Il comunicato di Maura Cossutta, presidente della Casa internazionale delle donne di Roma


Roma, 4 lug. (LaPresse) – “Non c`è più tempo- sottolinea la presidente della Casa Internazionale delle Donne Maura Cossutta- Il Parlamento ha il dovere morale di mettere da parte le divisioni e non bucare, anche stavolta, l`appuntamento con il cambiamento, che è sotto i nostri occhi da almeno tre decenni e che per troppo tempo è stato rimandato e invisibilizzato da chi continua a soffiare sul fuoco dell`odio verso le persone straniere e migranti. È ora di garantire e riconoscere pari diritti, possibilità di accesso e dignità a tutte le bambine e i bambini che vivono nelle nostre città e nei nostri territori e già portano con sé la promessa di un futuro senza barriere né discriminazioni, rafforzando le fondamenta della nostra democrazia. Le polemiche e i tentativi di ostruzionismo a cui stiamo assistendo in questi giorni sono inaccettabili e potrebbero portarci a ripetere gli stessi errori del passato. Le bambine e i bambini nati da genitori stranieri quando in Italia si dibatteva – purtroppo a vuoto – di ius soli, infatti, hanno ottenuto la cittadinanza solo una volta compiuti i 18 anni, proprio a causa dell`inerzia della politica. Facciamo appello alle forze parlamentari affinché non succeda più e si prenda atto con questa legge di una realtà che già esiste e arricchisce da anni la nostra società”, conclude Cossutta.