfitto per ringraziarla (e per ringraziare anche suo papà). Non vedo l’ora di leggere la loro storia!
Nella prossima intervista vi anticipo già che vi presenterò un autore italiano. Un fumettista che amo da millenni.