Iran: Centinaia di feriti in gravissime condizioni
Almeno 23 persone sono state uccise, fra cui quattro donne, e piu di 200 ferite in un attacco “selvaggio” sferrato dalle forze militari irachene contro i residenti disarmati di Camp Ashraf, l’enclave situata in territorio iracheno dove vivono 3.400 dissidenti iraniani del Mpoi (Organizzazione dei Mujaheddin del Popolo iraniano).Vista la violentissima aggressione, dell’8 aprile alle ore 4 e 45, delle forze criminali irachene contro gli inermi residenti di Ashraf e che l’attacco è avvenuto su ordine del primo ministro iracheno Nuori al-Maliki e sotto il comando del comandante delle Forze terrestri irachene Generale Ali Gheydan;
_ Visto che la distruzione di Ashraf è una richiesta del regime iraniano, su cui insiste assiduamente;
_ Visto che finora, dall’8 aprile, ci sono 35 morti e 300 feriti tra i residenti di Ashraf;
_ Visto che i residenti di Ashraf sono considerati “persone protette” secondo la IV Convenzione di Ginevra e godono di tutti i diritti fondamentali in base ai diritti umani internazionali;
_ Visto che il governo iracheno, contravvenendo ai suoi impegni sul rispetto dei diritti dei residenti di Ashraf in base alle leggi internazionali, ha continuamente violato tali impegni;
_ Visti i continui ammonimenti delle organizzazioni di difesa dei diritti umani, i numerosi comunicati e risoluzioni dei rappresentanti dei parlamenti in molti paesi europei e dei rappresentanti del Congresso statunitense, tra cui la risoluzione del 24 aprile 2009 e il comunicato del 25 novembre 2010 del Parlamento europeo, il comunicato del Consiglio europeo, le ripetute interrogazioni del comitato Esteri del Congresso statunitense e del comitato delle Forze armate del Senato statunitense riguardi le inaudite pressioni irachene contro i residenti di Ashraf;
_ Visto che, in base al Patto di Roma e alla sentenza della Corte spagnola, violare i diritti dei residenti di Ashraf, che sono “persone protette” secondo la Convenzione di Ginevra, è considerato un crimine di guerra e un crimine contro l’umanità.
Noi
1. Chiediamo al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, all’Amministrazione degli Stati Uniti d’America e all’Unione Europea di condannare gli atti criminali del governo iracheno e di intraprendere immediatamente i provvedimenti per fermare il genocidio;
2. Chiediamo all’Amministrazione statunitense di intervenire immediatamente e di trasferire i feriti presso i suoi ospedali e provvedere alle cure necessarie;
3. Chiediamo all’Unione Europea e alla signora Catherine Ashton di sospendere i finanziamenti al governo iracheno finché non siano garantiti i diritti dei residenti di Ashraf;
4. Chiediamo all’Amministrazione statunitense e all’ONU di intraprendere la protezione del Campo Ashraf e di provvedere all’immediato allontanamento delle forze irachene dal Campo.
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